Carenza pediatri di libera scelta in alto adige e trentino, numeri e prospettive al 2024

Carenza pediatri di libera scelta in alto adige e trentino, numeri e prospettive al 2024

Nel 2024 la provincia autonoma di Bolzano registra una grave carenza di pediatri di libera scelta con un numero di assistiti superiore al limite nazionale, mentre Trento presenta una situazione meno critica ma in peggioramento.
Carenza Pediatri Di Libera Sce Carenza Pediatri Di Libera Sce
Nel 2024, le province autonome di Bolzano e Trento affrontano una significativa carenza di pediatri di libera scelta, con un numero di assistiti per medico superiore ai limiti nazionali, situazione destinata a peggiorare con i pensionamenti previsti entro il 2028. - Gaeta.it

Nel 2024, la disponibilità di pediatri di libera scelta nelle province autonome di Bolzano e Trento mostra segnali preoccupanti. I dati più recenti raccolti dalla Fondazione Gimbe evidenziano un aumento del numero di assistiti per singolo pediatra, con numeri oltre la soglia raccomandata dall’accordo nazionale. Questa situazione interessa soprattutto la Provincia autonoma di Bolzano, dove la carenza è più marcata, e suggerisce ulteriori difficoltà in vista del prossimo pensionamento di molti specialisti.

Situazione pediatrica e carenze nella provincia autonoma di bolzano

Al primo gennaio 2024, Bolzano presenta un deficit importante di pediatri di libera scelta, stimato in 18 unità. Secondo l’ultimo accordo collettivo nazionale, ogni pediatra dovrebbe seguire un massimo di 850 assistiti, ma nella provincia il valore medio sale a 1.139 assistiti per ogni medico. Questo dato è il più elevato tra le regioni italiane e supera il limite massimo previsto senza deroghe, fissato a 1.000 pazienti a medico. Ciò indica una pressione significativa sul sistema sanitario locale, con pediatri che devono gestire un numero di casi superiore a quanto stabilito.

La composizione demografica degli assistiti è diversa rispetto alla media nazionale: solo il 65,6% dei bambini in carico ai pediatri ha più di cinque anni, contro l’81,2% italiano. Questo potrebbe richiedere un’attenzione maggiore su alcune fasce d’età, con contraccolpi sul carico di lavoro dei medici.

Prospettive pensionistiche in alto adige e trentino

In prospettiva, i dati rivelano che entro il 2028 ben 35 pediatri di libera scelta in tutto il Trentino Alto Adige raggiungeranno i 70 anni, età di pensionamento. Non si conoscono i dettagli specifici solo per Bolzano, ma il trend indica un ulteriore aggravamento della carenza nelle prossime stagioni. La Provincia autonoma dovrà quindi affrontare una sfida importante per ripristinare un numero adeguato di professionisti in pediatria.

Dati sulla provincia autonoma di trento e impatto sui servizi pediatrici

La situazione nella Provincia autonoma di Trento presenta una carenza più contenuta ma comunque significativa. Al 1° gennaio 2024 si segnala un numero mancante di 8 pediatri di libera scelta. Il rapporto tra assistiti e pediatri è fissato a 949, quindi superiore rispetto alla media nazionale di 900 ma inferiore al limite massimo di 1.000 assistiti stabilito senza deroghe. Questo dato segnala comunque una capacità di gestione più equilibrata rispetto a Bolzano.

In Trento, la popolazione assistita è prevalentemente costituita da bambini sopra i cinque anni: l’89% degli iscritti ai pediatri di libera scelta ha più di 5 anni, in crescita rispetto alla media nazionale. Questo influisce sulle esigenze assistenziali, rendendo più uniformi e prevedibili i carichi di lavoro per i medici.

Pensionamenti e impatto futuro

Anche in questa provincia si prevede un incremento dei pensionamenti tra i pediatri entro il 2028, con 35 specialisti che lasceranno il servizio su tutto il Trentino Alto Adige, aumentando la domanda di nuovi professionisti per garantire la continuità del servizio sanitario ai minori di età.

Conseguenze e criticità del rapporto assistiti-pediatri sul territorio

I dati raccolti mostrano chiaramente come il numero di pediatri di libera scelta sia attualmente insufficiente per coprire la domanda di assistenza in Valle d’Aosta e Trentino Alto Adige, in particolare a Bolzano. Il rialzo degli assistiti per medico rispetto all’accordo nazionale evidenzia la pressione a cui la categoria è sottoposta.

Una maggiore affluenza di bambini da seguire per ciascun pediatra comporta un aumento delle ore di lavoro e possibili ritardi nelle visite e nei controlli di routine, con rischi per la qualità del monitoraggio dello sviluppo dei pazienti. Lo squilibrio demografico degli assistiti, con molte fasce d’età più giovani o più grandi nelle diverse province, richiede poi un adattamento organizzativo per differenziare le cure pediatriche.

Il pensionamento di numerosi pediatri nei prossimi anni aggraverà lo scenario, se non verranno adottate misure appropriate per favorire l’arrivo di nuovi medici. Il sistema sanitario locale dovrà intervenire per allargare i canali di reclutamento e migliorare la distribuzione territoriale dei pediatri, soprattutto nelle zone più critiche.

Lo sappiamo già, servizi pediatrici carenti possono generare disagi alle famiglie, aggravando le liste d’attesa e aumentando l’accesso improprio ai servizi di emergenza.

Le autorità regionali e provinciali avranno il compito di monitorare con attenzione l’evolversi della situazione e adottare soluzioni tempestive per riequilibrare il rapporto tra pediatri e assistiti, preservando così un’assistenza adeguata ai bambini del Trentino Alto Adige.

Change privacy settings
×