Un’azione congiunta di agenti federali dell’Ice, della Cbp e della Guardia nazionale ha preso di mira due aziende agricole della California, a nord-est di Los Angeles, scatenando tensioni e manifestazioni lungo le strade di accesso. Le operazioni, condotte in strutture della Glass House Farms a Carpinteria e Camarillo, hanno visto l’impiego di veicoli militari e forze in assetto antisommossa. La mobilitazione sociale che ne è seguita ha mostrato una forte reazione alla crescente rigidità delle politiche anti-immigrati nel territorio.
La retata nelle aziende agricole della contea di santa barbara e ventura
Il 19 febbraio 2025, agenti dell’Ice e della Cbp hanno coadiuvato truppe della Guardia nazionale per entrare con forza all’interno di due sedi di Glass House Farms, un’azienda californiana specializzata nella coltivazione di cannabis, pomodori e cetrioli. Le località interessate sono Carpinteria, nella contea di Santa Barbara, e Camarillo, nella contea di Ventura, distanti circa 100 chilometri a nord-est di Los Angeles. In entrambi i casi, agenti equipaggiati con elmetti, mimetica e maschere antigas hanno sfondato i cancelli delle strutture, circondando i campi e utilizzando veicoli militari per facilitare gli arresti.
Le autorità non hanno rivelato il numero esatto delle persone fermate. Le immagini circolate fra media locali e organizzazioni che difendono i diritti dei lavoratori mostrano decine di uomini ammanettati e portati via dalle forze dell’ordine. Gran parte di questi sono lavoratori stagionali, impiegati nei raccolti. La Glass House Farms è finita sotto controllo soprattutto per verifiche sullo status migratorio del personale e presunti illeciti legati al lavoro nero. L’atmosfera è stata tesa sin dall’inizio, perché gli agenti hanno adottato metodi severi, fatti di irruzioni improvvise e uso di mezzi pesanti.
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La mobilitazione e le proteste contro le operazioni militari nelle campagne
Di fronte a queste azioni, la reazione della comunità è stata immediata. Circa 500 manifestanti si sono radunati lungo le strade che conducono alle aziende colpite, per contestare l’intervento federale. Le manifestazioni hanno assunto toni accesi quando, per disperdere la folla, gli agenti hanno fatto uso di fumogeni e gas urticanti. Alcune persone sono state colpite dagli effetti dei lacrimogeni, alimentando ulteriormente la rabbia dei presenti.
I manifestanti, in gran parte attivisti per i diritti dei migranti e lavoratori locali, hanno denunciato l’escalation delle repressioni. A metà febbraio 2025, queste operazioni mostrano caratteristiche sempre più simili a manovre militari, contrastando con le azioni sporadiche o più limitate che si erano registrate nei mesi precedenti, soprattutto a inizio giugno dello scorso anno. Le proteste crescono in tutto lo Stato, segno che le comunità locali rifiutano la strategia di controllo fondata su intimidazione e forza.
Il contesto delle politiche anti-immigrazione nella california del 2025
L’intervento nelle aziende agricole arriva pochi giorni dopo lo sgombero di un parco pubblico situato nel centro di Los Angeles, dove un gruppo di senzatetto e migranti si era stabilito. Questi episodi rientrano in una serie di operazioni coordinate dal Dipartimento della sicurezza interna , che controlla le agenzie Ice e Cbp. Negli ultimi mesi, le attività si sono radicate in azioni con toni più aggressivi, mirate a colpire le comunità di immigrati irregolari o senza documenti.
Le forze dell’ordine adottano mezzi e metodi che vanno oltre i controlli abituali. La presenza della Guardia nazionale in queste operazioni indica una volontà di stato di rafforzare la pressione sul territorio federale in modo più visibile e pesante. La risposta delle autorità statali e locali della California, tradizionalmente più aperte nei confronti degli immigrati, resta cauta e spesso critica verso queste misure, ma l’escalation delle azioni mette in difficoltà anche i governi locali.
Il bilancio delle retate e degli arresti non è stato ancora reso noto in modo ufficiale, ma le immagini diffuse e le testimonianze raccolte raccontano di una situazione piuttosto drammatica e poco conciliabile con la vita quotidiana delle comunità agricole. Il clima di incertezza e paura cresce con il susseguirsi di blitz sempre più frequenti, mentre la tensione tra forze federali e cittadini appare in continuo aumento.