Ben o’connor vince in solitaria la tappa regina del tour de france tra nebbia e 5450 metri di dislivello

Ben o’connor vince in solitaria la tappa regina del tour de france tra nebbia e 5450 metri di dislivello

Ben O’Connor vince in solitaria la tappa da Vif a Courchevel al Tour de France 2025, mentre Pogacar e Vingegaard si sfidano per la maglia gialla in condizioni climatiche difficili.
Ben Oe28099Connor Vince In Solitari Ben Oe28099Connor Vince In Solitari
Ben O’Connor vince in solitaria la 18ª tappa del Tour de France 2025 da Vif a Courchevel, dominando la difficile salita al Col de la Loze in condizioni di nebbia; Pogacar rafforza la leadership superando Vingegaard nella sfida per la maglia gialla. - Gaeta.it

Il 18esimo giorno del tour de france 2025 ha visto un’impresa di resistenza e strategia durante la tappa da vif a courchevel. Ben o’connor, ciclista australiano della jayco alula, ha conquistato la vittoria in solitaria dopo quasi 171 chilometri di fatica, dominando la salita conclusiva al col de la loze. Tra nebbia fitta e una serie di salite proibitive, i corridori si sono trovati a dover gestire non solo lo sforzo fisico ma anche condizioni meteo avverse, mentre i protagonisti della classifica generale si sono sfidati a viso aperto.

Percorso e caratteristiche della tappa da vif a courchevel

La diciottesima tappa del tour si è sviluppata su un tracciato complesso di 171,5 chilometri, che ha messo a dura prova la tenuta fisica dei corridori grazie a tre salite classificate hors categories. Il via è stato dato a vif, da dove il gruppo ha subito dovuto affrontare il col du glandon, una salita di 21,7 chilometri con pendenza media del 5,1%. Quest’ascesa ha offerto le prime difficoltà, richiedendo ritmo costante e buona gestione delle energie.

Il passaggio al col de la madeleine

Successivamente i ciclisti hanno incontrato il col de la madeleine, uno dei passaggi storici del tour de france. Qui la pendenza si è fatta più severa: 19,2 chilometri con un’intensità vicina al 7,9%. Questo segmento ha inciso profondamente sulla selezione del gruppo, facendo emergere i corridori più preparati per la montagna.

Il tratto finale si è sviluppato sulla salita del col de la loze, lunga 26,4 chilometri con pendenza media del 6,5%. Proprio su questa salita era posto il traguardo, raggiunto dopo un dislivello complessivo di 5450 metri. La nebbia fitta ha reso il finale ancora più difficile, limitando la visibilità e imponendo ai corridori massima concentrazione e cautela.

Ben o’connor si impone in solitaria nonostante le difficoltà climatiche

Ben o’connor ha condotto tutta la parte finale della tappa in testa, imponendo il proprio ritmo e distaccando gli inseguitori soprattutto negli ultimi chilometri al col de la loze. La nebbia ha messo alla prova la guida della corsa, ma l’australiano ha mantenuto sangue freddo e lucidità per tagliare il traguardo da solo.

Questa vittoria arriva dopo un attacco deciso che ha messo in difficoltà gli avversari, lasciandolo libero di gestire il vantaggio fino alla conclusione. Il suo tempo è stato quasi due minuti più veloce rispetto al secondo classificato, ed è un risultato che lo proietta in nona posizione nella classifica generale dopo questa giornata impegnativa.

Il successo di o’connor testimonia la sua capacità di mettere insieme forza e tattica su percorsi duri, senza lasciarsi condizionare dalle condizioni avverse. La prestazione in montagna conferma il valore degli australiani nelle grandi corse a tappe.

Il duello per la leadership tra pogacar e vingegaard

Alle spalle di ben o’connor, la lotta per il podio generale ha dominato l’attenzione. Tadej pogacar ha mantenuto un controllo continuo sull’avversario diretto jonas vingegaard durante tutta la tappa. Entrambi si sono risparmiati il massimo sforzo fino all’ultimo chilometro, quando pogacar ha neutralizzato un attacco deciso del danese.

Poi pogacar ha trovato la forza per cambiare ritmo, staccando vingegaard con un’accelerazione precisa sul finale. Questo scatto ha permesso al campione sloveno di guadagnare 9 secondi fondamentali sul rivale, contribuendo a rinsaldare la propria leadership generale. Pogacar è giunto al traguardo in seconda posizione, davanti a vingegaard che ha chiuso terzo con un ritardo ulteriore.

Il duello tra i due resta quindi molto acceso, con distacchi ridotti e ogni secondo che può fare la differenza nella corsa alla maglia gialla. Al termine della diciottesima tappa, la qualità della sfida si è ulteriormente confermata, soprattutto considerando le condizioni difficili e la durezza del percorso.

Situazione degli altri protagonisti e risultati degli italiani

Il tedesco florian lipowitz della bora-hansgrohe, terzo in classifica generale prima della tappa, ha avuto invece una giornata difficile. Ha perso contatto dal gruppo di testa, chiudendo con un distacco di 3 minuti e 37 secondi, una differenza pesante che potrebbe compromettere la sua posizione in classifica finale.

Per quanto riguarda gli italiani, la presenza si è fatta sentire soprattutto grazie a jonathan milan, che ha consolidato la maglia verde dopo aver vinto una volata al traguardo volante nei primi chilometri della corsa. Questo risultato dimostra come la sfida per le classifiche secondarie resti aperta e combattuta, con protagonisti capaci di inserirsi nei momenti chiave della corsa.

La tappa ha quindi confermato lo stato di forma degli atleti più attesi e ha portato novità nelle gerarchie della corsa, con alcuni ciclisti che hanno mostrato brillantezza sulle salite più dure. Il tour si avvicina verso le ultime giornate decisive, dove ogni situazione sarà sottoposta a ulteriori test.

Change privacy settings
×