Cannes riduce l’ingresso delle navi da crociera e limita i passeggeri dai prossimi anni

Cannes riduce l’ingresso delle navi da crociera e limita i passeggeri dai prossimi anni

Cannes riduce dal 2026 il numero e la dimensione delle navi da crociera nel porto, limitando i passeggeri per tutelare l’ambiente e migliorare la vivibilità, con divieto totale previsto entro il 2030.
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Cannes ridurrà dal 2026 il numero e la dimensione delle navi da crociera nel suo porto per motivi ambientali e organizzativi, puntando a un turismo marittimo più sostenibile e meno impattante, con un divieto totale per le grandi navi entro il 2030. - Gaeta.it

Cannes, nota per il suo festival del cinema e il turismo di lusso, ha annunciato una svolta importante riguardo al traffico delle navi da crociera nel suo porto. La città francese, che finora ha subito pressioni per l’eccesso di visitatori via mare e per le difficoltà logistiche, ha deciso di diminuire drasticamente il numero e la dimensione delle navi ammesse a partire dal 2026. Questa scelta deriva sia da ragioni ambientali che organizzative, con l’obiettivo di preservare l’equilibrio tra turismo e vivibilità cittadina.

Limiti all’arrivo delle navi da crociera a cannes dal 2026

A partire dal prossimo anno, Cannes consentirà l’attracco di una sola nave da crociera con oltre 3.000 passeggeri alla volta. La gestione odierna, che a volte vedeva anche due navi di grandi dimensioni attraccate contemporaneamente nella baia, non sarà più possibile. Questa disposizione ridurrà di circa la metà il numero totale di scali consentiti, scendendo da oltre 60 a 34 attracchi all’anno.

Il limite giornaliero di croceristi sarà fissato a 6.000 persone, un’impostazione pensata per regolare il flusso turistico e sinonimo di un turismo più sostenibile. Da questo punto di vista, la decisione va incontro a una crescente attenzione verso l’impatto ambientale e il sovraffollamento, fenomeni che avevano già suscitato critiche negli ultimi tempi.

Un problema non secondario riguarda la conformazione del porto di Cannes. La mancanza di spazi idonei per il grande traffico navale costringe le imbarcazioni a non poter sostare nei moli ufficiali, facendo ricorso all’ormeggio nella baia, pratica che non è regolamentata e può generare danni all’area marina.

Verso il divieto totale delle grandi navi da crociera entro il 2030

Il piano di gestione del Comune di Cannes prevede un’ulteriore stretta nel giro di pochi anni. Entro il 2030, la città intende vietare completamente l’accesso alle navi da crociera di grandi dimensioni, permettendo esclusivamente imbarcazioni con un massimo di 1.300 passeggeri. Questa misura punta a eliminare del tutto il traffico di massa in porto, favorendo una forma di turismo marittimo più rispettosa degli spazi e dell’ambiente.

Dal punto di vista giuridico, la posizione del Comune non è semplice, dato che la sua autorità si ferma a riva e non si estende sull’area marina. Tuttavia, grazie al contratto di gestione con l’ente sovracomunale che amministra il porto, Cannes è riuscita a inserire questa clausola regolatoria.

Il sindaco David Lisnard ha chiarito che “non si tratta di un rifiuto totale delle crociere, bensì di una preferenza per navi più piccole, moderne e meno impattanti sotto il profilo ambientale e estetico.” Le nuove norme mirano anche a garantire una migliore qualità dell’accoglienza turistica e a ridurre i disagi per i residenti.

Reazioni e critiche dalla categoria degli armatori

Il mondo degli armatori di navi da crociera ha espresso preoccupazione per queste restrizioni. L’associazione di categoria ha parlato di decisioni ingiustificate che impongono limiti severi a un settore chiave del turismo. Le compagnie sottolineano come le crociere permettano a milioni di persone di visitare diverse parti del mondo, offrendo occasioni economiche significative per molte destinazioni, Cannes inclusa.

Critiche sono nate anche sul piano economico, considerando che la riduzione degli scali potrebbe influire in modo negativo sui ricavi del settore locale legato ai crocieristi, come ristoranti, negozi e trasporti. Al tempo stesso, alcune voci temono un impatto negativo sulla competitività del porto, già in difficoltà per la carenza di infrastrutture adeguate.

Si prevede che nei prossimi mesi proseguiranno i confronti tra amministrazioni pubbliche e operatori del settore, con l’obiettivo di trovare soluzioni che rispettino gli equilibri ambientali e allo stesso tempo tutelino l’economia locale.

Il ruolo di cannes nel turismo crocieristico e le sfide future

Cannes si trova ad affrontare una sfida comune a molte città turistiche costiere. Da un lato, le grandi navi portano un massiccio afflusso di visitatori, con benefici economici diffusi e un richiamo internazionale. Dall’altro, la loro presenza crea problemi di congestione, inquinamento e pressione sulle risorse cittadine.

La decisione di limitare gli scali delle navi da crociera rappresenta un tentativo di bilanciare queste esigenze. Nel contesto del 2025, anno in cui la sostenibilità è tema dominante, Cannes cerca di presidiare il suo territorio e migliorare la qualità di vita dei residenti con regole più rigorose.

La riduzione dei flussi impone un cambiamento negli investimenti e nella pianificazione turistica. La città si orienta verso una valorizzazione di un turismo più selettivo, con navi più piccole che possono offrire esperienze più tranquille e non sovraffollate.

La trasformazione del settore crocieristico, almeno nel Mediterraneo occidentale, ricalca in parte la volontà di altre località di ridurre l’impatto ambientale del turismo di massa. Cannes si inserisce quindi in un trend che penalizza le grandi navi e favorisce un turismo marittimo diverso, più attento all’ambiente.

Resta da vedere come questa nuova politica influirà sulle altre destinazioni della zona e sugli equilibri complessivi del mercato crocieristico nel Mediterraneo. Intanto, la città si prepara ad accogliere una nuova generazione di navi e passeggeri, con regole che cambieranno profondamente il volto del porto negli anni a venire.

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