Carabinieri di Bolzano scoprono rete fraudolenta per l'acquisto di farmaci diabetici con ricette false

Carabinieri di Bolzano scoprono rete fraudolenta per l’acquisto di farmaci diabetici con ricette false

Cinque persone denunciate a Bolzano per una rete di falsificazione e furto di ricettari rossi, coinvolgendo farmacie e medici, con danni economici e difficoltà nel rifornimento del farmaco Ozempic.
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Cinque persone sono state denunciate a Bolzano per aver gestito una rete di falsificazione di ricette e furto di farmaci per il diabete, causando gravi danni economici e sanitari. - Gaeta.it

Cinque persone sono state denunciate dai carabinieri della compagnia di Bolzano per aver gestito una rete dedita all’approvvigionamento illecito di farmaci prescritti per il diabete. L’indagine è partita dalla segnalazione di un farmacista, insospettito da una ricetta contraffatta per l’acquisto di due confezioni di Ozempic. I controlli hanno rivelato un sistema complesso di falsificazioni e furti legati alla prescrizione del medicinale.

Le indagini: come sono emersi i dettagli della rete

L’operazione dei carabinieri ha preso il via dopo che un farmacista bolzanino ha denunciato una ricetta sospetta, impiegata per comprare due confezioni di Ozempic, un medicinale per il diabete. Una verifica approfondita ha confermato che la prescrizione era stata contraffatta, sia nel timbro che nella firma del medico. Successivamente, i militari hanno raccolto le dichiarazioni di 12 farmacisti e 25 medici, tutti coinvolti nella sanità del territorio.

Analisi dei movimenti e delle prove raccolte

Attraverso l’analisi delle immagini di videosorveglianza e pedinamenti, i carabinieri hanno circoscritto il gruppo di persone responsabili. Hanno constatato come le cinque persone denunciate si muovessero con una certa coordinazione per procurarsi il farmaco, usando ricette cartacee false. Gli spostamenti e gli acquisti hanno confermato la presenza di una rete che agiva con modalità costanti e pianificate, rivolgendosi a diverse farmacie della provincia.

I furti di ricettari rossi e il recupero di materiale medico

Le indagini hanno portato alla luce un episodio parallelo di furto ai danni di medici della zona. Sono stati sottratti cinque ricettari rossi, utilizzati per le prescrizioni di farmaci, rubati illegalmente e poi sfruttati nel sistema di falsificazione. Questi furti sono stati regolarmente denunciati dai medici interessati.

Due ricettari sottratti all’interno dell’ospedale di Bolzano sono stati recuperati nelle abitazioni di alcuni dei denunciati. Il materiale è stato sequestrato e costituisce prova importante dell’attività fraudolenta. Un successivo controllo, condotto dal personale dell’Azienda sanitaria altoatesina, ha permesso di analizzare 152 ricette risalenti all’ottobre 2024. Anche queste sono risultate legate a operazioni di acquisto illecite, confermando la continuità e l’estensione del fenomeno.

Impatto sul servizio sanitario e valore economico delle frodi

Il prelievo illecito di grandi quantità di Ozempic ha prodotto difficoltà di rifornimento nelle farmacie di Bolzano. Molti pazienti affetti da diabete non hanno ricevuto la dose regolare del farmaco, con potenziali ripercussioni sulla loro terapia quotidiana.

Si stima che la somma di questi acquisti illeciti abbia superato i 26.000 euro, una cifra rilevante anche per il sistema sanitario locale. L’Azienda sanitaria dell’Alto Adige, ritenuta parte lesa, ha formalizzato denunce per un danno stimato in circa 11.000 euro. Questo dato evidenzia anche la perdita economica diretta legata alla sottrazione e manipolazione dei farmaci.

I reati contestati e le responsabilità degli indagati

I cinque denunciati dovranno rispondere a varie accuse, commesse in concorso tra loro. Tra i reati contestati spiccano la falsità materiale commessa dal pubblico ufficiale in certificati e autorizzazioni amministrative, un reato che riguarda la contraffazione delle firme e dei timbri medici. A questo si aggiungono la falsità materiale commessa dal privato, l’uso di atti falsi, il furto aggravato e la truffa.

Le accuse riflettono una lunga serie di azioni illecite che hanno permesso la diffusione di farmaci con ricette contraffatte a scapito di pazienti e istituzioni sanitarie. L’inchiesta continua per accertare eventuali ulteriori complicità e la portata completa della rete scoperta dai carabinieri.

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