Lo scorso pomeriggio a soccavo, quartiere di napoli, una donna è rimasta ferita alla testa da un colpo sparato con una pistola ad aria compressa mentre aspettava il marito seduta su una panchina. L’episodio, avvenuto intorno alle 15 in via montagna spaccata, ha subito suscitato preoccupazione per la sicurezza del quartiere e ha riacceso il dibattito sull’uso improprio di armi non letali da parte dei giovani.
Dinamica dell’incidente e condizioni della vittima
La donna stava seduta su una panchina in attesa del marito quando, all’improvviso, un proiettile le ha colpito la testa, precisamente dietro l’orecchio. L’impatto ha causato un trauma cranico accompagnato da una contusione alla regione mastoidea sinistra, area posta dietro l’orecchio. Subito soccorsa da un’ambulanza, è stata trasportata all’ospedale san paolo di napoli. Il personale medico ha confermato che le sue condizioni non risultano gravi, ma le lesioni e uno stato di shock profondo richiedono attenzione.
Dichiarazioni della vittima
La vittima, ancora sotto choc, ha denunciato di essere stata colpita da un colpo proveniente probabilmente da un balcone nei pressi della via montagna spaccata. “Ho paura che quel colpo avrebbe potuto causare danni molto più seri se avesse raggiunto parti più sensibili come l’occhio o la tempia.” Ha inoltre posto l’accento sui rischi per eventuali passanti più vulnerabili, come i bambini.
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Il ruolo delle pistole ad aria compressa e l’allarme di francesco emilio borrelli
Francesco emilio borrelli, deputato di alleanza verdi – sinistra, ha preso posizione domenica sul caso sottolineando i rischi associati all’uso improprio di pistole ad aria compressa, fucili da soft air e armi simili, spesso considerate alla stregua di giocattoli. Secondo borrelli, il fatto conferma una tendenza preoccupante fra i giovani, che queste armi le usano senza consapevolezza dei danni che possono provocare.
Il parlamentare ha ribadito che questi strumenti, pur non essendo letali come le armi da fuoco tradizionali, causano comunque lesioni serie e pericolose. Ha richiamato l’attenzione sulla crescente diffusione di video sui social media che riprendono ragazzi impegnati in questo tipo di attività e ha chiesto un intervento immediato per contrastare questa moda.
Social media e diffusione del problema
“Vedere tanti giovani usare queste armi come se fossero giochi è molto preoccupante,” ha detto borrelli, sottolineando la necessità di un intervento urgente delle autorità.
Richieste di giustizia e interventi delle autorità
Dopo la denuncia della vittima, è partita la richiesta di un’indagine approfondita nei dintorni di via montagna spaccata. Il deputato borrelli ha sollecitato le forze dell’ordine a visionare con urgenza i filmati delle telecamere di videosorveglianza presenti nella zona. Scopo dell’indagine è individuare gli autori del gesto e garantire che rispondano delle loro azioni.
La paura che episodi simili possano ripetersi è alta, soprattutto perché il pubblico non è ancora sufficientemente consapevole dei pericoli legati a questo tipo di armi “non letali” ma comunque capaci di provocare ferite. I segnali di allarme da parte delle istituzioni e dei rappresentanti politici vogliono evitare che casi come quello di soccavo possano degenerare in incidenti ben più gravi.
Controlli e prevenzione
Le autorità locali mantengono alta la vigilanza per prevenire nuove scoppi di violenza o uso improprio di armi giocattolo. Il controllo del territorio, le indagini puntuali e la sensibilizzazione tra i giovani restano strumenti fondamentali per garantire maggiore sicurezza nei quartieri di napoli.