Bologna si conferma tra le mete preferite per turisti italiani e stranieri nel 2025, grazie a un aumento significativo di presenze alberghiere. La fine dell’anno scolastico ha innescato un impulso rilevante, favorito anche dal contesto geopolitico attuale che rende l’Italia una destinazione percepita come sicura. Le attività commerciali e i ristoranti del centro storico godono di una ripresa parallela, segno della vitalità economica legata al turismo anche in ambiti diversi dal solo ricettivo.
Il dibattito sul turismo e il rischio di overtourism a bologna
Non mancano però avvertimenti sulla possibile crescita eccessiva del turismo. Loreno Rossi, direttore generale di Confesercenti Bologna, mette in guardia dal parlare di overtourism in città. I dati della Banca d’Italia su scala regionale indicano che il turismo resta il comparto con crescita più solida. La sua presenza è un valore aggiunto per l’economia cittadina, non una fonte di problemi principali.
Rossi rileva però che i consumi all’interno di locali e pubblici esercizi mostrano segni di stabilità o lieve calo. Questo si spiega con una riduzione dei consumi interni dovuti a dinamiche economiche diverse, non solo legate ai turisti. Le attività di Bologna dipendono sia dai flussi turistici sia dalla clientela locale, con quest’ultima che può incidere sulla spesa complessiva.
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Tra le criticità evidenziate c’è la necessità di migliorare l’accoglienza soprattutto nei mesi meno frequentati, come dicembre e febbraio. Sono invitati a intensificarsi eventi e manifestazioni culturali, così da offrire motivi validi per visitare Bologna anche fuori dalla stagione estiva. Ciò potrebbe contribuire a distribuire meglio i flussi e a consolidare l’immagine della città come destinazione d’arte per tutto l’anno.
Aumento dell’occupazione alberghiera tra giugno e l’estate a bologna
Giugno ha segnato uno scatto netto nell’occupazione degli alberghi di Bologna, secondo i dati analizzati da Giancarlo Tonelli, direttore generale di Confcommercio Ascom Bologna. Questa crescita è connessa alla conclusione dell’anno scolastico e al desiderio di vacanze estive più serene. Bologna Welcome conferma che il trend positivo proseguirà per tutta l’estate, con le strutture ricettive che registrano prenotazioni costanti.
L’effetto si avverte anche in altre attività del centro storico, dai ristoranti ai negozi, che traggono beneficio dalla presenza di turisti. Il centro di Bologna, con le sue piazze storiche e le vie tipiche, si fa spazio come destinazione privilegiata per chi cerca un turismo che unisce cultura e enogastronomia. Ascom segnala che le visite guidate, spesso sold out, sono molto richieste e rappresentano un’attrattiva fondamentale per chi desidera esperienze consapevoli e meno superficiali.
Insomma, il fermento turistico attraversa più settori e contribuisce a mantenere vive le attività commerciali durante i mesi estivi, anche se il fenomeno presenta aspetti diversi rispetto al passato, con un pubblico più attento e interessato alla storia e ai prodotti locali.
Prospettive e problemi strutturali nel comparto turistico bolognese nel 2025
In base alle previsioni di Federalberghi Bologna, la situazione generale si mantiene stabile rispetto al 2024. Il presidente Celso De Scrilli osserva che i mesi primaverili hanno avuto performance più brillanti rispetto ad altre stagioni. Nonostante i dati favorevoli, permangono problemi strutturali nel settore, in particolare legati alla mancanza di personale.
La difficoltà maggiore riguarda la scarsa disponibilità dei giovani a lavorare nei fine settimana e durante le festività, momenti critici per il turismo. Questa carenza incide sulla capacità delle strutture di offrire servizi senza intoppi e può limitare la qualità dell’esperienza dei visitatori.
Il settore turistico bolognese si muove dunque tra una domanda in crescita e limiti interni da superare. Senza una risposta immediata a queste sfide, la stabilità raggiunta potrebbe essere fragile e non garantire sviluppi ulteriori nei prossimi mesi. La valorizzazione della città come meta accessibile e accogliente dipende anche da scelte in ambito lavorativo e organizzativo.