Calibro 35 tra siren festival e influenze tv: musica ispirata al cinema anni settanta con un occhio al rap

Calibro 35 tra siren festival e influenze tv: musica ispirata al cinema anni settanta con un occhio al rap

Calibro 35 torna con un nuovo album che fonde colonne sonore anni Settanta, tv e contaminazioni funk e hip hop, presentandosi al Siren Festival di Cagliari con influenze internazionali e radici sarde.
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Calibro 35 torna con un nuovo album che fonde sonorità anni '70, cinema, tv, funk e hip hop, e si esibirà l'11 luglio al Siren Festival di Cagliari, consolidando il legame tra musica strumentale e influenze multiculturali. - Gaeta.it

Calibro 35 torna sulla scena con un nuovo disco in uscita e un live annunciato per l’11 luglio in Sardegna. Il gruppo propone un progetto che unisce colonne sonore cinematografiche anni Settanta a riferimenti televisivi e contaminazioni funk e hip hop. La band ha raccolto esperienze che vengono dalle radici del cinema e si intrecciano con produzioni originali e riletture di brani meno noti. Il prossimo appuntamento è la prima edizione del festival Siren a Cagliari, dove Calibro 35 porterà la sua musica che attraversa epoche e generazioni.

Un ponte tra cinema e musica: il nuovo disco e il legame con la tv

Il nuovo album di Calibro 35 mantiene il filo conduttore con il mondo del cinema degli anni Settanta, ma sposta l’attenzione anche su brani legati alla televisione. Tra le cover presenti nell’ultimo disco, Exploration, emergono “Lunedì cinema” di Lucio Dalla e la sigla finale di Novantesimo minuto composta da Piero Umiliani, due pezzi televisivi che escono dal contesto cinematografico puro. Questi brani testimoniano quanto la band sappia pescare fonti di ispirazione differenti, rielaborandole in chiave strumentale e originale.

Contaminazioni musicali tra jazz e funk latino-americano

In “Jazz Carnival”, traccia del nuovo album, Calibro 35 riprende l’intro di “Mixer”, un brano funk del gruppo brasiliano Azymuth. Questo esempio sottolinea la volontà di fondere sonorità diverse, dal jazz al funk latino-americano, sempre con un occhio alla ricchezza musicale degli anni Settanta. Il gruppo tiene vivo il legame con la tradizione ma non tralascia l’innovazione, andando oltre i confini del semplice omaggio per proporre una musica che parla con linguaggi attuali.

Il rapporto con la sardegna e l’attesa per il siren festival a cagliari

Massimo Martellotta, uno dei membri della band, ha commentato il rapporto con la Sardegna ricordando una precedente esperienza in un festival dedicato al cinema vicino a Carbonia. Per il gruppo, suonare in Sardegna non è frequente, e la partecipazione a questa prima edizione del Siren Festival rappresenta un’occasione attesa da tempo. Il contesto dell’isola, con la sua storia legata alle arti visive e alla musica, si lega al progetto musicale di Calibro 35, che trae forza dall’immaginario cinematografico.

Il Siren Festival di Cagliari nasce come appuntamento collettivo per celebrare musica e cinema, mettendo in rete artisti di respiro internazionale. L’evento dell’11 luglio sarà per Calibro 35 una vetrina importante, dove proporranno i brani del loro ultimo lavoro insieme a quelli più noti, scelti per il pubblico che in Sardegna conosce poco il loro mondo. È anche un’occasione per confermare il legame tra musica strumentale ispirata a vecchie colonne sonore e il pubblico più giovane, che aspetta di scoprire nuovi paesaggi sonori.

Esperienze didattiche e collaborazioni con i conservatori di cagliari e sassari

Enrico Gabrielli, tastierista del gruppo, ha portato avanti parallelamente alla carriera musicale anche esperienze in ambito accademico. Ha collaborato con i conservatori di Cagliari e Sassari, lavorando con importanti figure come il maestro Mario Frezzato a Cagliari, e con il compositore Pietro Dossena a Sassari. Questi incontri sono stati spesso vicini a mondi musicali tradizionali sardi, come le launeddas, bigiotteria strumentale di radice antichissima e tipica dell’isola.

L’incontro con la musica colta contemporanea ha arricchito l’approccio di Gabrielli, affinandone la capacità di mescolare atmosfere classiche con sonorità moderne. Questo riflesso accademico si percepisce anche nelle scelte musicali di Calibro 35, dove equilibrio e ricerca si intrecciano. Il contatto con i conservatori ha aperto un canale con il passato e presente culturale della Sardegna, arricchendo l’attività del gruppo di suggestioni che si fondono nel loro lavoro strumentale, risultato di molteplici influenze.

Radici televisive e nuove generazioni: come calibro 35 interpreta la musica popolare

Un tema importante per Calibro 35 è l’eredità televisiva che ha formato molte generazioni. Il musicista Gabrielli ricorda come il passaggio dalla tv pubblica a quella privata abbia segnato un’epoca nella formazione audiovisiva dei ragazzi. La melodia di “Novantesimo minuto” di Umiliani rivive in chiave strumentale nelle loro esecuzioni, evocando quelle domeniche di sport e partite di calcio seguite alla radio o in tv.

Il gruppo ha notato che l’impatto di queste sonorità cambia secondo le fasce d’età. Per i ventenni, brani così legati a momenti del passato sembrano quasi inediti o comunque lontani dalla loro esperienza diretta. Le reazioni sono spesso sorprese e curiosità nei confronti di melodie che ormai appartengono a un’altra epoca. Anche “Lunedì cinema” di Lucio Dalla viene rivisitato con una parte di cantato scat, eseguita da Marco Castello, che collabora con Calibro 35 portando un linguaggio fresco, vicino a un pubblico giovane.

Influenze hip hop e incontri inattesi con artisti internazionali

Calibro 35 ha raggiunto anche il mondo dell’hip hop internazionale grazie ai loro campionamenti e sample. Un momento particolare è arrivato con la chiamata di uno studio legale che annunciava l’interesse di un cliente per uno dei loro pezzi campionati. L’incontro virtuale ha rivelato che il cliente era nientemeno che Dr Dre, produttore e rapper noto a livello globale.

Questo episodio testimonia l’attenzione che Calibro 35 ha riscosso oltreoceano, frutto di tournée e scambi musicali con la scena statunitense. Dr Dre, una figura storica dell’hip hop, si è interessato proprio a un sample poco utilizzato, che Calibro 35 ha reinterpretato a modo suo. La loro musica si muove quindi tra diverse culture sonore, incastrando richiami tra gangster rap, jazz strumentale e musica da colonna sonora.

L’incontro con un personaggio del genere conferma il legame tra la band italiana e il mondo del rap internazionale. I riferimenti a Jay-Z, Dr Dre e Timbaland scandiscono le suggestioni della band, che riesce a parlare un linguaggio multiculturale senza rinunciare al suo carattere italiano e cinematografico. Questi scambi mantengono vivo un circuito musicale aperto e ricco di contaminazioni.

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