Il molo commerciale di Lampedusa ha visto lo sbarco di tre salme trasportate dalla nave ong nadir. Si tratta di un uomo e due bambini, morti durante un viaggio attraverso il Mediterraneo su un gommone partito dalla Libia. Le autorità locali hanno immediatamente disposto il trasferimento delle salme alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, dove verranno eseguite le ispezioni cadaveriche. La tragedia alimenta ancora una volta la drammaticità delle traversate del mare centrale.
Le condizioni del viaggio e il ritrovamento dei corpi
Secondo quanto emerso, il gommone carico di migranti è rimasto alla deriva per diversi giorni, senza soccorso. Le cause della morte sarebbero legate a un prolungato stato di fame e sete, dovuto all’assenza di acqua e cibo a bordo. I soccorsi sono avvenuti solo nel pomeriggio di ieri, dopo che l’assetto di Frontex ha segnalato la presenza del natante. L’intervento è stato effettuato dal veliero della ong tedesca resqship, impegnata nelle operazioni di salvataggio nel Mediterraneo centrale. L’esatta dinamica della traversata è ancora al vaglio degli inquirenti, che cercheranno di chiarire tempi e modalità del viaggio.
Le procedure dopo il recupero e l’intervento delle autoritÃ
Le salme sono state portate al cimitero di Cala Pisana, a Lampedusa, dove sarà effettuata l’ispezione cadaverica obbligatoria per stabilire le cause del decesso e raccogliere eventuali elementi utili alle indagini. L’ispezione potrà confermare le ipotesi preliminari sulle cause della morte, attribuibili alla privazione di cibo e acqua. Nel frattempo, le autorità portuali e sanitarie cooperano per gestire l’emergenza umanitaria che coinvolge le migliaia di migranti in arrivo via mare. La presenza di cadaveri tra i flussi migratori conferma il pericolo e i rischi legati a queste traversate. Gli investigatori proseguiranno con le indagini volte a ricostruire le responsabilità e a identificare le vittime.