Nel periodo estivo, molte zone d’Italia affrontano una significativa mancanza di sangue e plasma. La carenza riguarda città come Catania, Messina, Palermo, Napoli, ma anche regioni come la Sardegna e aree quali Barletta, Foggia e Corato. Il plasma è fondamentale per produrre immunoglobuline, terapie essenziali per pazienti con malattie autoimmuni o degenerative. La necessità di incrementare le donazioni diventa quindi urgente per garantire cure e terapie salvavita.
La situazione attuale della carenza di sangue e plasma in italia
L’Italia oggi registra un deficit di circa il 30% del fabbisogno di plasma, fenomeno che non riguarda solo il nostro paese ma anche altre nazioni europee. Questa scarsezza colpisce in modo evidente soprattutto durante l’estate, quando il caldo e le vacanze riducono il numero di donatori attivi. I pazienti che fanno affidamento su trasfusioni e farmaci derivati dal plasma, come quelli con Miastenia Gravis, sindrome di Guillan Barrè, o Steff Pearson, risentono pesantemente di questa carenza. La lunga attesa per una trasfusione può anche aggravare le condizioni di questi malati. Di conseguenza, lo stato italiano è costretto a importare plasma dall’estero, soprattutto dagli Stati Uniti, a costi molto elevati. Questo fa sì che spesso i farmaci a base di plasma diventino poco accessibili o si rivelino troppo costosi per molti pazienti.
Perché il plasma è fondamentale per certe malattie autoimmuni e degenerative
Il plasma serve a produrre immunoglobuline, cioè anticorpi utilizzati come terapie per chi ha problemi ai sistemi immunitari. Patologie come la Miastenia Gravis o la sindrome di Guillan Barrè sono caratterizzate da deficit immunitari e danni progressivi ai muscoli o ai nervi. Le immunoglobuline aiutano a regolare il sistema immunitario e migliorare la qualità della vita di chi soffre di queste malattie. Le terapie derivano dal plasma ma senza quantità sufficienti, la produzione rallenta o si ferma, lasciando scoperti moltissimi pazienti. Questo implica un aumento dei rischi durante infezioni o aggravamenti. Chi ha bisogno di trasfusioni o farmaci a base di plasma dipende dalle donazioni di sangue, un gesto che non può essere trascurato.
Leggi anche:
Il messaggio di riccardo rossi e l’importanza della donazione
Riccardo Rossi, noto per il suo impegno accanto a fratel Biagio Conte e missionario laico, ha pubblicamente invitato a donare sangue e plasma come un vero e proprio atto di solidarietà. “Prima scettico e spaventato dagli aghi, Rossi ha abbandonato le sue paure seguendo l’esempio di sua moglie, donatrice da trent’anni.” La sua esperienza dimostra come il gesto della donazione, anche a chi teme l’ago, possa diventare un’occasione di sostegno concreto verso chi ha subito incidenti, affronta trapianti o lotta contro malattie infettive e tumorali. Rossi parla della sua esperienza personale legata anche alla fede, che lo sostiene nel superare ansia e timori, trasformando la donazione in un momento di condivisione e aiuto.
Donare prima delle vacanze, un appello alla responsabilità civile
Nel periodo che precede le vacanze estive aumenta l’esigenza di sangue e plasma, ma diminuiscono le donazioni. Rossi invita chiunque non abbia ancora provato a donare a fare il primo passo, superando paure e pregiudizi. “Ricorda che donare significa spesso salvare vite, dando un aiuto concreto a chi si trova in situazioni critiche e delicate.” Il calore estivo e i ritmi diversi possono allontanare i donatori, ma proprio in quei mesi la richiesta si fa più urgente e la mancanza può avere effetti gravi. Chi sceglie di presentarsi ai centri trasfusionali contribuisce quindi a mantenere attive molte terapie. Chi dona dà un contributo che va oltre l’individuo, tocca tutta la comunità.