Strage ferroviaria tra Andria e Corato, commemorazione a Bari per le 23 vittime dopo nove anni

Strage ferroviaria tra Andria e Corato, commemorazione a Bari per le 23 vittime dopo nove anni

La commemorazione a Bari ricorda le 23 vittime della strage ferroviaria tra Andria e Corato del 12 luglio 2016, mentre prosegue il processo d’appello con richieste di condanna per garantire giustizia e sicurezza.
Strage Ferroviaria Tra Andria Strage Ferroviaria Tra Andria
La commemorazione a Bari ricorda le 23 vittime della tragedia ferroviaria del 2016 tra Andria e Corato, sottolineando l’impegno per la sicurezza del trasporto e il proseguimento del processo d’appello per ottenere giustizia. - Gaeta.it

La tragedia ferroviaria del 12 luglio 2016 tra Andria e Corato, che provocò la morte di 23 persone, continua a segnare profondamente le comunità coinvolte. Una cerimonia a Bari ha richiamato l’attenzione sull’importanza di non dimenticare quanto accaduto e di mantenere alta la vigilanza sulla sicurezza del trasporto ferroviario.

La commemorazione nel cuore di bari: ricordo e impegno per la sicurezza

A piazza Moro, davanti alla stazione centrale di Bari, il sindaco Vito Leccese ha preso parte alla cerimonia in ricordo delle vittime. Alle 11.05, l’orario preciso dello scontro frontale tra i due convogli, è stata deposta una corona di fiori e osservato un minuto di silenzio. Erano presenti anche i sindaci dei comuni coinvolti e familiari delle persone decedute. Leccese ha parlato non soltanto di memoria, ma di responsabilità: ha chiesto di tenere alta la guardia sui rischi del trasporto e di lavorare perché tragedie del genere non si ripetano. Ha ribadito inoltre che le famiglie delle vittime continuano a chiedere giustizia e che la città di Bari li sostiene in questa battaglia.

Un monito per la sicurezza ferroviaria

L’incontro ha avuto luogo non solo per ricordare, ma anche per fissare obiettivi concreti. Il primo cittadino ha annunciato che nel momento in cui piazza Moro sarà riqualificata, sarà eretta una stele a memoria delle 23 vittime, pensata come monito per chi si occupa della sicurezza nel settore ferroviario. Il valore simbolico di questo gesto sarà un richiamo costante alla prevenzione e alla tutela di chi viaggia ogni giorno.

Aggiornamenti sul processo d’appello per la strage: richieste di condanna e verdetti precedenti

Mentre la commemorazione si svolgeva a Bari, continuava anche il processo d’appello sul disastro ferroviario. Si tratta di un procedimento giudiziario in corso in tribunale che mira a fare chiarezza sulle responsabilità di quanto accaduto. L’accusa ha chiesto 15 condanne, con pene che vanno dai 6 ai 12 anni di reclusione. Questo appello segue la sentenza del tribunale di Trani del 15 giugno 2023, che aveva già emesso alcune condanne e assoluzioni.

Sentenze chiave del tribunale di trani

In quella sentenza erano stati condannati il capostazione di Andria, Vito Piccarreta, a 6 anni e 6 mesi, e Nicola Lorizzo, capotreno del convoglio partito da Andria, a 7 anni. Quattordici altri imputati erano stati assolti. Il fatto che il procedimento sia ancora in corso testimonia la complessità delle indagini e la volontà di far piena luce sulle dinamiche della tragedia. Le comunità coinvolte seguono con attenzione l’evolversi del caso, aspettandosi risposte e giustizia per le famiglie coinvolte.

L’impatto della strage sulle comunità tra puglia e bari: ricordi e presenza attiva

La strage ferroviaria di Andria e Corato non ha colpito soltanto le singole vittime ma ha segnato intere comunità. Le ferite aperte in questi anni riguardano città diverse, non solo Bari. Gli effetti di quel disastro pesano sulle famiglie, sulle amministrazioni comunali e su chiunque abbia visto cambiare la propria quotidianità a causa dell’incidente.

Mobilitazione e richiesta di giustizia

Il coinvolgimento dei sindaci nei momenti pubblici di memoria evidenzia come non ci si limiti a un ricordo formale. Si tratta di un impegno concreto a tenere vivo il dibattito sulla sicurezza dei trasporti e a non abbassare la guardia. L’evento ha mostrato la mobilitazione delle istituzioni locali e delle associazioni dei parenti delle vittime, che non mollano la richiesta di giustizia. Il sostegno politico e sociale mira a dare voce a chi ha perso una persona cara e invita chi ha responsabilità dirette a prendere decisioni precise per evitare simili tragedie in futuro.

In questa prospettiva, l’idea di una stele commemorativa non è solo un simbolo ma una dichiarazione d’intenti per agire e tenere presente ciò che è accaduto ogni volta che si parla di trasporto pubblico e regole della sicurezza ferroviaria. La memoria diventa così uno strumento per orientare scelte e comportamenti, con l’obiettivo di proteggere le vite di chi viaggia ogni giorno in Puglia.

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