Béjart ballet lausanne in scena a Modena e Parma con un viaggio tra culture e musiche diverse

Béjart ballet lausanne in scena a Modena e Parma con un viaggio tra culture e musiche diverse

Il Béjart ballet Lausanne torna in Emilia-Romagna con due serate a Modena e Parma, proponendo coreografie di Maurice Béjart che uniscono tradizioni musicali e spiritualità di culture diverse.
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Il Béjart Ballet Lausanne torna in Emilia-Romagna il 27 e 29 maggio a Modena e Parma con coreografie storiche di Maurice Béjart, unendo tradizioni musicali e spiritualità di diverse culture. - Gaeta.it

Il Béjart ballet lausanne ritorna in Emilia-Romagna per due serate di danza, portando un repertorio che attraversa tradizioni musicali e spiritualità di varie culture. Il 27 maggio al teatro comunale di Modena e il 29 maggio al teatro regio di Parma, alle 20.30, la compagnia presenta una selezione di coreografie storiche firmate da Maurice Béjart. Questi appuntamenti offrono l’occasione di vedere all’opera un gruppo che, da quasi quarant’anni, custodisce e sviluppa l’eredità del celebre coreografo francese.

Il béjart ballet lausanne e l’eredità di maurice béjart

Il Béjart ballet lausanne nasce come continuazione di un progetto artistico avviato da Maurice Béjart, coreografo francese scomparso nel 2007. Béjart rimane una figura centrale nella danza del Novecento e la compagnia che porta il suo nome ha raccolto e mantenuto intatto il patrimonio creativo prodotto in decenni di attività. Dal 2024, il ruolo di direttore artistico è passato a Julien Favreau, chiamato a perseguire l’eredità con una nuova passione e dedizione.

La compagnia si distingue per mettere in scena spettacoli che non solo mostrano tecnica e perfezione coreutica, ma restituiscono il senso profondo dei temi trattati da Béjart. Le sue creazioni spesso fondono elementi multiculturali e tradizionali, attingendo a musiche e simboli religiosi di popoli diversi. Questo approccio rende viva la sua lezione, eternando il dialogo tra danza e spiritualità.

Il programma di modena e parma tra musica e spiritualità

A Modena e Parma la compagnia mette in scena cinque coreografie scelte dal repertorio di Béjart. La serata si apre con Heliogabale, un omaggio alla musica del Ciad che richiama atmosfere tribalistiche. Duo, successivamente, intreccia la filosofia e i suoni della tradizione islamica. Dibouk si ispira invece alla cultura ebraica, affrontando temi espressi da movimenti e melodie specifiche. La presenza de L’uccello di fuoco, su musica di Igor Stravinsky, richiamerà all’attenzione del pubblico il legame stretto tra coreografia e musica rivoluzionaria del compositore russo. Infine, la serata si chiude con 7 danses grecques, su musiche di Mikis Theodorakis, che porta lo spettatore in un viaggio nelle sonorità mediterranee.

Questa combinazione di brani rinnova l’interesse verso le radici culturali ed espressive di Béjart, raccontando come la danza possa tradurre in movimento le storie e le emozioni contenute nelle musiche. I coreografi coinvolti, oltre a celebrare l’eredità del maestro, stimolano un dialogo tra passato e presente, tra Occidente e Oriente.

Maurice béjart, esploratore di mondi e religioni

Maurice Béjart ha marcato la scena della danza europea a partire dal dopoguerra. Nato a Marsiglia il 1 gennaio 1927, ha mosso i primi passi nel mondo della danza a Vichy nel 1946. Ha lavorato con nomi come Janine Charrat e Roland Petit, maturando un’esperienza internazionale soprattutto durante il periodo londinese con l’International Ballet.

Un punto di svolta fu la tournée del 1949 in Svezia con il Cullberg Ballet, quando entrò in contatto con la musica di Igor Stravinskij. L’anno 1959 segnò la sua entrata nella coreografia di opere come Le sacre du printemps su musiche di Stravinskij. La fondazione, nel 1960, del Ballet du XXè siècle a Bruxelles, rappresenta un passaggio fondamentale. Questa compagnia, fino al cambio di nome in Béjart ballet lausanne nel 1987, mise in scena spettacoli in tutto il mondo, portando in scena la visione artistica di Béjart.

La sua attenzione si concentrava spesso sulle pratiche religiose e rituali di diversi popoli, cercando di cogliere l’essenza più profonda che potesse affiorare al pubblico sotto forma di danza. I passi a due della prima parte dello spettacolo, per esempio, incarnano proprio questa riflessione su spiritualità e religione che ha accompagnato tutta la sua vita artistica.

La presenza del béjart ballet lausanne nei teatri emiliani

I teatri di Modena e Parma ospitano spesso eventi di rilievo nel campo della danza contemporanea ed è quindi significativo che l’attenzione del Béjart ballet lausanne si fermi proprio qui. Questi appuntamenti con la compagnia permettono a un pubblico ampio di avvicinarsi a una lettura del lavoro di Béjart che tenga conto della sua vasta ricerca culturale e musicale.

Le coreografie in scaletta offrono un intreccio di tradizioni lontane, da quelle africane a quelle europee, passando per temi di matrice ebraica e islamica, senza tralasciare la grande musica classica del secolo scorso. Il pubblico di Modena e Parma potrà vedere come il movimento renda visibile un discorso che abbraccia storie e credenze. Questo doppio appuntamento, previsto per il 27 e 29 maggio, mostra quindi una compagnia che lavora sulla memoria e sul presente con passo deciso, restituendo a ogni spettacolo il senso di una ricerca che non si ferma.

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