Bollette gas ed energia elettrica in Italia, piccoli imprenditori pagano molto di più rispetto alle grandi imprese

Bollette gas ed energia elettrica in Italia, piccoli imprenditori pagano molto di più rispetto alle grandi imprese

Le piccole imprese italiane pagano bollette energetiche fino al doppio rispetto alle grandi aziende a causa di tasse, costi di rete e oneri di sistema che penalizzano artigiani e negozianti.
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L'articolo evidenzia come in Italia le piccole imprese pagano bollette energetiche molto più alte rispetto alle grandi aziende, a causa di costi di rete, tasse e tariffe svantaggiose, con un impatto negativo sulla loro competitività. - Gaeta.it

Le ultime analisi sulle spese energetiche in Italia mostrano differenze marcate tra le piccole realtà produttive e le grandi imprese. Il caro bollette continua a pesare soprattutto su artigiani, negozianti e imprenditori di dimensioni contenute che affrontano costi molto più elevati rispetto a chi opera su scala industriale. Un confronto dettagliato rivela come queste disuguaglianze non siano solo legate al mercato, ma anche a tassazioni e costi di rete che gravano in modo diverso sulle diverse categorie.

Disuguaglianze nel costo del gas tra piccole e grandi imprese italiane

I dati del 2024 relativi al prezzo del gas mostrano un divario netto tra le piccole aziende e le grandi industrie in Italia. In media, chi gestisce attività di piccole dimensioni ha pagato circa 99,5 euro per megawattora, mentre le grandi realtà si sono fermate a 47,9 euro. Una differenza superiore al doppio, confermando un trend preoccupante. La forbice tra i costi è cresciuta rispetto al 2022, quando la differenza era pari a circa un terzo del valore attuale.

Questa disparità persiste nonostante il calo dei prezzi della materia prima registrato negli ultimi anni. In effetti, neanche gli anni precedenti alla guerra russo-ucraina avevano garantito una situazione più equa, con uno scostamento già molto marcato. Il disallineamento resta quindi un problema strutturale, non esclusivamente riconducibile alle oscillazioni del mercato internazionale.

Impatto economico sulle piccole imprese italiane

L’impatto di questi costi pesa in modo particolare sull’economia delle piccole imprese italiane, che spesso fanno fatica a sostenere spese così alte in un momento di ripresa economica difficile. A confronto con altri principali paesi europei, solo la Francia mostra prezzi del gas leggermente superiori, con 103,9 euro per MWh. Germania e Spagna godono invece di costi molto minori: rispettivamente 95 e 48,5 euro. Per quanto riguarda le grandi aziende, solo in Germania si riscontra un costo superiore rispetto all’Italia.

L’energia elettrica: anche qui i piccoli pagano una bolletta più salata

L’energia elettrica si conferma un altro campo di disparità tra imprese di piccola e grande taglia. Nel 2024, le piccole aziende italiane hanno sostenuto un costo medio di 218,2 euro per megawattora, contro i 140,4 euro delle grandi imprese. Il divario tra le due categorie è aumentato rispetto agli anni precedenti.

Nel 2022, infatti, i prezzi apparivano più allineati, ma la crescita dei costi ha poi ampliato il gap. Solo le piccole realtà tedesche pagano più dell’Italia, mentre per le grandi aziende il prezzo si mantiene vicino a quello del nostro paese. Questo squilibrio fa emergere un problema che si ripete: le bollette per chi opera su piccola scala non si riducono in proporzione agli andamenti del mercato, anzi in alcuni casi peggiorano.

Impatto sulle attività commerciali più piccole

La situazione pesa sulle attività commerciali più piccole, già provate da altri costi di gestione e dalle complessità del riadattarsi a contesti di mercato mutevoli. Il fatto che l’aumento sia concentrato soprattutto su queste realtà indica una sperequazione significativa nella distribuzione degli oneri.

Ruolo di tasse, costi di rete e oneri di sistema nel caro bollette delle piccole imprese

Un elemento decisivo nel differenziale tra piccole e grandi aziende riguarda i costi fissi legati alla distribuzione e le componenti fiscali delle bollette. In Italia, per le piccole imprese questi costi incidono in media per il 40% dell’importo totale della bolletta. Per le grandi aziende la percentuale si riduce quasi della metà, fino a circa il 17%.

Questa differenza è dovuta alla struttura delle tariffe che prevede costi di rete e oneri di sistema con pesi maggiori sulle utenze di piccola dimensione. Le tasse contribuiscono a gonfiare la spesa finale, rendendo l’energia meno accessibile per chi ha consumi più ridotti ma non può contare su economie di scala.

Tariffe e penalizzazione delle piccole imprese

Il sistema delle tariffe quindi accentua una penalizzazione già evidente sul piano dei prezzi di mercato. Le piccole imprese restano intrappolate in un circuito che non facilita il contenimento dei costi energetici. La questione interessa ampi settori produttivi, dall’artigianato alla vendita al dettaglio, e rischia di pesare sulla competitività nazionale rispetto agli altri paesi europei.

Politiche di riequilibrio e interventi mirati potrebbero mitigare questa situazione, ma allo stato attuale le piccole realtà continuano ad affrontare un fardello economico decisamente più gravoso rispetto alle grandi industrie.

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