La provincia di Potenza ha ufficializzato la nomina di Carmen D’Anzi, docente di lettere, come garante dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale. La figura è stata istituita per rafforzare la tutela dei soggetti più vulnerabili, affiancando quella del garante dei diritti delle persone con disabilità. Il presidente della provincia Christian Giordano ha guidato la scelta, confermando un’attenzione crescente verso la protezione dei diritti fondamentali.
L’istituzione della figura del garante per i detenuti nella provincia di Potenza
La provincia di Potenza ha introdotto la nuova figura del garante dei diritti delle persone detenute per rispondere a un bisogno preciso di vigilanza e tutela delle condizioni di chi si trova privato della libertà, nelle carceri o in altre forme di detenzione. Il garante agisce come intermediario tra istituzioni, forze dell’ordine, amministrazione penitenziaria e cittadinanza. Il presidente Christian Giordano ha voluto sottolineare come questa figura rappresenti un passo in avanti, accanto a quella che tutela persone con disabilità, per offrire un’attenzione più strutturata e specifica verso le fasce deboli.
Questa scelta risponde a esigenze di monitoraggio e difesa dei diritti costituzionali. In particolare, il garante ha il compito di seguire l’applicazione delle norme nazionali e internazionali relative all’esecuzione della pena, assicurandosi che le condizioni di detenzione siano compatibili con il rispetto della dignità umana. La posizione del garante in provincia di Potenza si inserisce in un quadro più ampio di attenzione verso il rispetto delle persone private della libertà, soprattutto in un sistema penitenziario spesso criticato per le sue criticità.
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Carmen d’anzi e il suo ruolo di garante: responsabilità e impegno
Carmen D’Anzi assume il ruolo di garante con una dichiarata sensibilità verso le esigenze degli individui sottoposti a restrizioni della libertà personale. Il suo percorso di docente di lettere fornisce un bagaglio culturale che la tiene vicina ai valori della tutela dei diritti umani e della centralità della persona nei contesti sociali complessi. D’Anzi ha ringraziato il presidente Giordano per la fiducia, accettando con senso di responsabilità questa nomina.
Nel suo intervento, D’Anzi ha richiamato l’importanza di costruire relazioni solide e positive con tutte le istituzioni coinvolte nel sistema penitenziario, come le forze dell’ordine, l’amministrazione penitenziaria, la magistratura e la cittadinanza. Il suo approccio punta a garantire la tutela degli adulti e dei giovani, uomini e donne, secondo i principi costituzionali e le normative vigenti. Il riferimento a Papa Francesco richiama l’attenzione sulla necessità di umanizzare il trattamento dei detenuti, tema particolarmente sentito in ambito sociale e religioso.
D’Anzi ha inoltre sottolineato di voler svolgere questo incarico con passione e dedizione, consapevole delle sfide che comporta tutelare una categoria spesso marginalizzata. La sua nomina rappresenta un tentativo concreto di dare voce a chi vive in condizioni di privazione della libertà, assicurandosi che alle norme sul trattamento penitenziario corrispondano azioni quotidiane di controllo e intervento.
La nomina ufficiale e la partecipazione del vicepresidente rocco pappalardo
Il decreto di nomina di Carmen D’Anzi è stato firmato alla presenza del vicepresidente della provincia di Potenza, Rocco Pappalardo, che ha partecipato alla cerimonia insieme al presidente Christian Giordano. Questa ufficializzazione mette in evidenza come l’ente provinciale intenda monitorare e valorizzare il ruolo del garante nel contesto locale.
L’evento evidenza anche una volontà politica di affrontare le tematiche legate alla detenzione con modalità più aperte al dialogo e alla collaborazione tra settore pubblico, forze dell’ordine e cittadinanza. La partecipazione del vicepresidente sottolinea l’interesse dell’amministrazione provinciale nel seguire da vicino lo sviluppo di questa funzione e nel sostenere le iniziative che il garante promuoverà.
Nel territorio di Potenza, dove le condizioni delle strutture penitenziarie rappresentano spesso un nodo critico, la presenza di un garante indipendente col compito di sorvegliare le condizioni di vita dei detenuti è un elemento che potrebbe influire direttamente sulle prassi locali. La provincia punta quindi a mantenere alta l’attenzione su questi temi, favorendo un ambiente di tutela e controllo che risponda alle esigenze normate a livello nazionale ed europeo.