Blitz a Napoli contro il clan Mazzarella: 25 misure cautelari e sequestri tra armi e droga

Blitz a Napoli contro il clan Mazzarella: 25 misure cautelari e sequestri tra armi e droga

La Squadra Mobile di Napoli e la direzione distrettuale antimafia eseguono 25 misure cautelari contro il clan Mazzarella, sequestrando armi e droga per contrastare racket, estorsioni e violenze a Napoli.
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La Squadra Mobile di Napoli, coordinata dalla direzione antimafia, ha eseguito 25 misure cautelari contro il clan Mazzarella, sequestrando armi e droga e colpendo una delle principali organizzazioni criminali della città. - Gaeta.it

Nel corso di un’operazione condotta dalla Squadra Mobile di Napoli e coordinata dalla direzione distrettuale antimafia, sono state eseguite 25 misure cautelari contro esponenti del clan Mazzarella. Questa realtà criminale, considerata tra le più influenti della città, si contrappone apertamente al cartello dell’Alleanza di Secondigliano. L’azione ha portato al sequestro di armi e droga, evidenziando la penetrazione profonda del clan nel territorio partenopeo.

Il ruolo del clan mazzarella nel tessuto criminale di napoli

Il clan Mazzarella consolida il proprio potere tramite un controllo rigido di diverse aree cittadine. Le indagini, condotte con il supporto di strumenti tecnologici come i trojan, hanno rivelato modalità di azione violente e organizzate. Le estorsioni, spesso accompagnate da minacce e aggressioni, interessano attività commerciali tradizionali come pizzerie e cantieri nautici. Il racket si estende anche agli spacciatori di droga, che non possono operare senza versare denaro al clan, sia in presenza fisica che attraverso sistemi di consegna a domicilio.

La presenza militare e le stese

La presenza militare nel territorio è sottolineata dalle stese, cioè azioni armate con colpi di pistola sparati da scooter in movimento, effettuate in quartieri controllati da gruppi rivali. Questi attacchi servono a ribadire la supremazia e a intimidire gli avversari, mantenendo così il controllo sulle attività illecite e la gestione delle piazze di spaccio.

Dettagli sull’operazione e i risultati ottenuti

L’intervento delle forze dell’ordine è scattato questa mattina nella zona Sant’Alfonso, una delle aree chiave per il clan. Durante le perquisizioni sono stati trovati e sequestrati arsenali custoditi in una cella frigorifera, oltre a consistenti quantità di droga pronte per lo spaccio. Gli agenti hanno notificato 25 misure cautelari, di cui 18 riguardano arresti in carcere di capi e gregari del gruppo criminale.

Il procuratore di Napoli, Gratteri, ha definito questa operazione come “un colpo importante per liberare una parte della città dalla morsa criminale”. Ha evidenziato come l’intervento dimostri la presenza tangibile dello Stato e delle forze dell’ordine in una realtà dove il clan stava commettendo crimini gravi da mesi, richiedendo un intervento risolutivo e tempestivo.

Sequestro di armi e droga: un segnale forte

Il rinvenimento di armi nascoste in un luogo insolito come la cella frigorifera mostra l’ingegnosità del clan nel tentativo di eludere la giustizia. Il sequestro di sostanze stupefacenti sottolinea il ruolo centrale del traffico e spaccio nella fonte di guadagno dell’organizzazione.

Le implicazioni per la sicurezza e la vita sociale a napoli

Lo smantellamento di una rete criminale di questa portata porta a un impatto diretto sulla sicurezza urbana. Le attività di racket, estorsione e traffico di droga soffocano molte realtà sociali ed economiche locali. Sospendendo le azioni dei capi del clan, si auspica un alleggerimento delle pressioni su piccoli imprenditori e commercianti costretti a pagare il pizzo o a subire violenze.

L’operazione mette in luce il lavoro di coordinamento tra diverse componenti della magistratura e delle forze di polizia, necessarie per combattere fenomeni criminali ramificati e violenti come quelli incontrati nel tessuto cittadino. La pressione sul clan continuerà, tenendo alta la sorveglianza sulle zone a rischio per evitare riorganizzazioni o nuove attività illecite.

Napoli resta al centro di questa sfida quotidiana, dove la lotta contro la criminalità organizzata richiede una presenza costante e strategie mirate per restituire sicurezza ai cittadini.

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