L’estate 2025 ha portato in molte città italiane temperature elevate che mettono a dura prova la salute di tutti, non solo delle persone più vulnerabili. Tra ondate di caldo e città classificate come bollino rosso, cresce l’allerta per malesseri legati all’afa intensa, come colpo di calore e insolazione. Questi disturbi colpiscono anche chi è in buona salute e svolge attività fisica regolare, non solo anziani, bambini o persone con problemi cronici. Ecco cosa sapere per riconoscere i segnali più pericolosi e come proteggersi nelle giornate che si rivelano insidiosamente calde.
Come riconoscere i sintomi del colpo di calore
Il colpo di calore si verifica quando il corpo non riesce più a regolare la temperatura interna a causa di condizioni climatiche estreme: temperature superiori ai 35 gradi, elevata umidità e assenza o quasi di ventilazione. Questo blocco della termoregolazione, che normalmente avviene attraverso la sudorazione per disperdere calore, può portare la temperatura corporea a salire fino a 40-41 gradi. A questi livelli, l’ipertermia diventa pericolosa e può provocare danni seri all’organismo.
Segnali tipici da non sottovalutare
I segnali tipici del colpo di calore includono forte debolezza, pressione arteriosa bassa, gonfiore alle gambe o ai piedi, disidratazione, crampi muscolari, nausea, vomito, vertigini e mal di testa. Nei casi più critici si può arrivare a collassi o svenimenti. Questi sintomi richiedono attenzione immediata, e se compaiono capogiri o febbre alta è fondamentale chiamare l’ambulanza senza esitazioni.
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Anche quando il malessere resta moderato, è consigliato rivolgersi al proprio medico per controllo e monitoraggio. Ignorare le avvisaglie rischia di peggiorare la situazione e provocare complicazioni.
Insolazione: cosa la differenzia dal colpo di calore
L’insolazione non è la stessa cosa del colpo di calore, sebbene entrambi siano legati all’esposizione a un caldo eccessivo. In questo caso il problema nasce dall’esposizione diretta ai raggi solari, che danneggiano la pelle provocando eritemi, arrossamenti, vesciche, bruciori o vere e proprie ustioni. Anche la temperatura corporea può salire ma lo sintomo più evidente è il danno cutaneo provocato dal sole.
Sintomi aggiuntivi e rischi correlati
Oltre a questi segni, chi subisce un’insolazione può avvertire capogiri, confusione mentale e nausea. In presenza di questi disturbi è necessario intervenire subito, perché in casi gravi l’insolazione può danneggiare il cervello e causare problemi come emorragie cerebrali.
Chi si espone a lungo senza protezione o si trova in ambienti caldi e senza ventilazione rischia insolazione, un disturbo con effetti potenzialmente gravi da non sottovalutare.
Chi corre più rischi nelle giornate di caldo estremo
Tutti sono potenzialmente a rischio quando si affronta un caldo intenso senza precauzioni, in particolare chi si espone al sole o resta in spazi chiusi e affollati senza aria condizionata. Camionisti, operai all’aperto, pendolari sui mezzi pubblici senza climatizzazione sono esempi di categorie particolarmente vulnerabili.
Oltre agli anziani e ai bambini, più fragili perché sudano meno e bevono meno liquidi, persone con malattie cardiache, respiratorie, diabete o problemi renali devono assolutamente evitare l’esposizione continua al caldo. In questi casi i meccanismi di termoregolazione sono meno efficaci e le complicanze possono manifestarsi più rapidamente.
Bere acqua regolarmente, evitare pasti pesanti, stare al riparo nelle ore più calde della giornata sono misure concrete per prevenire i malori. Riconoscere i segnali di allarme e intervenire tempestivamente aiuta a limitare gli effetti negativi e riduce il rischio di danni seri.
Le ondate di caldo nel 2025 consolidano la necessità di affrontare l’estate con attenzione, anche chi pensa di essere in buona salute deve restare vigile di fronte ai sintomi sospetti. Gli esperti coinvolti monitorano la situazione per fornire indicazioni chiare e pratiche, indispensabili per superare questo periodo senza conseguenze gravi per la salute.