La regione marche ha aperto un bando volto a sostenere micro, piccole e medie imprese che operano nel commercio e nella somministrazione di alimenti e bevande nei centri abitati con meno di cinquemila abitanti. Si tratta di un’iniziativa che prevede contributi regionali per favorire gli investimenti e rilanciare l’economia dei piccoli comuni, con un’attenzione particolare alle attività guidate da giovani imprenditori.
Focus sulle risorse e criteri di accesso
Il bando, finanziato dal programma regionale marche fesr 2021/2027, mette a disposizione complessivamente un milione di euro. Le imprese interessate possono accedere a contributi che coprono fino al 50 per cento delle spese ammissibili, con un tetto massimo di 50mila euro per singola attività. Questa misura punta a fornire un supporto concreto nelle spese legate all’adeguamento dei locali, all’acquisto di attrezzature e allo sviluppo di nuove strategie commerciali.
Le imprese che intendono partecipare devono svolgere la loro attività nei comuni marchigiani con una popolazione inferiore a cinquemila abitanti. La scadenza per presentare le domande è fissata per l’8 settembre 2025, lasciando ampio tempo agli imprenditori per preparare la documentazione necessaria e progettare gli investimenti previsti. L’attenzione rivolta ai piccoli centri nasce dal desiderio di rafforzare l’economia locale, spesso messa in difficoltà dalla riduzione dei servizi e dalla mancanza di strumenti finanziari adeguati.
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Sostegno ai giovani e contrasto allo spopolamento
Una delle novità più rilevanti del bando riguarda il sostegno mirato ai giovani imprenditori. Ai titolari di età compresa tra i diciotto e i trentacinque anni viene riconosciuto un criterio di premialità, volto a incentivare l’apertura e il consolidamento di attività commerciali gestite dalle nuove generazioni. Questa scelta è pensata per rispondere al fenomeno dello spopolamento, che colpisce molte aree interne e piccoli comuni delle marche.
La promozione delle start-up giovanili rappresenta una strategia per mantenere vive le comunità, offrendo opportunità di lavoro e servizi essenziali per i residenti. La regione punta così a creare un circolo virtuoso che mantiene integrate economia e società, favorendo la permanenza nei territori e combattendo il progressivo svuotamento dei borghi.
Investimenti ammissibili e innovazioni finanziate
Il bando finanzia una serie di investimenti con l’obiettivo di aumentare la competitività delle attività commerciali. Tra gli interventi ammessi spiccano quelli legati all’adozione di tecnologie digitali: sistemi di e-commerce, vetrine interattive e soluzioni smart che facilitano la relazione con i clienti e la gestione delle vendite. Anche le ristrutturazioni dei locali e l’acquisto di nuovi macchinari rientrano fra le spese coperte dal contributo.
Non sono trascurate le attività promozionali, con la possibilità di finanziare offerte marketing e campagne pubblicitarie capaci di attrarre nuovi clienti e dare impulso al commercio di prossimità nei piccoli centri. L’attenzione alle innovazioni, soprattutto in ambito high tech, punta a rispondere ai cambiamenti del mercato e alle nuove abitudini di acquisto, sempre più digitali e interattive.
Impegno della regione marche
Andrea Maria Antonini, assessore regionale alle attività produttive, ha sottolineato come il bando rappresenti uno strumento per rafforzare la presenza delle imprese commerciali nei borghi e piccoli comuni. Il commercio di prossimità è considerato un punto di riferimento per la vitalità sociale ed economica dei territori marchigiani. Offrire aiuti concreti agli imprenditori, soprattutto ai giovani, significa contribuire a mantenere vive queste realtà e a consolidarne lo sviluppo.
L’assessore ha evidenziato la volontà di conservare il legame con le tradizioni locali, senza perdere di vista la necessità di modernizzare le attività. Questo equilibrio passa attraverso il sostegno a iniziative capaci di creare valore economico e sociale, frenando il declino che colpisce molte aree interne. In questo modo la regione marche mira a preservare le comunità e a facilitare il lavoro quotidiano di chi gestisce negozi e punti di somministrazione nei centri più piccoli.