Calabria e Campania, meno candidati esterni agli esami di maturità dopo revoche paritarie

Calabria e Campania, meno candidati esterni agli esami di maturità dopo revoche paritarie

Il ministero dell’Istruzione segnala un calo significativo dei candidati esterni agli esami di maturità 2025, soprattutto in Calabria, Campania e Sicilia, a causa delle revoche dello status di scuola paritaria e controlli sui diplomifici.
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Il ministero dell’Istruzione segnala un forte calo dei candidati esterni agli esami di maturità 2025, soprattutto nel Sud, dovuto a controlli più rigorosi e revoche dello status di scuole paritarie non conformi. - Gaeta.it

Il ministero dell’Istruzione ha diffuso i dati sulla partecipazione degli studenti esterni agli esami di maturità 2025. Da diverse regioni arriva una diminuzione significativa, legata soprattutto alle verifiche effettuate sui diplomifici e alle revoche dello status di scuola paritaria. Le onde di questo fenomeno scuotono principalmente il sud, con la Calabria in testa.

Il calo dei candidati esterni nelle regioni con revoche delle scuole paritarie

Le ispezioni sui diplomifici, ovvero quelle scuole private che operano con riconoscimenti non sempre conformi ai requisiti ufficiali, hanno determinato la revoca della parità in alcune sedi. Questo ha prodotto una riduzione sensibile degli iscritti esterni agli esami di maturità in zone come la Calabria, la Campania e la Sicilia. Nel 2025, in Calabria, i candidati esterni sono diminuite del 30,9% rispetto all’anno precedente: si passa da 747 unità a 516. Un calo netto, che riflette le conseguenze di una stretta normativa e di controlli più severi in ambito scolastico.

Anche in Campania le registrazioni esterne sono crollate: dal 2024 al 2025 si registra un decremento del 25%, con una riduzione da 1.685 a 1.264 candidati. La situazione in Sicilia segue una tendenza simile, con una diminuzione del 23,9% degli esterni. Qui i numeri sono scesi da 1.613 a 1.228 partecipanti. Il territorio meridionale sembra quindi il più colpito da questa revisione, probabilmente per la densità di istituti privati coinvolti nei procedimenti di verifica.

Il ruolo del ministero dell’istruzione e le conseguenze della riduzione

Le segnalazioni e le ispezioni del ministero hanno preso di mira in particolare alcune strutture che non rispettavano le condizioni per mantenere la parità scolastica, cioè quei diritti che permettono alle scuole private di condividere gli stessi riconoscimenti garantiti alle statali. La revoca di questi status ha effetti diretti sugli studenti: senza un’istituzione riconosciuta, diventa più difficile per gli esterni accedere alle prove d’esame e conseguire il diploma legalmente.

I controlli hanno evidenziato casi che non rispondevano alle norme ministeriali, con conseguenti interruzioni di collaborazioni e sospensioni di autorizzazioni. Questa situazione si traduce nella diminuzione degli studenti esterni che si iscrivono agli esami. Tra le aree interessate, la Calabria, con la flessione più forte, risenta di questa stretta regolatoria, soprattutto in contesti dove in passato il numero dei candidati esterni era elevato grazie a un sistema scolastico privato più diffuso e talvolta meno controllato.

Impatto sulla mobilità e sulle opportunità degli studenti esterni

Gli studenti esterni, quelli cioè che scelgono di affrontare la maturità senza frequentare regolarmente le scuole statali o paritarie, incontrano ora maggiori ostacoli. La diminuzione registrata può indicare una riduzione delle possibilità di accesso all’istruzione per chi si affida a percorsi non tradizionali. In alcune regioni, questo restringimento dell’offerta contribuisce a orientare verso altri tipi di scuola, o in alcuni casi a rinunciare del tutto all’esame.

Cambiamenti per le scuole paritarie e ricadute su studenti esterni

Il cambiamento interessa anche gli istituti paritari che, senza la certificazione ministeriale, non possono rilasciare titoli riconosciuti dallo Stato. Gli studenti esterni, di fatto, si trovano a dover cercare scuole alternative o modelli diversi per potersi iscrivere e sostenere l’esame di maturità. Questo ha ricadute sull’accessibilità complessiva degli esami, modificando la geografia delle possibilità scolastiche soprattutto nelle zone più colpite.

Il ministero continua quindi a monitorare la situazione, mantenendo alta l’attenzione sulle condizioni delle scuole paritarie e sulla correttezza dei processi di ammissione agli esami. In un momento in cui la trasparenza e la legalità nell’istruzione sono sotto osservazione, la riduzione dei candidati esterni in alcune regioni potrebbe essere la spia di un aggiustamento necessario. L’istituzione scolastica italiana resta impegnata a garantire un percorso regolare e controllato per tutti gli studenti che si avvicinano alla fine del ciclo di studi.

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