Carlo Legrottaglie, brigadiere capo dei carabinieri di 59 anni, è stato ucciso in un conflitto a fuoco avvenuto a Ostuni, la sua città natale e luogo in cui viveva. Il tragico episodio è successo durante l’ultimo giorno lavorativo prima del pensionamento, previsto per luglio. Lascia due figlie e una comunità sconvolta per la perdita.
Un conflitto a fuoco durante l’ultimo servizio
Il 59enne Carlo Legrottaglie si trovava in servizio quando è scoppiato uno scontro armato con un gruppo di rapinatori attivi in zona. La vicenda si è svolta nel centro di Ostuni, città dove Legrottaglie aveva trascorso gran parte della sua vita. Nel corso dell’operazione, il brigadiere è stato colpito mortalmente. Lo scontro riflette la pericolosità delle attività sul territorio, anche in luoghi considerati solitamente tranquilli come Ostuni.
L’episodio ha allarmato la cittadinanza, che condivideva con Legrottaglie un legame forte, vista la sua lunga presenza e dedizione al servizio locale. Il brigadiere stava svolgendo compiti di pattuglia e controllo quando si è imbattuto nei rapinatori. Non si hanno dovute rivelazioni sulle dinamiche esatte del conflitto, ma è chiaro che l’intervento è degenerato in violenza estrema, che ha stroncato la vita del militare.
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La carriera e la vita personale di carlo legrottaglie
Carlo Legrottaglie aveva 59 anni ed era prossimo alla pensione, programmata per il mese di luglio 2025. La sua carriera nei carabinieri si è svolta in gran parte nella sua città d’origine, dove era noto per il lavoro svolto nel controllo del territorio e la vicinanza con i cittadini. Lascia due figlie, a cui era molto legato anche fuori dal servizio.
Nel corso degli anni, aveva maturato esperienza in diverse operazioni di sicurezza pubblica, affrontando situazioni di emergenza e ordine pubblico. La sua posizione, quella di brigadiere capo, indicava un ruolo di responsabilità e guida per la squadra, oltre che un impegno fisso nel mantenimento della legalità nella zona di Ostuni.
La famiglia di Legrottaglie è oggi alle prese con la perdita improvvisa. In città, molta gente lo ricordava non solo come un carabiniere ma anche come una persona disponibile e radicata nel territorio, il che sottolinea quanto la tragedia abbia colpito profondamente l’intera comunità locale.
Ostuni, teatro della tragica vicenda
La città di Ostuni, situata in provincia di Brindisi, è conosciuta come “la città bianca” e rappresenta un luogo di turismo e cultura. La vicenda ha scosso la realtà locale proprio per la natura improvvisa e violenta dell’accaduto. Non è comune che si verifichino episodi del genere, soprattutto coinvolgendo forze dell’ordine in attività di routine.
Il fatto che ciò sia accaduto nella città natale di Legrottaglie ha ulteriormente amplificato la commozione. Gli abitanti di Ostuni conoscevano il brigadiere e lo vedevano come un punto di riferimento nel campo della sicurezza. La dinamica del conflitto armato ha colto di sorpresa tutti, lasciando spazio a un profondo senso di sgomento.
Le autorità locali hanno avviato le indagini e adottato misure per evitare il ripetersi di episodi simili. Intanto, la città si prepara a ricordare Carlo Legrottaglie nei prossimi giorni, con le istituzioni e i cittadini che stanno organizzando appuntamenti di omaggio alla sua figura. L’unione della comunità in queste ore è segno della relazione forte tra il brigadiere e il territorio.