Un controllo svolto dai carabinieri di Aprilia insieme al Nucleo antifalsificazione e sanità di Latina ha coinvolto un negozio di frutta e verdura in città. L’ispezione ha portato a una sanzione per il responsabile, un uomo di 31 anni di nazionalità egiziana residente nella provincia di Roma, per mancanze nelle informazioni obbligatorie esposte sui prodotti.
Controllo dei carabinieri su etichettatura di frutta e verdura a aprilia
Nella giornata di ieri a Aprilia, i carabinieri hanno effettuato un controllo mirato in un punto vendita specializzato in prodotti ortofrutticoli. L’intervento è stato condotto congiuntamente dal reparto territoriale locale e dal Nucleo antifalsificazione e sanità di Latina, reparto specializzato nelle verifiche sulla sicurezza alimentare e sulla corretta esposizione delle informazioni al consumatore. Durante l’ispezione, sono stati esaminati i dettagli espositivi sulla merce venduta, concentrandosi in particolare sulle etichette presenti su frutta e verdura.
Informazioni obbligatorie assenti
Il titolare, un cittadino egiziano di 31 anni residente in provincia di Roma, non ha fornito i dati obbligatori riguardanti l’origine dei prodotti, la categoria commerciale, il calibro e la qualità. Si tratta di informazioni richieste dalla normativa europea, che servono a garantire al consumatore la trasparenza e la possibilità di scegliere consapevolmente. L’omissione di tali dettagli viola le regole che tutelano la sicurezza e la corretta informazione alimentare.
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Ruolo del nucleo antifalsificazione e sanità nelle verifiche alimentari
Il Nucleo antifalsificazione e sanità dei carabinieri di Latina interviene frequentemente per controlli in tutti i comuni della provincia pontina, con l’obiettivo di contrastare frodi alimentari, cattiva conservazione, e mancanza di indicazioni obbligatorie. Il controllo di Aprilia dimostra l’attenzione rivolta anche a piccoli esercizi commerciali, dove spesso si possono riscontrare irregolarità nell’esposizione di dati fondamentali per la tracciabilità dei prodotti.
Trasparenza e filiera produttiva
La mancata indicazione dell’origine, del calibro o della categoria incide sul livello di trasparenza garantito ai clienti, e in alcuni casi può nascondere pratiche scorrette nella filiera. I carabinieri svolgono un’attività essenziale nel far rispettare le norme che impongono ai venditori di segnalare in modo chiaro ogni informazione utile, per certificare la genuinità e la sicurezza delle merci. Questi accertamenti si svolgono con attenzione ai particolari, esaminando etichette e documenti accompagnatori.
Sanzioni per il titolare e obblighi per i commercianti di ortofrutta
Il proprietario del negozio è stato multato a causa della mancata esposizione delle informazioni necessarie. La normativa prevede multe in questi casi perché la corretta etichettatura rappresenta un obbligo importante per legge. La mancanza di dati come la provenienza della frutta e della verdura, la categoria commerciale , il calibro e altre caratteristiche non permette al consumatore di valutare in modo completo e trasparente ciò che arriva nel proprio carrello.
Doveri dei commercianti
I commercianti di frutta e verdura devono tenere conto di queste indicazioni e display chiaramente le etichette almeno sui prodotti sfusi o sulle confezioni. La trasparenza contribuisce a evitare dubbi e contestazioni, e rende possibile un monitoraggio più severo di eventuali irregolarità lungo tutta la filiera. Le autorità di controllo continuano a eseguire verifiche per far rispettare questi standard, anche in vista di controlli più estesi nei mercati e nei centri vendita al dettaglio.
Questa operazione a Aprilia rappresenta solo uno degli interventi che mirano a tutelare i consumatori e a garantire il rispetto delle norme in materia di etichettatura. Resta essenziale per i titolari dei negozi mantenere una documentazione aggiornata e visibile al pubblico, evitando così sanzioni e favorendo un rapporto di fiducia con la clientela.