Campania, stretta sui dispositivi elettronici alla guida: multe, sospensioni e polemiche sul controllo rigido

Campania, stretta sui dispositivi elettronici alla guida: multe, sospensioni e polemiche sul controllo rigido

In Campania aumentano i controlli dei Carabinieri su smartphone e tablet alla guida, con multe salate e sospensioni patente che suscitano proteste per l’applicazione rigida della normativa sulla sicurezza stradale.
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In Campania, Carabinieri e polizia locale hanno intensificato i controlli sull’uso di smartphone e tablet alla guida, con multe e sospensioni della patente anche in casi controversi, suscitando proteste per l’applicazione rigida delle norme del Codice della Strada. - Gaeta.it

Nelle ultime settimane la Campania ha visto un incremento dei controlli da parte dei Carabinieri contro l’uso di smartphone e tablet durante la guida. Le città di Torre del Greco e Castellammare di Stabia sono in prima fila, con numerose segnalazioni di conducenti multati o con la patente sospesa. La normativa italiana vieta l’uso di dispositivi elettronici senza mani libere, ma l’applicazione rigida delle sanzioni sta sollevando dibattiti tra automobilisti e forze dell’ordine.

intensificati i controlli su smartphone e tablet alla guida in campania

A partire dalla metà di aprile 2025, Carabinieri e polizia locale hanno aumentato i posti di blocco in diverse località della Campania, con particolare attenzione all’uso di dispositivi come smartphone e tablet alla guida di auto e scooter. Torre del Greco e Castellammare di Stabia sono i comuni dove si registrano più segnalazioni di infrazioni accertate. Gli agenti fermano regolarmente i conducenti, verificano il comportamento e applicano sanzioni, che in alcuni casi comprendono anche la sospensione della patente per 15 giorni o più.

Le multe partono da un minimo di 250 euro e possono raggiungere i 1.000 euro, accompagnate da una decurtazione di punti dalla patente e un possibile ritiro del documento in caso di recidiva. I controlli seguono quanto stabilito dall’articolo 173 del Codice della Strada, che vieta qualsiasi impiego manuale di dispositivi elettronici durante la guida, consentendo solo l’utilizzo di sistemi vivavoce o auricolari. Un automobilista a Castellammare ha raccontato di aver avuto la patente sospesa pur ascoltando musica tramite vivavoce, senza toccare il telefono: una situazione che ha sollevato dubbi sulla rigidità delle valutazioni.

Le forze dell’ordine confermano che le verifiche sono mirate a garantire la sicurezza stradale, dato che l’uso improprio di smartphone rappresenta una delle principali cause di incidenti. La decisione di applicare sanzioni severe nasce dalla necessità di scoraggiare comportamenti rischiosi, ma molti automobilisti lamentano un’interpretazione rigida della norma, che non sempre distingue tra usi pericolosi e meno gravi del telefono.

il quadro normativo: cosa prevede il codice della strada sull’uso dei dispositivi

L’articolo 173 del Codice della Strada proibisce il ricorso a dispositivi elettronici in mano durante la guida, salvo quando vengono impiegati sistemi che non richiedono l’uso delle mani, come vivavoce o auricolari. Le sanzioni associate sono pesanti e inasprite in caso di recidiva o incidente causato dall’uso improprio. La multa base è di 250 euro, ma può salire fino a 1.000 euro. Inoltre, la sospensione della patente può andare da 15 giorni a 3 mesi, con la sottrazione di punti importanti sulla patente di guida, da 8 a 10.

Nel caso di incidenti provocati dall’uso scorretto del telefono, la sospensione della patente raddoppia. Questo ha portato le forze dell’ordine in Campania a intensificare i controlli dopo aver rilevato, anche tramite segnalazioni, un aumento delle infrazioni legate a distrazioni da smartphone e tablet. La normativa si propone di ridurre i rischi dovuti alla disattenzione da schermo, dato che numerose ricerche mostrano come la distrazione sia causa principale di incidenti stradali gravi.

Ma il Codice non specifica in modo chiaro tutte le casistiche. Alla guida, avere il telefono in mano per ascoltare musica in vivavoce o leggere un messaggio senza interagire attivamente con il dispositivo genera situazioni grigie, che i Carabinieri stanno affrontando con una tolleranza minima. L’applicazione della norma si basa quindi su interpretazioni locali, che stanno portando a sanzioni anche in casi di uso indiretto o limitato, senza un pericolo immediato.

casi pratici e proteste dagli automobilisti di torre del greco e castellammare di stabia

Diverse testimonianze raccolte dai cittadini raccontano di fermi frequenti e sanzioni introdotte anche quando il dispositivo non veniva usato direttamente per funzioni che ancora consentono un minimo di sicurezza. Antonio, 35 anni di Castellammare, ha raccontato di essere stato multato pur ascoltando musica tramite vivavoce. Nonostante non avesse toccato lo smartphone, gli è stata comminata una multa da 250 euro e una sospensione di 15 giorni della patente.

