Carabinieri di cosenza smantellano piantagione di marijuana con 5 arresti a mongrassano

Carabinieri di cosenza smantellano piantagione di marijuana con 5 arresti a mongrassano

I carabinieri di Cosenza scoprono e sequestrano una piantagione di 805 piante di marijuana a Mongrassano, arrestando cinque persone nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Cosenza.
Carabinieri Di Cosenza Smantel Carabinieri Di Cosenza Smantel
I carabinieri di Cosenza hanno scoperto e sequestrato a Mongrassano una vasta piantagione di 805 piante di marijuana, arrestando cinque persone nell’ambito di un’operazione contro il traffico di droga coordinata dalla procura di Cosenza. - Gaeta.it

L’operazione condotta dai carabinieri di cosenza ha portato alla scoperta di una vasta coltivazione di marijuana in un’area montuosa di mongrassano. L’indagine, coordinata dalla procura di cosenza, ha coinvolto diverse attività investigative, sfociando nell’arresto e nella sottoposizione a misure cautelari di cinque persone. Il sequestro rappresenta un colpo significativo contro la coltivazione illecita di sostanze stupefacenti nella provincia.

Individuazione della piantagione e sequestro delle piante

La scoperta della piantagione è frutto di un’attenta attività dei carabinieri della sezione operativa della compagnia di cosenza. Dopo diverse settimane di indagini, i militari hanno localizzato una zona impervia nelle montagne di mongrassano, dove era stata nascosta una coltivazione di 805 piante di marijuana. Le piante, alte tra 150 e 250 centimetri, erano distribuite in modo da sfruttare tutta l’area, mimetizzate dalla vegetazione circostante.

Il sito era dotato di un impianto di irrigazione complesso, con tubi nascosti tra gli alberi e collegati a una cisterna e a una fonte di acqua sorgiva. Un sistema che permetteva un’irrigazione regolare senza attirare l’attenzione, facilitando la crescita delle piante. Gli accertamenti tecnici effettuati presso il laboratorio analisi sostanze stupefacenti dei carabinieri di vibo valentia hanno quantificato la sostanza: circa 61.100 dosi medie singole risultavano ricavabili dal raccolto sequestrato.

Dettagli sull’indagine e le attività investigative

Le indagini non si sono limitate alla mera individuazione della piantagione. I carabinieri hanno portato avanti una serie di attività tecniche come intercettazioni e osservazioni a distanza, anche accompagnate da verifiche su documenti e confronti con persone coinvolte. Questi elementi hanno permesso di ricostruire con precisione chi era responsabile della coltivazione e di collegare i cinque indagati alla gestione della piantagione.

Tutte le fasi dell’indagine sono state coordinate dalla procura di cosenza, che ha richiesto e ottenuto dal gip le misure restrittive. Prima dell’emissione degli ordini di custodia cautelare, gli indagati sono stati interrogati per raccogliere le loro versioni e valutare le responsabilità. Le misure hanno previsto forme diverse di restrizioni: un arresto in carcere, un obbligo di dimora con braccialetto elettronico e tre obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria.

Impatto e contesto dell’operazione nella lotta alla droga

L’operazione portata a termine dai carabinieri di cosenza si inserisce in un contesto più ampio di contrasto alla produzione e allo spaccio di sostanze stupefacenti nella regione calabria. La vastità della piantagione sequestrata indica un’attività organizzata e strutturata, finalizzata probabilmente a rifornire il mercato locale e forse anche oltre i confini provinciali.

L’utilizzo di tecniche di irrigazione occultate dimostra come i gruppi coinvolti adottino accorgimenti per mantenere la coltivazione nascosta, rendendo più complicata l’individuazione da parte delle forze dell’ordine. Questo tipo di sequestri finisce per incidere sulla disponibilità di marijuana sul territorio, influenzando circuiti di vendita e consumi.

In aggiunta, le operazioni simili rafforzano la presenza dei carabinieri sul territorio, dimostrando la capacità di intervenire e smantellare strutture illecite anche in zone difficili da raggiungere, come le aree montuose. Resta alta l’attenzione verso eventuali sviluppi ulteriori legati a questa indagine e ad altri episodi collegati alla produzione e al traffico di droga nella zona.

Change privacy settings
×