Il governo ha introdotto un bonus dedicato alle famiglie italiane per incentivare la sostituzione dei vecchi elettrodomestici con modelli a risparmio energetico. Questo intervento punta a ridurre i consumi domestici e sostenere l’industria europea, offrendo uno sconto immediato sul prezzo di acquisto degli apparecchi selezionati. Il meccanismo è pensato per semplificare l’accesso al beneficio, evitando lunghe attese e complicazioni burocratiche.
I grandi elettrodomestici ammessi al bonus
Per accedere al bonus 2025 è necessario sostituire un elettrodomestico obsoleto con uno nuovo, caratterizzato da una classe energetica superiore. La misura si applica esclusivamente ai grandi elettrodomestici, come frigoriferi, lavatrici, climatizzatori, piani cottura e altri apparecchi che incidono in modo rilevante sui consumi di energia in casa. I prodotti devono essere nuovi di fabbrica e prodotti all’interno dell’Unione Europea, requisito questo introdotto per sostenere le fabbriche comunitarie e tutelare i lavoratori del settore.
Non sono ammessi al bonus apparecchi usati o ricondizionati. Inoltre, per accedere al contributo, è obbligatorio demolire e rottamare l’elettrodomestico sostituito, che deve appartenere alla stessa categoria di quello nuovo e avere una classe energetica inferiore. Questo doppio obbligo è volto a garantire che l’intervento abbia un impatto significativo sul contenimento degli sprechi energetici e riduca l’inquinamento domestico dovuto a dispositivi datati e poco efficienti.
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Questa condizione di produzione europea ha ritardato la pubblicazione della misura. Nei mesi scorsi, infatti, la scarsità di modelli made in Italy ad alta efficienza rischiava di spostare il beneficio verso marchi stranieri, cambiando gli equilibri del mercato.
Come ottenere il voucher e usarlo
Chi decide di sostituire il proprio elettrodomestico deve collegarsi alla piattaforma digitale PagoPA e generare un voucher elettronico. Questo codice va esibito al rivenditore al momento dell’acquisto, che applicherà subito uno sconto pari al 30% sul prezzo di vendita, fino a un massimo di 100 euro. Per le famiglie con un reddito Isee inferiore a 25mila euro, il tetto del bonus sale a 200 euro.
L’iter è semplice e diretto: il consumatore evita di aspettare rimborsi o di presentare dichiarazioni fiscali complesse. Bastano la fattura dell’acquisto, la ricevuta di rottamazione e il voucher per avere acceso allo sconto in fattura istantaneo. Dopo aver concesso lo sconto, i negozianti recuperano la somma direttamente dallo Stato tramite procedure automatiche.
Questo sistema snellisce le pratiche e incentiva l’acquisto immediato, poiché il beneficiario non deve anticipare l’intero importo o attendere mesi per il rimborso fiscale. Così l’utente risparmia da subito, mentre i fornitori possono contare su un sistema veloce di recupero fondi.
Beneficiari e requisiti del bonus elettrodomestici
Il bonus elettrodomestici è rivolto a tutti i residenti in Italia, senza limiti di età o obblighi di proprietà dell’abitazione in cui si installano i nuovi apparecchi. Possono usufruirne proprietari, inquilini o conviventi, purché l’elettrodomestico venga destinato all’uso domestico.
La riduzione massima di 200 euro spetta solo a chi ha un Isee inferiore a 25mila euro. Tutti gli altri ricevono il contributo standard di 100 euro. Il valore del voucher si calcola in base alla certificazione della situazione economica del nucleo familiare.
Accedere a questo incentivo non esclude la possibilità di beneficiare di altri aiuti statali. Chi sta eseguendo lavori di ristrutturazione potrà abbinare il bonus ai tradizionali incentivi come la detrazione del 50% per l’efficienza energetica degli edifici. In questo modo si possono ottenere sconti su singoli elettrodomestici già inclusi nella ristrutturazione, migliorando comfort e consumi domestici.
Cosa è incluso e cosa no nel bonus
Il bonus riguarda solo i grandi elettrodomestici che pesano di più nelle bollette delle famiglie. Sono inclusi frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavasciuga, lavastoviglie, piani cottura, climatizzatori, ventilatori e apparecchi per riscaldamento domestico.
Sono esclusi invece i piccoli oggetti elettrici come aspirapolvere, frullatori, microonde portatili e robot da cucina. Questo perché il beneficio vuole orientarsi su apparecchi che, con la sostituzione, possano portare a una riduzione tangibile dei consumi energetici e un’effettiva favore alle imprese produttrici europee.
La selezione mira a indirizzare il denaro pubblico verso prodotti capaci di ridurre in modo concreto l’impatto ambientale andando a rinnovare il parco elettrodomestici con dispositivi più moderni e meno energivori.
Tempistiche e disponibilità del fondo per il bonus
Il bonus elettrodomestici 2025 sarà operativo probabilmente alla fine del secondo trimestre dell’anno. Il governo ha stanziato un fondo complessivo di 50 milioni di euro, risorsa che consentirà di coprire approssimativamente 300mila acquisti agevolati.
Quando il tetto massimo di spesa sarà raggiunto, la misura non sarà più attiva, a meno che non si intervenga con un nuovo rifinanziamento. Per questo mercato e consumatori interessati devono muoversi in fretta, anche per informarsi con anticipo sui passaggi necessari.
Gli uffici competenti stanno predisponendo il decreto attuativo che dettaglierà le modalità operative del bonus e aprirà ufficialmente le procedure per le richieste di contributo. Già da ora le famiglie con elettrodomestici datati potrebbero cominciare a pianificare la sostituzione per usufruire del vantaggio.