L’isola di Capri si prepara a cambiare pelle per conservare uno dei suoi tesori naturali più celebri: i Faraglioni. Dopo anni di pressione turistica intensa e senza limiti, l’amministrazione locale ha stretto un accordo con il ministero dell’Ambiente per inserire la zona tra le aree marine protette italiane. Questa decisione mira a controllare l’accesso e a ridurre l’impatto ambientale del turismo di massa, limitando la fruizione a forme di visita più rispettose come nuoto e piccole imbarcazioni non motorizzate.
La tutela dei faraglioni di capri contro la pressione del turismo marittimo
I Faraglioni sono un simbolo riconosciuto a livello globale e un’icona della bellezza mediterranea italiana. Ogni anno, milioni di visitatori scelgono di avvicinarsi a queste formazioni rocciose utilizzando motoscafi, yacht e altre imbarcazioni a motore. Questo ha generato un vero assalto marittimo che danneggia fortemente l’ecosistema marino intorno ai faraglioni. I consueti “inchini” delle barche davanti a queste rocce, diffusi anche sui social media, hanno contribuito a trasformare la zona in una spettacolarizzazione artificiale che disturba gli habitat e inquina l’acqua.
Impatti del traffico marittimo sui faraglioni
L’intensità del traffico marittimo provoca l’aumento del rumore, la creazione di onde artificiali e la diffusione di scarichi nell’area, condizioni che mettono a rischio flora e fauna locale. L’incessante passaggio di natanti altera i fondali e contribuisce alla perdita di biodiversità. Questo stato di emergenza ha spinto le autorità a prendere misure più rigorose per bloccare l’erosione ambientale e salvaguardare il paesaggio da decenni di sfruttamento turistico incontrollato.
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L’overtourism a capri e i suoi effetti sulla vita dell’isola
Il fenomeno dell’overtourism ha colpito Capri in modo evidente, soprattutto durante i mesi estivi. Le strade strette del centro storico si congestionano, i porti diventano sovraffollati e le spiagge non riescono più a ospitare tutti i visitatori. Questo crea problemi sia per gli abitanti che subiscono disagi nelle attività quotidiane, sia per i turisti che perdono la possibilità di godere appieno della tranquillità e del fascino dell’isola.
Conseguenze sull’economia e sull’ambiente locale
L’arrivo massivo di visitatori provoca anche un forte carico sui servizi locali, dalla raccolta rifiuti, ai trasporti, fino alla ristorazione, con evidenti ripercussioni sull’economia e sulla qualità della vita. Il turismo veloce e di massa si traduce in un consumo rapido e superficiale del territorio. A lungo andare questo modo di viaggiare rischia di compromettere il carattere autentico di Capri, diminuendo l’attrattiva stessa che la rende unica. È proprio per questa ragione che si cerca di segmentare meglio l’afflusso e promuovere forme di turismo più sostenibili.
La legge 979 del 1982 e la nascita del parco marino protetto isola di capri
Il 2026 potrebbe segnare un punto di svolta importante grazie alla possibile modifica della legge 979 del 1982, che regola le riserve marine italiane. Secondo l’accordo raggiunto, Capri diventerà ufficialmente un’area marina protetta, un passo che consentirà di applicare regole restrittive per l’accesso e la tutela del suo ambiente marino. La creazione del “parco marino protetto isola di Capri” prevede di mettere sotto controllo rigido le attività nei pressi dei faraglioni.
Restrizioni e benefici del parco marino
Tra le restrizioni più significative, sarà vietato l’accesso a imbarcazioni a motore direttamente nella zona protetta, consentendo invece solo la navigazione a remi o il nuoto. Queste misure hanno due scopi principali: garantire la conservazione degli habitat e ridurre l’inquinamento acustico e chimico causato dalle barche a motore. Inoltre, l’istituzione dell’area proteggerà la fauna marina e offrirà un ambiente più pulito e tranquillo ai visitatori.
Ottenere lo status di parco marino protetto permetterà anche a Capri di accedere a finanziamenti specifici destinati alla manutenzione, al controllo e alla promozione di un turismo più consapevole e rispettoso dell’ambiente.
Un nuovo approccio al turismo verso forme più lente e consapevoli
L’amministrazione di Capri punta a trasformare l’offerta turistica puntando su un turismo più lento e sostenibile. L’idea è di invitare i visitatori a scoprire l’isola con calma, rispettandone i tempi naturali e la fragilità dell’ecosistema. Questo modello presuppone esperienze più profonde e coinvolgenti, che valorizzano gli aspetti culturali e naturalistici senza affrettarsi o impattare pesantemente sul territorio.
Parole di lorenzo coppola su turismo e ambiente
Secondo Lorenzo Coppola, presidente di Federalberghi isola di Capri, “il successo di questa strategia dipenderà dalla capacità di contemperare la protezione ambientale con la necessità economica di un’isola che da sempre vive grazie al turismo.” Il parco marino protetto potrebbe quindi rappresentare la pietra miliare di un nuovo modo di fare turismo, dove cura del paesaggio e attività economica trovano un punto di incontro.