Cariche batteriche fuori dai limiti a emilia-romagna, foce savio e rubicone nel mirino di goletta verde

Cariche batteriche fuori dai limiti a emilia-romagna, foce savio e rubicone nel mirino di goletta verde

La campagna di Goletta Verde segnala cariche batteriche oltre i limiti nelle foci dei fiumi Savio e Rubicone in Emilia-Romagna, evidenziando la mancanza di segnalazioni e la necessità di maggior controllo e informazione.
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La campagna di monitoraggio di Goletta Verde segnala criticità batteriche nelle foci dei fiumi Savio e Rubicone in Emilia-Romagna, evidenziando la mancanza di adeguate segnalazioni di divieto di balneazione e sollecitando maggiori controlli e informazione ai cittadini. - Gaeta.it

L’ultima campagna di monitoraggio di Goletta Verde ha evidenziato criticità nelle acque di due foci in Emilia-Romagna. Su undici punti di controllo lungo la costa, solo la foce del fiume Savio, a Lido di Savio, e quella del fiume Rubicone, a Savignano Mare, hanno mostrato cariche batteriche superiori ai limiti consentiti. I dati, raccolti tra giugno e presentati a Marina di Ravenna, sottolineano la necessità di maggiore attenzione sulle condizioni delle acque balneabili e sull’informazione ai cittadini.

Criticità riscontrate nelle foci del fiume savio e rubicone

Il monitoraggio evidenzia due aree specifiche con livelli batterici oltre la norma. Per la foce del Savio, situata vicino a Cervia, i rilievi del Ministero della Salute indicano valori fuori soglia tra il 13 e il 14 giugno, in particolare nelle zone a nord e sud della foce. Già nei primi giorni di giugno, quella zona era stata temporaneamente chiusa per motivi di sicurezza sanitaria. Anche la foce del Rubicone a Savignano Mare presenta problemi simili. Già dal 3 giugno l’area attigua è stata interdetta alla balneazione, divieto che resta attivo.

Nonostante la situazione, i volontari di Legambiente sul posto non hanno rilevato cartelli o segnali di divieto, un elemento che ha destato preoccupazione. Si tratta di una mancanza che espone i bagnanti a rischi evitabili, considerando i valori batterici elevati riscontrati nelle acque di quei tratti di mare.

La mancanza di segnalazioni e responsabilità delle amministrazioni

Secondo Davide Ferraresi, presidente di Legambiente Emilia-Romagna, l’assenza di indicazioni visibili che vietano la balneazione rappresenta una grave falla nell’informazione al pubblico. Le foci dei fiumi non sono generalmente adatte al bagno a causa delle contaminazioni, ma è dovere delle autorità locali avvisare chiaramente e far rispettare i divieti. La salute pubblica richiede un controllo rigoroso e una comunicazione trasparente, soprattutto in presenza di contaminazioni che possono influire negativamente su chi frequenta la spiaggia.

Ferraresi ha sottolineato che le amministrazioni devono assumersi la responsabilità di proteggere cittadini e cittadine, assicurandosi che i divieti non restino solo indicazioni teoriche sui portali di monitoraggio ma diventino avvertimenti concreti sul territorio. L’intervento tempestivo evita esposizioni pericolose e abbassa i rischi sanitari collegati alle acque compromesse.

Il ruolo di goletta verde tra monitoraggi e campagne ambientaliste

Goletta Verde, arrivata nel 2025 alla sua 39esima edizione, continua il suo lavoro di controllo della qualità del mare e delle coste italiane. L’iniziativa, partita il 23 giugno da Trieste, percorre ogni anno le coste della penisola fino ad agosto. L’attenzione ai problemi ambientali resta centrale. Quest’anno la campagna ha puntato l’attenzione sulla gestione della depurazione delle acque, sulla crisi climatica, sulle minacce illegali ambientali, oltre alla tutela della biodiversità.

Energia eolica off-shore e sfide ambientali

L’associazione ambientale ha scelto di mettere in rilievo pure il tema dell’energia eolica off-shore, considerata una leva importante per la transizione energetica dell’Italia. Senza un incremento dell’energia prodotta dal vento in mare sarà difficile raggiungere gli obiettivi di riduzione delle emissioni previsti al 2030. Goletta Verde si conferma così un osservatorio puntuale sia sulle condizioni delle acque che sulle grandi sfide ambientali del paese.

La situazione delle foci del Savio e del Rubicone resta un esempio concreto dei problemi da affrontare per garantire mare pulito e sicurezza per chi frequenta le nostre coste d’estate.

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