Caos in aula Giulio Cesare: l’assemblea capitolina travolta da proteste sul personale

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Caos in aula Giulio Cesare: l'assemblea capitolina travolta da proteste sul personale - Gaeta.it

L'assemblea capitolina è stata teatro di tensioni il 5 settembre, quando il presidente del VI Municipio, Nicola Franco, ha cercato di portare all'attenzione della giunta la grave carenza di personale. Nonostante l'appoggio della sua giunta e del consigliere Maurizio Politi, la richiesta di Franco è stata ostacolata dalla presidente del Consiglio, Svetlana Celli. I successivi sviluppi hanno messo in luce dissidi interni e divergenze politiche sulla gestione delle risorse umane nel municipio.

Il tentativo di intervento di Nicola Franco

La denuncia della carenza di personale

Nel corso della mattinata, Nicola Franco, con il supporto di assessori e membri del suo municipio, è entrato in Campidoglio con l'intento di denunciare una situazione critica che affligge il suo territorio. Gli amministratori del VI Municipio hanno evidenziato l'importanza di affrontare la mancanza di personale che, secondo loro, sta compromettendo i servizi offerti ai cittadini. Franco ha cercato di far sentire la sua voce e richiedere misure immediate, ma la presidente Celli ha bloccato la sua richiesta per presunti motivi di regolamento.

La risposta istituzionale

L'atteggiamento della presidente Celli ha suscitato delle reazioni immediate. La delegazione del VI Municipio, determinata a far valere le proprie istanze, ha cercato di ottenere il diritto di parola per Franco. Nonostante i ripetuti appelli, la presidente ha mantenuto fermo il suo diniego, causando un'escalation di tensione nell'aula. Rifiutata la possibilità di esprimere le preoccupazioni del territorio, la delegazione ha iniziato a manifestare il proprio disappunto in modo deciso.

Proteste e tensioni in aula

L'azione di Emanuele Licopodio

L'intolleranza verso la situazione è sfociata quando Emanuele Licopodio, consigliere municipale, ha oltrepassato la barriera di sicurezza per avvicinarsi al banco della presidenza. Con toni incisivi ha chiesto che Franco potesse intervenire. Questo gesto ha immediatamente portato all'intervento delle forze dell'ordine presenti in aula, con i vigili urbani che hanno provveduto a scortare Licopodio fuori dall'aula, in seguito al provvedimento di espulsione decretato dalla presidente Celli.

La reazione sui social media

Rispetto agli eventi accaduti, Licopodio ha condiviso con i suoi follower su piattaforme social la sua frustrazione, puntando il dito contro il sindaco e l'amministrazione capitolina. Ha espresso che la delegazione era stata cacciata dopo aver cercato di difendere i diritti dei residenti del VI Municipio, evidenziando il senso di abbandono percepito dai cittadini. Il suo post ha riscosso notevole attenzione, riaccendendo la discussione sull'importanza di una rappresentanza adeguata delle esigenze locali.

Reazioni politiche e posizioni contrapposte

Il Partito Democratico condanna l'accaduto

Il gruppo consiliare del Partito Democratico ha preso posizione riguardo agli eventi in aula, definendo le azioni della delegazione del VI Municipio come “inaccettabili”. Hanno criticato non solo gli atteggiamenti considerati aggressivi, ma hanno anche espresso solidarietà nei confronti della presidente Celli, definendo il suo operato come una risposta necessaria a provocazioni che potrebbero minare la stabilità istituzionale.

Supporto della Lega per la delegazione

In risposta alle critiche ricevute, Fabrizio Santori, consigliere della Lega, ha difeso la posizione della delegazione che ha portato in discussione la grave situazione di carenza di personale nel Municipio VI. Santori ha sollevato dubbi sull’efficacia delle discussioni avute in passato per affrontare la questione e ha descritto la difficoltà crescente di operare in un contesto così carente di risorse. Ha sottolineato la necessità di azioni concrete da parte dell’amministrazione centrale affinché il territorio possa ricevere il supporto adeguato.

Quanto accaduto nell'assemblea capitolina ha messo in luce le sfide di governance legate alla gestione del personale, nonché le tensioni politiche sottese tra diverse posizioni all'interno dell'amministrazione romana.

Ultimo aggiornamento il 5 Settembre 2024 da Donatella Ercolano

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