Carabinieri arrestano a bologna un uomo per violenza sessuale su minorenne e altre molestie

Carabinieri arrestano a bologna un uomo per violenza sessuale su minorenne e altre molestie

Un uomo di 32 anni è stato arrestato a Bologna per violenza sessuale aggravata su una ragazzina, con indagini che collegano anche un episodio simile avvenuto a marzo; forze dell’ordine e istituzioni impegnate nel supporto alle vittime.
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Un uomo di 32 anni è stato arrestato a Bologna con l’accusa di violenza sessuale aggravata su due ragazzine, grazie all’indagine coordinata di polizia e carabinieri e al supporto psicologico alle vittime. - Gaeta.it

Un uomo di 32 anni, senza precedenti penali, è stato fermato a Bologna con l’accusa di violenza sessuale aggravata su una ragazzina. L’arresto arriva dopo indagini su un episodio recente e una segnalazione di un’altra presunta aggressione avvenuta qualche mese prima. Le forze dell’ordine hanno ricostruito le dinamiche degli episodi grazie alle testimonianze raccolte e agli interventi coordinati di polizia e carabinieri, con attenzione particolare al supporto psicologico delle vittime.

Dettagli dell’arresto e accuse rivolte all’indagato

Il 4 giugno scorso un uomo di 32 anni ha seguito una studentessa all’interno di un condominio nel centro di Bologna. La ragazza era appena uscita da scuola quando, durante il viaggio in ascensore, l’uomo l’ha bloccata in un angolo e l’ha molestata. La giovanissima ha reagito urlando e piangendo, spaventando il molestatore che si è allontanato non appena le porte dell’ascensore si sono aperte. La stessa ragazza ha poi denunciato l’accaduto alla madre, dando il via a un’indagine diretta dai carabinieri della stazione Bologna Indipendenza.

Le forze dell’ordine hanno accolto la ragazza in un ambiente protetto, organizzando un’audizione alla presenza di un pubblico ministero e di una psicologa, per minimizzare il trauma legato alla ricostruzione degli eventi. Questo approccio ha permesso di raccogliere una testimonianza valida per l’inchiesta senza aggravare lo stato emotivo della giovane vittima. La buona collaborazione tra le autorità ha portato a identificare l’indagato senza che emergessero difficoltà legate alle prove o ai racconti.

Collegamento con un episodio simile risalente a marzo scorso

L’arrestato è considerato anche il sospetto principale di un fatto simile verificatosi circa tre mesi prima, nel marzo scorso, che ha coinvolto un’altra ragazzina di 12 anni. In quella circostanza, la piccola stava tornando da scuola quando è stata seguita all’interno dell’androne del palazzo dove abitano i nonni. La sua reazione immediata, con urla, ha convinto l’uomo a desistere prima di poterla toccare. Questo episodio era stato oggetto di indagine da parte della squadra Mobile della Questura di Bologna.

I sospetti sono diventati più concreti con il confronto delle modalità e delle descrizioni della persona coinvolta nei due casi. La procura ha formulato per l’uomo l’accusa di violenza privata per l’episodio di marzo, mentre per quello di giugno la contestazione è di violenza sessuale aggravata. Il giudice per le indagini preliminari ha quindi disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari.

Reazioni istituzionali e impegno nella sicurezza delle vittime

Matilde Madrid, assessore alla Sicurezza della città di Bologna, ha commentato il caso sottolineando l’importanza dell’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Ha evidenziato come queste aggressioni abbiano creato un clima di preoccupazione tra le famiglie e i residenti, viste le modalità usate dall’indagato per avvicinare le vittime. Ha ringraziato esplicitamente carabinieri e squadra Mobile per l’efficacia dell’operazione che ha permesso di bloccare un molestatore seriale.

Nel contesto della città, l’attenzione resta alta sulla prevenzione di questi episodi, soprattutto nei luoghi frequentati dai più giovani. Studi e iniziative mirate al supporto delle vittime e alla repressione di simili comportamenti sono considerati fondamentali dalle autorità locali. L’arresto segna un passo importante per la tutela della sicurezza nelle zone centrali di Bologna, dove si era concentrata l’attività dell’indagato.

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