Capri si trova di nuovo al centro di una questione delicata: l’isola, che durante l’inverno si svuota quasi completamente, vive una trasformazione radicale con l’arrivo della bella stagione. Basta qualche raggio di sole per far scatenare un flusso massiccio di turisti, molti dei quali giornalieri, che congestionano strade e spazi pubblici, mettendo a dura prova la vita degli abitanti e la gestione dell’isola.
Il doppio volto di capri tra inverno vuoto e estate caotica
Capri conosce un fenomeno che influisce profondamente sulla vita quotidiana e sull’organizzazione locale: nei mesi più freddi, quasi tutti gli esercizi chiudono e la popolazione residente diminuisce, lasciando un quadro simile alla desertificazione. Questa condizione, ormai abituale, cambia drasticamente con l’arrivo della primavera e dell’estate. I primi giorni di sole richiamano un numeroso gruppo di turisti, soprattutto pendolari che arrivano per poche ore, saturando vie, piazze e servizi.
Disagi per chi vive e lavora sull’isola
Questi arrivi massicci causano un vero e proprio ingorgo nelle stradine dell’isola, creando disagi crescenti per chi abita e lavora a Capri. Gli spostamenti diventano complicati, mentre le infrastrutture faticano a reggere la pressione. Il traffico di persone si concentra soprattutto lungo i percorsi principali, quasi impraticabili nelle ore di punta.
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La condizione critica della piazzetta della funicolare
Il punto nevralgico di questo sovraffollamento è la piazzetta della funicolare, luogo simbolo e crocevia per tanti visitatori. Nelle ultime settimane, la piazza è stata divisa da una lunga fila di persone che si estendeva dalla funicolare fino all’arco di via Vittorio Emanuele, proprio accanto al bar Tiberio. La coda ha creato una spaccatura fisica dello spazio, rendendo difficoltoso il movimento e alimentando un clima di insofferenza.
Un problema che va oltre il semplice assembramento
Questa scena anomala è apparsa particolarmente significativa per rappresentare un problema che va oltre il semplice assembramento. La fila ha trasformato la piazza in una sorta di corridoio pedonale forzato, con pochi margini di manovra per chi vive sull’isola. Diventare spettatori di questa situazione ha fatto scattare l’attenzione di diversi enti e associazioni.
La richiesta dell’unione nazionale consumatori e la proposta di legge speciale
In risposta alla situazione, l’Unione Nazionale Consumatori – Isola di Capri ha raccolto e documentato l’evento. La foto della lunga fila nella piazzetta della funicolare è stata condivisa sulla pagina ufficiale dell’associazione, la più antica in Italia che difende i diritti degli utenti. Da qui, è partita una richiesta specifica rivolta alle autorità competenti.
L’associazione ha chiesto l’istituzione di una legge speciale per l’isola, con l’obiettivo di regolare e disciplinare i flussi turistici in entrata e uscita, con particolare attenzione al fenomeno del turismo pendolare. Questa proposta intende anche tutelare il territorio dall’eccessivo sfruttamento e preservare l’identità storica di Capri, che ha radici ultramillenarie.
Il ruolo delle istituzioni locali e regionali
Il documento è stato inviato in queste settimane al sindaco e agli organi regionali e statali coinvolti nelle scelte che riguardano il turismo e la mobilità sull’isola. Le misure auspicano un maggiore potere decisionale per gli enti locali, affinché possano intervenire in maniera più diretta su temi legati alla salvaguardia degli spazi e alla qualità della vita degli isolani.
Capri vive tensioni crescenti tra la necessità di accogliere visitatori e la tutela della sua vita quotidiana, un nodo difficile che ora spinge verso soluzioni legislative specifiche.