Tentavano di bloccare volo di rimpatrio da malpensa verso casablanca: quattro attiviste fermate

Tentavano di bloccare volo di rimpatrio da malpensa verso casablanca: quattro attiviste fermate

Quattro militanti anarchiche milanesi bloccate dalla digos di Varese a Malpensa mentre tentavano di impedire il volo Royal Air Maroc per Casablanca con una protesta contro il rimpatrio obbligatorio.
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Quattro militanti anarchiche sono state fermate dalla Digos a Malpensa mentre tentavano di bloccare un volo per Casablanca destinato al rimpatrio di un cittadino straniero, grazie al monitoraggio dei loro inviti sui social. - Gaeta.it

Quattro giovani militanti dell’area anarchica sono state bloccate ieri al terminal 1 dell’aeroporto di malpensa. Il loro obiettivo era impedire la partenza di un volo diretto a casablanca, sul quale era previsto l’imbarco di un cittadino straniero da rimpatriare. L’operazione è stata sventata grazie al monitoraggio della digos di varese, che aveva intercettato inviti sui social network.

Monitoraggio social e identificazione delle attiviste

La digos di varese ha tenuto sotto controllo vari canali social utilizzati da gruppi antagonisti milanesi. Alcuni messaggi segnalavano una mobilitazione diretta a ostacolare il volo della compagnia royal air maroc, previsto per ieri dal terminal 1 di malpensa. In quei messaggi veniva promosso un vero e proprio blitz per bloccare la partenza del velivolo, identificato come strumento per il rimpatrio obbligatorio di un cittadino straniero.

Sorveglianza e azione anticipata

La preventiva attività di sorveglianza ha permesso di anticipare l’azione di protesta e di individuare, in tempo reale, quattro ragazze coinvolte. Queste erano state viste avvicinarsi ai banchi del check-in del volo e portavano con sè centinaia di volantini contro la procedura di rimpatrio. L’uso di questi materiali era pensato per convincere i passeggeri a partecipare a una forma di boicottaggio o disturbare la normale operatività del volo.

La protesta tentata nel terminal 1 di malpensa

Le quattro giovani militanti, tutte appartenenti ad ambienti anarchici milanesi, si sono concentrate nel salone partenze, in prossimità dei banchi di imbarco della royal air maroc. Qui hanno tentato di distribuire volantini con inviti ad azioni per non far decollare il velivolo. La loro strategia prevedeva un’interruzione volontaria del flusso passeggeri e iniziative che potessero bloccare il decollo.

Il testo dei volantini denunciava le procedure di rimpatrio come ingiuste e invitava esplicitamente i presenti a boicottare l’imbarco. In questi volantini emergeva una chiara intenzione di interferire con le attività aeroportuali, creando un momento di tensione potenzialmente pericoloso. Il personale di sicurezza e le forze dell’ordine, già allertate, hanno impedito la diffusione del materiale e fermato le quattro attiviste prima che potessero agire.

Intervento delle forze dell’ordine

Il questore di varese, carlo mazza, ha preso provvedimenti immediati nei confronti delle quattro ragazze. Per loro sono stati notificati fogli di via obbligatorio con divieto di ritorno nel comune di malpensa per 3 anni. Queste misure servono a prevenire nuovi tentativi di disturbo e a garantire l’ordine pubblico nei prossimi mesi.

L’intervento tempestivo delle forze di polizia ha garantito il regolare svolgimento delle operazioni aeroportuali e la partenza del volo secondo il piano programmato. La scelta di adottare misure di prevenzione dimostra la volontà delle autorità di contrastare azioni che possono compromettere la sicurezza o il regolare funzionamento di un aeroporto strategico come malpensa.

Il ruolo della sorveglianza digitale

L’intera vicenda sottolinea il ruolo centrale della sorveglianza digitale in ambito di sicurezza pubblica e l’attenzione posta dalla digos verso situazioni che potrebbero generare disordini. La possibilità di intercettare messaggi e organizzazioni su piattaforme social ha evitato ieri un blocco del traffico aereo e potenziali rischi per i passeggeri e il personale coinvolto.

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