La quindicesima tappa del Giro d’Italia, partita da Fiume Veneto e conclusasi ad Asiago dopo 219 chilometri, ha visto la vittoria netta dello spagnolo Carlos Verona, corridore della Lidl Trek. Una giornata segnata da sorprese importanti nella corsa, con alcune variazioni significative nella classifica generale e un nuovo protagonista in maglia rosa.
La maglia rosa confermata a isaac del toro tra tensioni e ritardi
Il messicano Isaac Del Toro è riuscito a mantenere la maglia rosa nonostante la tappa difficile e le numerose insidie sul percorso. Al contrario di quanto avvenuto nella giornata, Del Toro ha confermato la sua posizione di leader della corsa, mettendo in mostra una buona tenuta soprattutto nelle parti finali, dove molti rivali hanno accusato la fatica.
La sua performance ha dimostrato una strategia attenta, volta a controllare gli avversari più pericolosi riuscendo a salvare i minuti necessari per restare al comando della classifica generale. La gestione della tappa da parte del messicano è stata prudente ma efficace, elemento che potrebbe giocare a suo favore nelle prossime tappe della corsa.
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Roglik in difficoltà: un distacco pesante che cambia la gara
La giornata del favorito sloveno Primoz Roglic si è rivelata molto complicata. Considerato tra i pretendenti principali per la vittoria finale del Giro d’Italia 2025, Roglic ha subito un distacco pesante di un minuto e mezza all’arrivo di Asiago. Questo ritardo lo ha fatto scivolare in decima posizione, a 3 minuti e 53 secondi dal leader Del Toro.
Il dato stride con le attese e ha già cambiato le prospettive nella lotta per la maglia rosa. Roglic in passato ha dimostrato capacità di recupero ma, considerando il percorso e la fatica accumulata, ora dovrà mostrare cambiamenti nelle strategie e più determinazione per evitare ulteriori perdite di terreno.
Le difficoltà del corridore sloveno durante la tappa potrebbero essere legate a diversi fattori come la condizione fisica, la resa sulle salite o anche imprevisti tattici. Questa situazione riaccende la competizione tra i primi in classifica e lascia spazio a colpi di scena nelle prossime frazioni del Giro.
La vittoria di carlos verona nella tappa fiume veneto-asiago
Carlos Verona ha dominato questa frazione di montagna, arrivando al traguardo in solitaria con un margine consistente sugli avversari. Il corridore madrileno, dopo l’arrivo, si è lasciato andare a un momento di commozione abbracciando la moglie e le figlie presenti ad Asiago per sostenere il loro campione.
La sua vittoria non è stata solo un successo personale, ma anche un omaggio a Giulio Ciccone, compagno di squadra che stava vivendo un difficile Giro. Verona ha spiegato che ha corso con l’obiettivo di sostenere Ciccone, che aveva grandi ambizioni nella gara. Questo gesto ha aggiunto un valore umano alla sua prestazione, che ha colpito sia tifosi che addetti ai lavori.
Su una salita impegnativa e dopo una lunga fuga, Verona ha saputo gestire bene le energie, sfruttando la sua esperienza e resistenza. Il risultato lo colloca tra i corridori in forma, capaci di fare la differenza nei tracciati più duri di questa edizione del Giro.