Barcellona, beatificato il marista lycarion may educatore ucciso durante la settimana tragica del 1909

Barcellona, beatificato il marista lycarion may educatore ucciso durante la settimana tragica del 1909

La beatificazione di Lycarion May a Barcellona celebra il suo impegno educativo e martirio durante la Settimana tragica, evidenziando il valore del servizio cristiano nelle comunità vulnerabili.
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La beatificazione di Lycarion May, religioso marista martirizzato durante la “Settimana tragica” di Barcellona, celebra la sua vita dedicata all’educazione dei poveri e all’impegno cristiano sociale. - Gaeta.it

La cerimonia di beatificazione del religioso marista Lycarion May si è svolta a Barcellona il 12 luglio 2025. Questo evento ha ricordato la vita e l’impegno di un educatore che dedicò la sua esistenza ai poveri e ai giovani, pagando con il martirio durante gli scontri noti come la “Settimana tragica”, episodio drammatico della storia catalana. La figura di May torna di attualità nel dibattito sul conflitto e sull’impegno cristiano nel sociale.

L’impegno educativo di lycarion may tra amore e servizio

Lycarion May svolse gran parte della sua attività educativa nel quartiere di Pueblo Nuevo, una zona di Barcellona nota per le difficoltà sociali. Qui fondò e diresse il Patronato Obrero de San José, una scuola che offriva un luogo di istruzione e crescita per ragazzi spesso trascurati.

Il religioso finì nel mirino a causa della sua vicinanza ai più poveri e della sua presenza attenta nella comunità. Il clima di contestazione antireligiosa colpì proprio chi rappresentava un punto di riferimento educativo e morale. Per May l’educazione andava oltre il semplice insegnamento, si trattava di un atto d’amore che richiedeva disponibilità e dedizione totale.

Il suo martirio segnò il culmine di una vita spesa a favore degli altri e rappresentò una testimonianza coerente con la sua vocazione marista. Il sacrificio personale venne vissuto come una forma estrema di fedeltà al proprio impegno e ai propri valori.

Una vita dedicata a seguire gesù con costanza

La vita di Lycarion May esprimeva l’idea che stare con Gesù significa un cammino in movimento, senza fermarsi mai. Non si trattava di una staticità religiosa ma di seguire un percorso di servizio e sacrificio continuo.

Il cardinale Semeraro ha richiamato questa prospettiva parlando di una fedeltà che porta a conformarsi alla volontà del Signore, per raggiungere un disegno più ampio di salvezza. La figura del beato invita a una sequela attiva, fatta di azioni concrete e di scelte, anche difficili.

Questo modo di vivere la fede, radicato nell’esperienza storica di Barcellona, mantiene una rilevanza forte in tempi segnati da divisioni e fragilità. La memoria di Lycarion May torna utile per chi si dedica all’educazione e al servizio delle comunità più vulnerabili.

La messa di beatificazione a san francesco di sales

La celebrazione si è tenuta nella parrocchia di San Francesco di Sales, luogo simbolico per la comunità cattolica di Barcellona. Il cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle Cause dei Santi, ha presieduto la messa in rappresentanza di papa Leone XIV. Nel suo discorso ha delineato il cammino spirituale di Lycarion May, conosciuto con il nome di François Benjamin prima di entrare nell’ordine marista.

May ha seguito la figura di Gesù dedicandosi a un’opera educativa attenta alla promozione umana e alla formazione cristiana dei giovani più fragili. Si è preso cura dei bambini e ragazzi a lui affidati con grande dedizione, incarnando l’idea del dono di sé e della responsabilità sociale. La sua scelta di vivere in contesti difficili testimonia un’impostazione pastorale improntata alla vicinanza e all’aiuto concreto.

L’evento ha attirato fedeli e personalità religiose, che hanno sottolineato l’importanza di mantenere vivo il ricordo di sacerdoti e religiosi chiamati a vivere fino in fondo la propria vocazione, anche in situazioni ostili e pericolose.

Il messaggio del cardinale semeraro sulla violenza e la pace

Nel suo intervento, il cardinale Semeraro ha richiamato il legame tra violenza e la situazione globale attuale, indicando che “violenza chiama violenza”. Ha osservato come la fragilità e gli scontri che attraversano varie parti del mondo restituiscono un quadro di difficoltà nel costruire la pace.

Il porporato ha citato la definizione di “guerra mondiale a pezzi” usata da papa Francesco per descrivere l’insieme di conflitti che si sommano, sconvolgendo il pianeta. Questa situazione crea instabilità e peggiora le condizioni di vita di molte persone, anche attraverso crisi umanitarie e disuguaglianze crescenti.

La beatificazione di Lycarion May emerge come richiamo a un impegno contro ogni forma di sopraffazione e a favore di una convivenza solidale. Il cardinale ha sottolineato che chi rimane chiuso in sé stesso finisce per alimentare conflitti e sofferenze. Al contrario, aprirsi agli altri, con amicizia e collaborazione, è una strada che porta verso la speranza.

Il contesto storico della settimana tragica a barcellona

La morte di Lycarion May si inserisce in uno scenario di tensione e violenza che attraversò Barcellona nel luglio del 1909, conosciuta come la “Settimana tragica”. All’origine della rivolta popolare vi fu la protesta contro il richiamo all’arruolamento obbligatorio deciso dal governo spagnolo per la guerra in Marocco.

Durante gli scontri, diverse istituzioni di matrice cattolica vennero attaccate dalla folla inferocita, incluse chiese, conventi e scuole. Nella notte tra il 26 e il 27 luglio la scuola dei fratelli maristi fu data alle fiamme e, il giorno seguente, alcuni religiosi furono brutalmente uccisi. Lycarion May fu il primo a perdere la vita in quei drammatici eventi. Il suo corpo, oltre ai colpi di arma da fuoco, fu martoriato con pietre e machete.

Questi attacchi nascevano dalla tensione sociale e da un odio verso la fede cristiana declinato come odio delle autorità religiose, fenomeno definito odium fidei. La sua morte materiale segnò un sacrificio che rivelò fino a che punto si spingeva l’intolleranza e la violenza in quel momento storico.

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