Nei giorni scorsi a Fondi, i carabinieri della tenenza locale hanno fermato un uomo di 47 anni, noto alle forze dell’ordine, durante un controllo in pieno centro cittadino. L’operazione si è conclusa con un arresto per possesso e spaccio di stupefacenti. Dopo il fermo, sono seguite perquisizioni personali e domiciliari che hanno portato al sequestro di droga e materiali per il confezionamento.
Il fermo nel centro di fondi e la fuga tentata
L’uomo era a piedi mentre percorreva le vie del centro di Fondi. I carabinieri, guidati dal comandante Alessandro Ragni, lo hanno notato e intimato l’alt per un controllo. Al momento dell’intervento, il 47enne ha cercato di scappare. Ci ha provato ma è stato rapidamente raggiunto e bloccato dagli agenti. Durante la fuga, l’uomo ha gettato un pacchetto di sigarette per disfarsene. Questo gesto non è passato inosservato ai militari che lo hanno recuperato subito dopo.
Il contenuto del pacchetto abbandonato
Nel pacchetto abbandonato sono stati trovati diversi involucri in cellophane, contenenti complessivamente circa 22 grammi di sostanze stupefacenti: metà era cocaina, l’altra metà crack. Questi elementi hanno convinto i carabinieri a procedere con un controllo più approfondito.
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Perquisizione personale e domiciliare: scoperta di materiali per lo spaccio
Dopo la prima fase dell’arresto il 47enne è stato sottoposto a perquisizione personale. I carabinieri non si sono fermati qui e hanno esteso i controlli all’abitazione dell’indagato. Presso il garage di casa sono stati trovati vari oggetti usati per preparare e suddividere la droga. Sono saltati fuori due bilancini di precisione, contenitori intrisi di cocaina, insieme a diversi dispositivi, come 12 telefoni cellulari e alcuni block notes.
L’organizzazione dello spaccio
Questi ritrovamenti sono considerati significativi, perché indicano un’organizzazione della vendita della droga su piccola scala. I telefoni possono essere stati impiegati per comunicare con acquirenti o pusher, mentre i block notes potrebbero servire per annotare nomi, cifre o contatti.
Sequestro del materiale e procedimento giudiziario
Tutto il materiale recuperato è stato sequestrato accuratamente. Le sostanze stupefacenti sono state inviate ai laboratori per le analisi di conferma. Questo passo consente di validare le accuse e raccogliere le prove scientifiche necessarie per il procedimento.
L’arrestato, dopo le formalità, è stato trasferito nel carcere di Latina dove resterà in attesa del processo. L’azione dei carabinieri dimostra l’attenzione delle forze dell’ordine nel contrastare il traffico di droghe anche a livello locale, intervenendo sul territorio con controlli sul campo e approfondimenti mirati.