Banda di ladri in penisola sorrentina arrestata per furti di vespa storica e scooter

Banda di ladri in penisola sorrentina arrestata per furti di vespa storica e scooter

Tre uomini arrestati in provincia di Napoli per furti di scooter a Meta e Sant’Agnello; indagine dei carabinieri di Sorrento ha sfruttato videocamere e analisi digitali per bloccare la banda.
Banda Di Ladri In Penisola Sor Banda Di Ladri In Penisola Sor
Tre uomini sono stati arrestati in provincia di Napoli per una serie di furti di scooter a Meta e Sant’Agnello, grazie a un’indagine dei carabinieri che ha utilizzato videocamere di sorveglianza e analisi digitali. - Gaeta.it

Un gruppo di tre uomini è stato fermato in provincia di Napoli per una serie di furti avvenuti nel settembre 2025. I colpi hanno riguardato due scooter, una Vespa Piaggio 50 Special di valore storico e un Honda SH 150, rubati rispettivamente a Meta e Sant’Agnello. L’operazione è il frutto di un’indagine mirata condotta dai carabinieri della compagnia di Sorrento, che hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata.

Arresti e misure cautelari per i sospetti coinvolti nei furti

I tre uomini coinvolti nella vicenda sono di età compresa tra i 37 e i 40 anni. A due di loro, già detenuti rispettivamente nel carcere di Poggioreale e in quello di Salerno, è stata applicata la custodia in cella in seguito a questa nuova accusa. Il terzo, invece, ha ricevuto l’obbligo di dimora nel comune dove risiede, una misura restrittiva meno severa ma comunque restrittiva della libertà personale. Queste decisioni sono state prese in base all’attività svolta dal gip, che ha valutato la pericolosità dei soggetti e il rischio di reiterazione del reato.

Le località interessate dai furti, Meta e Sant’Agnello, si trovano lungo la costa della penisola sorrentina, una zona che ha visto un aumento di episodi simili nello stesso periodo. L’intervento delle forze dell’ordine ha evitato ulteriori segnalazioni simili. L’ordinanza ha formalizzato il passo successivo alle indagini, con la finalità di bloccare la prosecuzione dell’attività criminale del gruppo.

Come sono avvenuti i furti

I carabinieri della stazione di Piano di Sorrento hanno svolto un lavoro meticoloso per ricostruire come sono avvenuti i furti. I mezzi, lasciati parcheggiati in strada e quindi vulnerabili, sono stati presi di mira con modalità che hanno previsto anche l’uso della violenza. In particolare, per entrare in possesso sia della vespa Piaggio sia dello scooter Honda, i ladri hanno forzato il blocco di accensione. Questo procedimento dimostra preparazione e l’intento di agire rapidamente, vista la natura della zona pubblica dove erano parcheggiati i veicoli.

La presenza di videocamere di sorveglianza è stata decisiva per individuare i responsabili. Le immagini hanno catturato i movimenti dei sospetti lungo i tragitti itineranti tra i comuni della penisola. L’incrocio dei dati estratti dai filmati con gli archivi delle forze dell’ordine e i profili social dei sospetti ha consentito una precisa identificazione. Non sono state trascurate neanche le informazioni relative ai veicoli usati per gli spostamenti, uno scooter e un’automobile, che hanno permesso di tracciare meglio gli spostamenti e consolidare la prova.

Importanza della collaborazione tra forze dell’ordine e tecnologie digitali

L’indagine dimostra come la cooperazione tra metodi tradizionali e strumenti tecnologici possa avvantaggiare le operazioni dei carabinieri. L’analisi dei filmati di sorveglianza pubblici e privati ha fornito elementi chiave per seguire gli autori, nonostante gli spostamenti rapidi e i tentativi di nascondere le tracce.

In aggiunta, il controllo delle banche dati ha permesso di confrontare i volti e i dati dei soggetti con quelli già noti alle autorità. Il monitoraggio sociale, eseguito tramite l’esame dei profili pubblici, ha fornito riscontri sulle abitudini e gli spostamenti. Questi strumenti, uniti all’accuratezza degli investigatori, hanno messo fine a una serie di furti che avevano creato preocupación tra residenti e turisti della zona.

L’operazione costituisce un esempio di come il presidio del territorio e il controllo digitale si intreccino nella quotidiana lotta contro i piccoli gruppi criminali, soprattutto in aree con flusso turistico dove i veicoli lasciati in strada sono sempre più spesso bersagli facili per i ladri. L’intervento tempestivo punta a ridurre rischi e a mantenere la sicurezza nella penisola sorrentina.

Change privacy settings
×