Il primo maggio 2025 Bari si è trasformata in una cornice speciale per la musica e la riflessione culturale. I Berliner Philharmoniker, una delle orchestre più celebri al mondo, hanno scelto il teatro Petruzzelli per festeggiare la loro fondazione, avvenuta proprio il primo maggio del 1882. Il maestro Riccardo Muti, al podio, ha diretto l’evento sottolineando un messaggio che va oltre le note: l’importanza di rafforzare un’Europa unita attraverso la cultura e lo spirito comune. Questo concerto ha attirato un pubblico numeroso, tra istituzioni e cittadini, in un teatro già da tempo tutto esaurito.
L’evento e il significato della scelta di Bari per berlin Philharmoniker
Ogni anno i Berliner Philharmoniker celebrano la data della loro nascita in posti diversi, e per il 2025 la scelta è caduta su Bari, una città portuale nel cuore del Mediterraneo. Il teatro Petruzzelli, storica sede della musica in Puglia, ha ospitato l’Europakonzert, il concerto simbolo di questa celebrazione. L’evento non era solo un’occasione per ammirare un’esecuzione musicale di altissimo livello, ma anche un momento di riflessione sul ruolo della musica come collante tra nazioni. Riccardo Muti ha messo in rilievo come lo stare insieme sul palco e in sala rappresenti qualcosa di più profondo, una comunione culturale e spirituale che si riflette nel concetto stesso di Europa.
Un segnale importante per l’Europa culturale
Non casualmente Muti ha definito la presenza della prestigiosa orchestra tedesca a Bari “un segnale importante”, sottintendendo un progetto culturale che punta a rinsaldare legami storici e reali tra Germania, Italia e l’Europa tutta. Il riferimento implicito è a un’Europa non semplicemente politica o economica, ma forgiata dalla condivisione di valori culturali e tradizioni comuni, un modello che la musica classica incarna perfettamente.
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Il ruolo di riccardo muti e il messaggio culturale nel cuore del concerto
Riccardo Muti è stato protagonista sia nelle prove aperte a studenti, insegnanti e operatori sociali, sia durante l’esibizione serale. Già dalla vigilia aveva anticipato l’importanza di questo appuntamento, ricordando al pubblico locale il significato profondo di ospitare i Berliner Philharmoniker. Sul podio è tornato più volte su questo tema, ripetendo che la sua presenza a Bari vuole diventare motivo di consapevolezza per tutta la regione e non solo.
La memoria storica come base per l’Europa
Durante il concerto ha ripercorso la storia e le radici della “comunione con la Germania” che risale all’epoca di Federico II, l’imperatore tedesco che visse in Puglia, soprannominato Puer Apuliae. Questo legame storico è stato illustrato da Muti come un simbolo di ciò che poteva e dovrebbe essere l’Europa, basata su una memoria condivisa dal nord al sud del continente. Il maestro ha esplicitato come quel passato sia un modello tangibile di una convivenza culturale che oggi va rilanciata con forza.
La scaletta: un ponte musicale tra culture
La sua scelta musicale non lascia spazio a equivoci: la scaletta includeva pezzi italiani e tedeschi, con l’ouverture da Guillaume Tell di Gioachino Rossini e Le quattro stagioni da I vespri siciliani di Giuseppe Verdi, affiancati dalla sinfonia n. 2 di Brahms. Questo repertorio ha rappresentato un ponte musicale tra culture diverse, un invito a riflettere sul valore di radici culturali condivise per costruire relazioni tra popoli.
La presenza delle istituzioni e il riconoscimento al maestro muti
All’evento hanno partecipato autorità di rilievo: il sindaco Vito Leccese, il presidente della Regione Michele Emiliano e l’ambasciatore di Germania Hans Dieter Lucas. La presenza dei rappresentanti istituzionali ha aiutato a confermare il senso dell’appuntamento, che non è solo artistico ma anche politico e culturale.
Al termine del concerto, Michele Emiliano ha conferito il sigillo d’oro di San Nicola al maestro Riccardo Muti, all’ambasciatore Lucas e alla general manager dei Berliner Philharmoniker, Andrea Zietzschmann. Questo gesto simbolico ha sottolineato l’importanza della giornata e il valore della collaborazione tra Italia e Germania sul piano culturale.
Un pubblico entusiasta ha assistito all’evento in un teatro Petruzzelli gremito, testimoniando una partecipazione concreta e viva. La festa dei Berliner Philharmoniker è stata così un momento di musica, storia e consapevolezza che ha legato Bari a un progetto europeo più vasto, oltre i confini geografici e politici.