Negli ultimi anni, l’immunizzazione degli anziani in Italia ha mostrato risultati allarmanti, con tassi di adesione alle vaccinazioni antinfluenzale e anti-Covid-19 sotto le soglie ottimali. Questo fenomeno non solo espone gli individui più vulnerabili, ma rappresenta anche una rilevante problematica sanitaria per l’intero sistema. Durante il recente convegno di Italia Longeva, esperti e professionisti del settore hanno messo in luce l’urgenza di potenziare le strategie di prevenzione vaccinale.
Situazione epidemiologica e copertura vaccinale insufficiente
Un dato inquietante emerge dai numeri: degli oltre 18 milioni di persone over 60 idonee a ricevere il vaccino antinfluenzale, solo il 47% ha aderito alla campagna di vaccinazione. Lo scenario è ancora più preoccupante per il vaccino contro il Covid-19, dove solo il 18% ha completato il ciclo vaccinale. Questi risultati sono ben al di sotto del 75%, livello raccomandato dalla comunità sanitaria per garantire una protezione adeguata a questa popolazione ad alto rischio.
Non si tratta solo di influenza e Covid-19. Anche la vaccinazione contro la polmonite pneumococcica mostra una bassa adesione, con poco più del 25% dei 750mila 65enni a cui è offerta gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale che ha partecipato. Questo è particolarmente allarmante, visto che la polmonite pneumococcica rappresenta una delle principali cause di polmonite tra gli anziani, con tassi di mortalità che oscillano tra il 20% e il 40%.
La mancanza di immunizzazione non si limita a queste condizioni, poiché anche il Virus Respiratorio Sinciziale sta causando preoccupazione. Questo virus, che ha avuto un significativo impatto sugli anziani e sui pazienti con malattie croniche durante la scorsa stagione invernale, è la seconda causa più comune di polmonite virale. Ogni anno in Italia si stimano circa 290.000 casi di infezione respiratoria acuta da VRS negli over 60, portando a oltre 25.000 ricoveri e circa 2.000 decessi intraospedalieri.
Appello alla vaccinazione e costi sanitari
Con l’arrivo dell’autunno, periodo propenso alla diffusione dei virus respiratori, Italia Longeva ha lanciato un appello per aumentare gli sforzi rivolti alla vaccinazione degli anziani. Le infezioni respiratorie, in particolare l’influenza, possono costituire una grave minaccia per la salute di questa fascia di popolazione. Ogni anno in Europa si contano circa 400.000 decessi correlati a malattie respiratorie e 300.000 a cause cardiovascolari dovute all’influenza.
Gli effetti della scarsa adesione alle vaccinazioni non si limitano solo alla salute individuale. Un’analisi condotta da Altems Advisory ha evidenziato che l’innalzamento delle coperture vaccinali potrebbe portare benefici significativi al sistema sanitario nazionale. Incrementando la partecipazione alle campagne di immunizzazione, il Sistema-Paese potrebbe recuperare fino a 500 milioni di euro di gettito fiscale, risparmiare circa 3 miliardi di euro in costi sociali e ridurre perdite produttive fino a 10 miliardi.
Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva, ha sottolineato che la vaccinazione è un valore ancora sottovalutato. Secondo Bernabei, i vaccini sono lo strumento più efficace e sicuro per prevenire malattie respiratorie gravi e aiutare a mantenere l’autonomia degli anziani. Con l’aumento dell’aspettativa di vita, è indispensabile un cambiamento culturale che ponga la prevenzione al centro delle politiche sanitarie.
Prevenzione e investimenti nel sistema sanitario
Il direttore generale alla Prevenzione del Ministero della Salute, Francesco Vaia, ha chiarito che per un invecchiamento sano è fondamentale investire nella prevenzione. I virus respiratori, per loro natura, possono risultare pericolosi; tuttavia, molte infezioni possono essere prevenute attraverso l’immunizzazione. I programmi vaccinali non solo tutelano gli individui, ma contribuiscono anche al benessere della comunità , riducendo la circolazione di virus e il rischio di epidemie.
In questo contesto, è cruciale prepararsi all’arrivo della stagione invernale attraverso una campagna di vaccinazione attiva. Italia Longeva ha avviato una nuova campagna di comunicazione sociale intitolata “La salute non va solo desiderata va difesa”, progettata per incoraggiare gli anziani a mantenere una buona salute anche mediante vaccinazioni. Questa iniziativa, patrocinata da numerose società scientifiche, punta a sensibilizzare la popolazione sulla necessità di proteggersi proattivamente per garantire un invecchiamento sano e autosufficiente.