In un significativo passo avanti nel settore della cardiologia, l’ospedale San Giovanni di Dio di Crotone ha realizzato per la prima volta in Calabria un intervento di ablazione per tachicardia giunzionale senza l’ausilio di raggi X. Questo traguardo è di grande rilevanza, non solo per i benefici immediati per la salute del paziente, ma anche per l’innovazione tecnologica applicata in sala operatoria.
Intervento pionieristico e condizioni del paziente
Il paziente, il cui nome non è stato rivelato, ha subito l’intervento per affrontare crisi di cardiopalmo ricorrenti. Secondo le informazioni fornite dall’ospedale, l’operazione è stata eseguita con successo e l’individuo è stato dimesso solo due giorni dopo, tornando a casa il 29. Le sue condizioni di salute sono state delineate come ottime, motivo di soddisfazione per l’intero team medico coinvolto. Questo caso rappresenta un’eccezione nel comune approccio che prevede l’utilizzo dei raggi X, favorendo invece tecniche meno invasive e più sicure per il paziente.
Unità di Cardiologia di Crotone: eccellenza regionale
Negli ultimi vent’anni, l’Unità di Cardiologia/UTIC dell’ospedale San Giovanni di Dio ha acquisito una reputazione di eccellenza nel panorama della salute calabrese. Il reparto si è dedicato con costanza alla cura delle aritmie cardiache, eseguendo interventi di ablazione trans-cateteri che si sono affermati come terapie standard per una serie di disturbi cardiaci. La decisione di adottare nuove tecnologie mostra un chiaro impegno nel migliorare la qualità dell’assistenza e la sicurezza del paziente, un approccio sempre più richiesto nei moderni trattamenti medici.
Leggi anche:
Tecnologie all’avanguardia: la mappatura 3D del cuore
Il successo dell’intervento è stato facilitato dall’adozione di una avanzata apparecchiatura per la ricostruzione virtuale tridimensionale dell’anatomia cardiaca. Questo sistema utilizza informazioni elettromagnetiche per tracciare e visualizzare il movimento degli elettrocateteri all’interno delle camere cardiache, consentendo ai medici di operare con una precisione mai vista prima. Grazie a questa tecnologia, è possibile raccogliere dati dettagliati sul tessuto cardiaco, aumentando la sicurezza del procedimento e permettendo una localizzazione più accurata dei punti critici da trattare durante l’ablazione.
La voce della direzione sanitaria
La direzione dell’Azienda sanitaria provinciale di Crotone ha espresso soddisfazione per l’uso di questa tecnologia innovativa. Hanno riconosciuto l’importanza di non solo ridurre il rischio associato alle radiazioni, ma anche di migliorare la qualità dell’intervento stesso. La mappatura tridimensionale offre una visione chiara e dettagliata del cuore, approccio che non solo protegge il paziente dalle radiazioni, ma potenzia anche il risultato dell’ablazione attraverso una diagnosi più informata e precisa.
La riuscita di questo intervento sottolinea l’impegno dell’ospedale San Giovanni di Dio e dell’intero sistema sanitario calabrese verso un futuro sempre più orientato all’innovazione e alla tutela della salute del paziente.