La campagna elettorale in campania prende già forma con tensioni e scontri tra i principali partiti in vista del voto previsto entro fine novembre. Mentre il centrosinistra è ancora alle prese con la scelta del candidato presidente, il centrodestra sembra essersi ormai deciso sull’esponente di fratelli d’italia ed ex viceministro agli esteri Edmondo cirielli. Le mosse dei partiti, gli attacchi incrociati e le strategie locali segnano una battaglia in pieno svolgimento fra schieramenti divisi su nomi e alleanze.
Le scelte difficili del centrodestra per la presidenza della regione campania
Il centrodestra in campania punta con decisione su Edmondo cirielli, parlamentare di fratelli d’italia nato a nocera inferiore e viceministro agli esteri nel governo meloni. Cirilli ha più volte dichiarato la sua disponibilità a correre per la presidenza della regione, manifestando interesse a guidare il territorio campano in questa tornata elettorale. Nonostante la sua candidatura sembri favorita, restano aperte altre possibilità come quella di antonio d’amato, industriale locale, che potrebbe entrare nella competizione qualora il partito volesse valutare opzioni alternative.
Un volto noto e del territorio
Lo scenario attuale dà quindi un centrodestra concentrato su un volto noto e del territorio, pronto a mettere in gioco la sua esperienza politica nazionale per competere su un terreno delicato come quello campano. L’obiettivo dichiarato da cirielli è portare linfa nuova e guidare una fase di cambiamenti nella regione, ma il percorso non è privo di contrasti interni e opposizioni.
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Il pd attacca cirielli e denuncia una strategia di occupazione politica in campania
Marco sarracino, parlamentare pd e membro della segreteria nazionale per il sud, ha duramente criticato la candidatura di cirielli. Secondo sarracino il governo meloni vorrebbe conquistare le regioni in voto per riequilibrare i rapporti di forza, considerano la campania come “un feudo da occupare” tramite cirielli, che rappresenterebbe l’attuazione di una linea governativa inadeguata ai bisogni della regione. Il deputato definisce questa scelta in contrasto con le battaglie politiche condotte dal suo partito a livello nazionale contro la destra.
Sarracino ha inoltre sottolineato che la coalizione di centrosinistra è pronta a rispondere rapidamente a questa offensiva con un progetto allargato, simile a quello che ha sostenuto gaetano manfredi alle recenti elezioni. Le sue parole rivelano una forte volontà di resistere all’espansione di fratelli d’italia e mantenere una presenza solida in campania, gestendo la competizione con strategie precise.
La risposta di fratelli d’italia e le accuse alla classe dirigente del pd campano
Antonio iannone, senatore di fratelli d’italia e commissario regionale del partito in campania, ha replicato agli attacchi di sarracino definendo cirielli “il vero cambiamento per la regione campania”. Iannone ha attaccato la classe dirigente del pd locale, descritta come frammentata e divisa in lotte intestine, incapace di costruire un progetto solido. Inoltre ha affermato che il partito perde riferimenti politici chiari e si muove in un contesto di disordine che contrasta con le esigenze reali dei cittadini.
I problemi critici e le difficoltà amministrative
Ha poi citato criticità della regione come la sanità, i trasporti, l’ambiente, i fondi europei non spesi e scandali giudiziari, denunciando l’incapacità dell’attuale amministrazione di affrontare questi problemi. Nell’affondo iannone ha ironizzato sul fatto che sarracino dia ragione a vincenzo de luca, presidente uscente, che lo stesso pd contesta come parte del problema. Le parole di iannone ridefiniscono la competizione politica come uno scontro fra sorpassi interni nel centrosinistra e una proposta alternativa forte di fratelli d’italia.
Il centrosinistra in attesa della scelta del candidato e le tensioni con de luca
Il m5s e i movimenti collegati stanno valutando i possibili candidati governatore nella coalizione di centrosinistra, con un testa a testa fra roberto fico, favorito secondo diversi sondaggi, e altri nomi come sergio costa o federico cafiero de raho. La scelta formale deve ancora arrivare dagli accordi interni tra giuseppe conte e elly schlein, ma il quadro resta fragile.
De luca e le ambiguità sulla candidatura
Vincenzo de luca, governatore uscente e figura di peso nei democratici campani, ha più volte lasciato intendere di non volersi riconoscere in una candidatura che vede in fico il favorito. In questa eventualità non escluderebbe di presentare liste esterne alla coalizione, con i suoi rappresentanti personali come fulvio bonavitacola o lucia fortini, con l’ipotesi di mettersi in prima linea come capolista.
In una recentissima diretta facebook, de luca ha lasciato trapelare dubbi sul fatto che con le attuali scadenze elettorali si possano approvare i bilanci di previsione in alcune regioni, compresa la campania. Questa affermazione ha subito suscitato repliche da forze politiche contrarie e orientate ad accelerare l’iter.
La reazione di forza italia sulle scadenze elettorali e il futuro della campania
Fulvio martusciello, segretario regionale di forza italia in campania, ha risposto alle preoccupazioni di de luca sulle tempistiche per approvare i bilanci. Martusciello ha sostenuto che il tempo necessario non manca e che l’iter per l’approvazione potrebbe concludersi rapidamente qualora si procedesse senza ritardi e con votazioni tempestive.
Questa posizione riflette le linee di forza italia che spingono per mantenere i tempi stabiliti e tenere sotto controllo la gestione dell’ente regione in vista delle elezioni. Il partito mantiene così una linea di pressione verso l’attuale maggioranza, cercando di recuperare terreno e posizioni in campania.
In un contesto segnato da divisioni interne e lotte politiche, la campagna elettorale campana mostra già uno scontro acceso tra schieramenti pronti a scambiarsi colpi e a costruire strategie per conquistare un territorio politicamente complesso e decisivo.