Carabinieri eseguono 14 ordinanze cautelari per spaccio tra Puglia, Calabria e Toscana

Carabinieri eseguono 14 ordinanze cautelari per spaccio tra Puglia, Calabria e Toscana

Un’operazione coordinata dai carabinieri e dalla Procura di Trani porta all’arresto di 14 persone per traffico di stupefacenti in diverse province italiane, tra cui Molfetta, Siena, Brescia e Catanzaro.
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I carabinieri, coordinati dalla Procura di Trani, hanno eseguito un’operazione antidroga su scala nazionale, arrestando 14 persone coinvolte in un vasto traffico di stupefacenti con ramificazioni dal nord al sud Italia. - Gaeta.it

Un’operazione dei carabinieri coinvolge diverse province italiane con 14 persone indagate per traffico di stupefacenti. Le attività investigative, coordinate dalla Procura di Trani, hanno portato a misure restrittive eseguite in varie città tra nord e sud Italia.

Operazione anti droga in più regioni: territori coinvolti e obiettivi dell’indagine

La mattina del 15 aprile 2025, i carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 persone accusate di spaccio di sostanze stupefacenti. L’azione ha interessato diverse aree: Molfetta, nel barese; altre province del centro-nord come Siena e Brescia; e pure città del sud tra cui Catanzaro, fornendo un quadro di un’organizzazione con ramificazioni ampie e articolate.

L’indagine, portata avanti dalla Procura di Trani, ha messo in luce un giro di stupefacenti che si estendeva oltre la regione Puglia. Secondo gli inquirenti, l’attività criminale riguardava la distribuzione di sostanze presumibilmente destinate a mercati urbani in più zone, coinvolgendo diversi soggetti in ruoli specifici all’interno di questa rete.

Gli arresti sono il risultato di mesi di monitoraggi e controlli mirati, che hanno permesso di raccogliere prove investigative tramite pedinamenti, intercettazioni e accertamenti sul territorio.

Forze dell’ordine impiegate e strategie operative in campo

L’operazione ha visto l’impiego di diverse unità specializzate dell’Arma dei carabinieri. A guidare i gruppi sono stati i carabinieri di Molfetta, supportati da reparti con compiti specifici come il nucleo cinofili di Modugno, esperti nell’individuazione di sostanze narcotiche grazie all’ausilio di cani addestrati.

In cielo, il sesto nucleo elicotteri di Bari ha fornito sorveglianza aerea, necessaria per coordinare le azioni sul terreno e bloccare eventuali vie di fuga. La componente più agile dello squadrone eliportato cacciatori della Puglia ha invece agito su terreni impervi o aree rurali, spesso scelte come nascondigli per la droga.

Parallelamente, alcuni carabinieri specializzati facenti parte delle sezioni di intervento operativo dell’11/mo reggimento Puglia si sono occupati di irruzioni e perquisizioni mirate, gestendo momenti critici e garantendo la sicurezza durante le operazioni.

Questa combinazione di forze ha sfruttato diverse risorse e competenze per bloccare la rete, impedire la dispersione dei sospettati e raccogliere materiale probatorio utile al processo.

Il ruolo della procura di trani e successive fasi investigative

La Procura della Repubblica di Trani ha coordinato ogni fase dell’indagine a partire dall’accertamento iniziale fino all’emissione delle ordinanze cautelari. Questo ufficio giudiziario ha raccolto e valutato tutte le informazioni provenienti dai carabinieri, supervisionando l’analisi dei dati e le attività sul campo.

Fondamentale è stato il raccordo tra le diverse unità territoriali che hanno operato in momenti differenti, con una pianificazione che ha consentito di colpire simultaneamente più punti di interesse.

La competenza della Procura ha permesso di garantire un’azione tempestiva, evitando fughe o distruzione di prove. Sono in corso ulteriori accertamenti per definire la portata dettagliata dell’intera organizzazione e individuare eventuali complici.

Il caso sarà seguito nelle prossime settimane con interrogatori, verifiche e confronti tra gli elementi raccolti durante le perquisizioni e le testimonianze acquisite.

Contesto del contrasto alla droga nelle province pugliesi e nazionali

Questa operazione va a inserirsi in un quadro più ampio di interventi contro il traffico di stupefacenti nelle regioni del Sud e in altre zone d’Italia. Negli ultimi anni, la penisola ha visto diversi gruppi organizzati che gestiscono reti di spaccio con collegamenti transregionali.

In Puglia, in particolare, i carabinieri si sono più volte impegnati in interventi mirati per smantellare circuiti di droga che rifornivano città come Bari, Trani e Molfetta. L’area di Barletta-Andria-Trani rappresenta un punto strategico per transiti e scambi illeciti, per questo è spesso al centro di attenzioni investigative.

Le azioni contro queste attività passano anche attraverso il monitoraggio degli spostamenti, l’uso di tecnologia per intercettare comunicazioni e l’impiego di risorse umane specializzate. L’obiettivo è limitare i danni sociali collegati al consumo e alla diffusione delle sostanze vietate.

Il risultato di oggi dimostra come, anche in territori ampi e articolati, sia possibile organizzare interventi coordinati che raggiungono risultati concreti sul campo.

Gli arresti di oggi indicano una fase importante nella lotta al crimine legato alle droghe, in cui bastano pochi movimenti coordinati per smantellare interi sistemi di approvvigionamento e distribuzione.

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