Situazioni simili sono state riportate a Torre del Greco, dove una donna ha avuto il telefono in mano ma senza utilizzarlo attivamente, venendo comunque sanzionata. Questo ha acceso un dibattito tra automobilisti, che chiedono una maggiore flessibilità nell’applicazione delle norme. Marco, un tassista della zona, sottolinea come chi guida con attenzione e rispetta tutte le regole subisca punizioni severe per un attimo di distrazione che non sfocia in un reale pericolo.

Le sanzioni pesanti creano problemi concreti: per molti guidatori la patente è fondamentale per il lavoro, e sospensioni o ritiri rischiano di compromettere l’attività professionale. La mancanza di una valutazione più ampia del singolo caso genera malcontento e richieste di un uso più equilibrato della legge. Restano dubbi sul fatto che tutti i controlli e le multe siano dettati dalla sicurezza, piuttosto che da una volontà di fare cassa.

l’importanza della sicurezza stradale e i limiti di un approccio rigido

L’aumento dei controlli risponde a una necessità concreta: i dati Istat indicano che la distrazione da smartphone è una causa frequente di incidenti in Italia. Le vittime per milione di abitanti sono tra le più alte in Europa occidentale, con oltre 55 decessi annuali registrati. Le norme sul Codice della Strada sono state aggiornate per contrastare questo fenomeno, introducendo sanzioni più severe e un controllo più intenso.

Tuttavia, l’applicazione rigida della legge rischia di penalizzare anche chi non rappresenta un pericolo reale. Non tutti gli usi del telefono alla guida sono uguali: c’è differenza tra chi chatta o naviga durante la guida e chi, per esempio, controlla una playlist o ascolta un messaggio in vivavoce. Ignorare queste sfumature crea tensione tra cittadini e forze dell’ordine.

Serve un equilibrio tra la repressione degli usi pericolosi e un atteggiamento che tenga conto della situazione del guidatore e del tipo di infrazione. Alcuni propongono di premiare chi ha un profilo di guida corretto e senza infrazioni precedenti, con avvertimenti invece di multe immediate in casi di infrazioni lievi. Questo approccio, oltre a mantenere alta la sicurezza stradale, eviterebbe un uso eccessivo delle sanzioni.

problemi logistici, ritardi burocratici e impatto sulle forze dell’ordine

Accanto alle difficoltà sulla gestione dei casi singoli, emerge un problema legato alla comunicazione e alla burocrazia. Dopo la contestazione delle infrazioni, la comunicazione ufficiale da parte della Prefettura circa la durata della sospensione della patente arriva con ritardi. Gli automobilisti possono affrontare giorni senza sapere per quanto tempo non potranno guidare, creando incertezza e stress.

Le richieste di chiarimento e le procedure di restituzione della patente gravano sulle forze dell’ordine, che già scontano una carenza di personale. Questo sovraccarico rallenta le pratiche e aumenta il disagio per i cittadini. Un intervento su questo fronte potrebbe alleggerire il sistema amministrativo.

Alcuni sostengono che potrebbe essere utile introdurre una fase preliminare di valutazione durante i controlli, in modo da evitare sanzioni immediate a chi manifesta un comportamento rispettoso e non mette a rischio la sicurezza. In questo modo si ridurrebbe il carico burocratico e si darebbe più spazio al buon senso nelle decisioni.

il rischio di un controllo percepito come solo punitivo e la sfiducia verso le forze dell’ordine

Numerose segnalazioni evidenziano come l’applicazione severa delle multe stia alimentando un clima di sfiducia verso le forze dell’ordine, con la percezione che i controlli servano più a incassare multe che a educare i conducenti. I Carabinieri, nelle operazioni di emergenza o nelle attività di tutela della cittadinanza, dimostrano spesso equilibrio e attenzione alle circostanze.

Non sempre però questo stesso senso pratico traspare nella gestione delle sanzioni per l’uso dei dispositivi elettronici alla guida. L’assenza di un grado di flessibilità rischia di far apparire le norme come strumenti di pura repressione.

Un sistema che distingua davvero tra chi rappresenta un pericolo e chi commette piccole infrazioni senza compromettere la sicurezza potrebbe migliorare l’accettazione delle regole. Avvertimenti nei casi meno gravi potrebbero rafforzare il rispetto delle norme, invece di generare malcontento. La Campania vive quindi un momento di tensione sul tema, in attesa di una gestione più equilibrata.

  • Laura Rossi

    Laura è la mente dietro una popolare rubrica su Gaeta.it, un rinomato sito dedicato alle notizie e agli eventi della città di Gaeta e dell'intero Lazio. La sua rubrica, apprezzata per l'approccio approfondito e analitico, si concentra su temi di attualità, cronaca locale e sviluppi culturali, offrendo agli abitanti e ai visitatori informazioni dettagliate e aggiornate. Grazie alla sua esperienza e passione per il giornalismo, Laura ha saputo creare un legame solido con la sua audience, fornendo contenuti che non solo informano ma stimolano anche il dibattito e la riflessione sulla vita nella regione.

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