Caos voli nel nordovest Italia, viceministro rexi esclude attacco hacker dopo stop operazioni aeroportuali

Caos voli nel nordovest Italia, viceministro rexi esclude attacco hacker dopo stop operazioni aeroportuali

Un malfunzionamento tecnico al centro radar Enav di Milano ha causato la sospensione temporanea dei voli negli aeroporti di Milano, Bergamo, Genova e Torino, con ritardi e disagi per passeggeri e compagnie.
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Un guasto tecnico ai radar di controllo ha causato la sospensione temporanea dei voli negli aeroporti del nordovest Italia, provocando ritardi e disagi; il viceministro Rixi ha escluso attacchi informatici e annunciato interventi per migliorare la sicurezza del traffico aereo. - Gaeta.it

Nei giorni scorsi il traffico aereo nel nordovest d’Italia ha subito disagi significativi, con la sospensione dei decolli e atterraggi su diverse città chiave. L’episodio ha coinvolto gli aeroporti di Milano, Bergamo, Genova e Torino, suscitando effettive preoccupazioni tra passeggeri e operatori del settore. A chiarire la situazione è intervenuto il viceministro dei trasporti, Giancarlo Rixi, escludendo la pista di un attacco informatico e spiegando le cause che hanno portato alla paralisi temporanea negli scali interessati.

Disagi nei cieli del nordovest e sospensione voli: cosa è successo

Il problema principale è partito dal centro radar di controllo del traffico aereo gestito da Enav a Milano. Secondo fonti ufficiali, si è verificato un malfunzionamento tecnico che ha reso impossibile la normale gestione del traffico aereo nella zona. Questo incidente ha costretto le autorità aeroportuali ad interrompere temporaneamente le operazioni di decollo e atterraggio, per garantire la sicurezza dei passeggeri e delle aeromobili coinvolte. Lo stop ha riguardato il traffico nei principali scali aeroportuali del nordovest: Milano Linate e Malpensa, Bergamo-Orio al Serio, Genova e Torino Caselle.

Caos e ritardi tra i passeggeri

I voli accumulati nei cieli e a terra hanno generato caos nelle code di attesa, con ritardi importanti e cancellazioni. Alcuni passeggeri sono rimasti bloccati per ore nei terminal. Le compagnie aeree hanno dovuto riorganizzare i piani di volo, spostando o cancellando molti collegamenti. L’Enav ha avviato subito le operazioni di ripristino per risolvere il guasto tecnico e tornare a garantire la normale funzionalità dei radar.

La posizione del viceministro rexi: nessun attacco hacker dietro il caos

Il viceministro dei trasporti Giancarlo Rixi ha fornito in esclusiva a Tgcom24 dettagli sulla dinamica dell’incidente. Ha escluso categoricamente che il blocco del traffico aereo sia riconducibile a un attacco hacker o a una manovra di natura cybercriminale. Ha precisato che l’origine del problema è tecnico e riguarda aspetti legati alle apparecchiature radar che regolano i flussi di volo. Rixi ha sottolineato che «le autorità sono intervenute tempestivamente per isolare e correggere il malfunzionamento», evitando che la situazione degenerasse in ulteriori disagi.

Ha spiegato che nonostante i disagi, i protocolli di emergenza per la sicurezza aerea hanno funzionato come previsto. Il viceministro ha poi rimarcato l’importanza di rafforzare le infrastrutture esistenti, per evitare che episodi simili possano ripetersi in futuro, soprattutto in aree strategiche come il nordovest, centro nevralgico del traffico aereo nazionale.

Impatto dei disservizi sul sistema aeroportuale e i passeggeri

Il blocco operativo ha avuto impatti concreti sul sistema aeroportuale e sui viaggiatori. Aeroporti come quelli di Milano e Bergamo coprono un grande volume di traffico passeggeri e merci, collegano l’Italia a numerose destinazioni internazionali. La sospensione temporanea ha messo in difficoltà sia le compagnie aeree che i passeggeri, molti dei quali alle prese con ritardi e cambi improvvisi di programma.

Effetti a catena sugli scali limitrofi

Inoltre, lo stop ha provocato effetti a catena su scali limitrofi non direttamente coinvolti, con alcuni voli dirottati o annullati. Le autorità aeroportuali hanno lavorato per fornire assistenza ai viaggiatori e gestire al meglio l’emergenza. L’Enav ha aperto una verifica sulle cause tecniche per individuare la fonte esatta del guasto e implementare misure correttive. Lo stabilire un piano di intervento rapido in caso di anomalie è diventato una priorità per salvaguardare l’affidabilità del sistema di controllo del traffico aereo.

Prospettive future per la gestione del traffico aereo nel nordovest

I fatti recenti hanno messo in luce una vulnerabilità tecnica nell’apparato che presidia il sky control nel nordovest d’Italia. Le istituzioni hanno manifestato l’urgenza di interventi di manutenzione e aggiornamento delle apparecchiature radar. Il viceministro Rixi ha annunciato che verranno esaminate le tecnologie impiegate e sarà valutata l’eventualità di potenziare i sistemi per assicurare una maggiore resilienza.

Il nordovest è una delle aree più trafficate del paese, con aeroporti dal grande valore strategico economico. Garantire stabilità e continuità nelle operazioni aeree è fondamentale per non compromettere collegamenti e attività commerciali. La collaborazione tra ministero, Enav e società aeroportuali sarà centrale nel mettere a punto soluzioni concrete capaci di evitare nuovi blackout.

Il ruolo della tecnologia nel controllo del traffico aereo

La vicenda ha richiamato l’attenzione sul peso della tecnologia nei sistemi di controllo del traffico. Anche piccoli guasti elettronici possono generare conseguenze importanti, come dimostrato dal blocco di una settimana fa. I prossimi mesi saranno decisivi per capire se gli aggiornamenti promessi riusciranno a cambiare lo scenario e ridurre i rischi per il trasporto aereo nel nordovest.

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