Lo studio del 2025 sulle città europee più adatte ai bambini rivela spunti concreti sulle misure adottate per rendere gli spazi urbani più sicuri e vivibili. Tra 36 città analizzate, Parigi si conferma la più avanzata, ma anche realtà italiane come Bologna, Milano e Torino emergono con iniziative importanti per i più piccoli. Questa ricerca si concentra su strade scolastiche, limiti di velocità e piste ciclabili protette, elementi essenziali per garantire ambienti più sani e meno pericolosi per i bambini.
La ricerca sulle città a misura di bambino: criteri e metodo
La ricerca condotta da Clean Cities Campaign, un’organizzazione non governativa impegnata nella promozione di mobilità sostenibile, ha preso in esame 36 città europee per valutarne l’adattamento alle esigenze dei bambini. I parametri più importanti riguardano la presenza di strade scolastiche, il rispetto di limiti di velocità bassi e l’estensione di infrastrutture ciclabili protette. Ciò che si cerca è una città in cui bambini possano muoversi in sicurezza e con maggiore libertà, ma che offra benefici anche al resto della popolazione. Lo studio ha inoltre considerato come questi interventi impattino sulla salute, sulla sicurezza stradale e sulla qualità dell’aria.
Il punto di vista di Tim Gill
Tim Gill, responsabile della ricerca, ha sottolineato come la creazione di città “a misura di bambino” equivale a luoghi più vivibili per tutti i cittadini, dai più piccoli agli anziani. Le iniziative prese in considerazione mostrano come ridurre la velocità delle auto e allargare le aree pedonali e ciclabili sono strategie efficaci per frenare gli incidenti e migliorare l’ambiente urbano.
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Bologna e la svolta verso la sicurezza e la mobilità sostenibile
Nel panorama italiano, Bologna si distingue per aver varato nel gennaio 2024 il limite di velocità a 30 km/h su gran parte del proprio territorio. Primo caso tra le grandi città italiane a introdurre una misura di questo tipo, il provvedimento vuole abbassare drasticamente i rischi di incidenti mortali e favorire una circolazione più tranquilla nei quartieri. Contemporaneamente, la riduzione della velocità contribuisce ad abbassare i livelli di inquinamento atmosferico, un problema che in città come Bologna è particolarmente sentito.
Questa strategia ha l’obiettivo di rendere spazi pubblici più sicuri per pedoni, bambini, anziani e ciclisti. L’impatto sulla qualità della vita si vede anche nei percorsi quotidiani, come il tragitto verso scuola o il tempo libero all’aperto. La scelta di Bologna riflette una consapevolezza crescente nei confronti delle necessità dei più piccoli e un impegno concreto ad adattare l’ambiente urbano alle loro esigenze.
Milano e torino: le città italiane che promuovono le strade scolastiche
Milano e Torino si posizionano nella parte centrale della classifica generale, rispettivamente al 23esimo e al 24esimo posto ma giocano un ruolo importante nella promozione delle cosiddette “strade scolastiche”. Questi sono tratti di strada limitati al traffico motorizzato, in cui priorità viene data a chi cammina o va in bicicletta, specialmente nelle ore di ingresso e uscita delle scuole.
Milano emerge in particolare perché si piazza seconda in questa speciale graduatoria, superata solo da qualche capitale europea. Torino segue da vicino con un terzo posto, mostrando una particolare attenzione alle aree urbane vicino agli istituti scolastici. Questi spazi dedicati al pedone e al ciclista favoriscono una quotidianità più sicura, meno rumorosa e più pulita per i bambini e per le loro famiglie.
Il valore sociale delle strade scolastiche
Le strade scolastiche rappresentano un elemento chiave per ridisegnare la mobilità urbana, trasformandola in un’esperienza più serena per i bambini e i loro genitori. L’impegno di Milano e Torino dimostra come alcune realtà italiane stiano prendendo sul serio queste sfide, allineandosi con le pratiche più avanzate di altre città europee.
Le città europee in testa alla classifica per la vivibilità infantile
Parigi guida la classifica generale con un punteggio del 75%, grazie a una serie di interventi mirati per migliorare la vita dei bambini in città. La capitale francese ha focalizzato i suoi sforzi sulla creazione di strade scolastiche, sulla diffusione di piste ciclabili protette e sull’introduzione di un limite di velocità uniforme di 30 km/h in buona parte della città. Tra i progetti più ambiziosi c’è la realizzazione di 300 strade scolastiche entro il 2026, di cui almeno un terzo sarà trasformato con riforestazioni e elementi verdi per aumentare la sicurezza e il comfort.
Dopo Parigi, Amsterdam si posiziona al secondo posto nella classifica complessiva, seguita da Anversa, Bruxelles e Lione. Londra si distingue per aver creato oltre 500 strade scolastiche nell’ultimo decennio, ottenendo un punteggio elevato in questo ambito. Questi dati testimoniano come alcune città europee stiano cambiando volto per rispondere alle esigenze dei più piccoli con azioni concrete e coordinate.
Verso una mobilità urbana più sostenibile
La lista completa delle 36 città analizzate offre uno spaccato preciso delle realtà più attente a questi aspetti in Europa. Queste informazioni servono a orientare le politiche cittadine verso modelli di mobilità e urbanistica più sicuri e sostenibili per l’infanzia.