Bologna celebra i sindaci del dopoguerra con un evento dedicato al patrimonio e alla creatività urbana

Bologna celebra i sindaci del dopoguerra con un evento dedicato al patrimonio e alla creatività urbana

Nel 2025 Bologna celebra i sindaci Giuseppe Dozza, Guido Fanti, Renato Zangheri e Renzo Imbeni con il Bologna Portici Festival, ricordando il loro ruolo nella ricostruzione e crescita culturale della città.
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Nel 2025, il Bologna Portici Festival rende omaggio ai sindaci che hanno guidato la ricostruzione e la crescita culturale della città nel secondo dopoguerra con una serata speciale in Piazza Maggiore. - Gaeta.it

Nel 2025 Bologna rende omaggio ai sindaci che hanno segnato la rinascita della città nel secondo dopoguerra. La terza edizione del Bologna Portici Festival, appuntamento ormai fisso nella vita culturale cittadina, dedica una serata speciale il 6 giugno ai quattro protagonisti principali: Giuseppe Dozza, Guido Fanti, Renato Zangheri e Renzo Imbeni. Il festival, che si svolge in vari spazi pubblici della città fino all’8 giugno, mette in scena eventi, spettacoli e incontri per raccontare la storia di Bologna attraverso la sua architettura, la cultura e le persone.

Il ruolo decisivo dei sindaci nella ricostruzione di bologna dopo la seconda guerra mondiale

Dopo il dramma della guerra, Bologna si trovò davanti alla sfida della ricostruzione e del rilancio sociale. Giuseppe Dozza, eletto sindaco nel 1946, fu il primo a guidare la città libera dal nazifascismo e rimase in carica fino al 1966. La sua amministrazione puntò su politiche di inclusione, tutela dei diritti e pace civile. A lui seguì Guido Fanti , che prese parte anche alla nascita della Regione Emilia-Romagna, di cui fu primo presidente. Questi anni furono densi di riforme sociali, programmi di edilizia popolare e sviluppo culturale.

Un percorso di crescita culturale e solidarietà

Renato Zangheri, nato come Fanti nel 1925, assunse la carica di sindaco nel 1970 e guidò l’amministrazione fino al 1983. Il suo mandato si caratterizzò per una gestione attenta alla crescita culturale e alla solidarietà, temi molto sentiti nella Bologna di quegli anni. Nel 1983 toccò a Renzo Imbeni, che rimase in carica fino al 1993, proseguendo l’eredità sociale e politica dei suoi predecessori. Il lavoro di questi amministratori contribuì a creare un modello di città capace di risollevarsi e offrire nuovi spazi di partecipazione e crescita a tutti i cittadini.

Bologna portici festival omaggia i sindaci con un incontro spettacolo in piazza maggiore

La serata del 6 giugno offre uno spettacolo che ha per titolo “Insindacabili: Dozza, Fanti, Zangheri, Imbeni. La cura del bene Comune”. L’appuntamento inizierà alle 21.30 in Piazza Maggiore, luogo simbolico di Bologna. Il giornalista Luca Bottura e la conduttrice Marianna Aprile guideranno la narrazione, affiancati da contributi visivi tratti dal documentario di Michele Mellara e Alessandro Rossi, “La febbre del fare”, che racconta la politica bolognese dagli anni immediatamente successivi alla guerra fino alla fine degli anni Settanta.

Un viaggio nella memoria bolognese

Lo spettacolo prevede la proiezione di immagini e filmati d’epoca, interviste alle persone che hanno vissuto quegli anni e una lettura degli aspetti sociali e culturali di quel periodo delicato. A impreziosire l’evento saranno la presenza dell’attore e conduttore radiofonico Matteo Caccia, e quella della storica Michela Ponzani, nota al pubblico televisivo. L’ensemble musicale Cuoro accompagnerà le testimonianze con momenti di musica dal vivo.

Anniversari significativi per i quattro sindaci bolognesi ricordati nel 2025

Il 2025 segna diversi traguardi importanti legati ai sindaci protagonisti della rinascita di Bologna. Sono passati 50 anni dalla morte di Giuseppe Dozza, primo sindaco dopo la Liberazione e guida fondamentale per la città nel dopoguerra. Per Guido Fanti e Renato Zangheri, entrambi nati nel 1925, si festeggiano i 100 anni dalla nascita; sono inoltre riconosciute le rispettive cariche a sindaco e il ruolo di Fanti come primo presidente della neonata Regione Emilia-Romagna. Nel caso di Renzo Imbeni, invece, si ricordano i 20 anni dalla sua scomparsa nel 2005. Questi anniversari offrono un’opportunità per rivisitare il loro contributo politico e la loro visione per Bologna.

Questi leader politici incarnarono un periodo in cui la città fondava la sua ripartenza su parole come solidarietà, diritti civili, pace e partecipazione collettiva. Il loro lavoro ha segnato la memoria urbana, lasciando tracce ancora visibili nella convivenza e nel patrimonio culturale bolognese. La cerimonia nel cuore della città mette in evidenza quanto quel passato influenzi tuttora la vita di Bologna, in termini di spazi, politiche e idee di comunità.

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