Bambino di tre mesi muore dopo la caduta dal primo piano a messina, la madre è grave

Bambino di tre mesi muore dopo la caduta dal primo piano a messina, la madre è grave

Una donna di 40 anni cade dal primo piano a Santa Lucia Sopra Contesse, Messina, con la figlia di tre mesi; la neonata muore al Policlinico mentre la madre è in condizioni critiche e sotto indagine.
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A Messina, una donna di 40 anni è caduta dal primo piano con la figlia di 3 mesi, che è morta nonostante i soccorsi. La madre, in condizioni critiche, soffrirebbe di depressione post partum. Indagini in corso per chiarire la dinamica dell’accaduto. - Gaeta.it

Un drammatico episodio si è verificato nel quartiere Santa Lucia Sopra Contesse, a Messina, dove una donna di 40 anni è caduta dal primo piano della sua abitazione insieme alla figlia di appena tre mesi. La piccola, trasportata con urgenza all’ospedale Policlinico, non ce l’ha fatta nonostante gli sforzi dei medici. La madre, ricoverata in condizioni critiche, sembra soffrire di una crisi depressiva post partum.

La caduta dal primo piano: dinamica e soccorsi immediati

L’incidente si è consumato in una abitazione privata del quartiere Santa Lucia Sopra Contesse. La donna, casalinga, è precipitata dal primo piano tenendo in braccio la bimba. Poco dopo la chiamata al 118, i soccorritori sono giunti sul luogo con codice rosso, trovando entrambe in condizioni gravissime. La rapidità dell’intervento ha permesso il trasporto immediato in terapia intensiva neonatale presso il Policlinico di Messina, dove si è tentato ogni possibile trattamento.

Gli operatori sanitari hanno constatato fin da subito la gravità della situazione della piccola, poi purtroppo confermata dai successivi sviluppi. La madre è stata stabilizzata, ma la prognosi rimane riservata. Sul posto sono arrivati anche gli agenti della polizia e gli esperti della scientifica, chiamati a chiarire la dinamica della caduta e a stabilire se il gesto fosse accidentale o volontario.

Le condizioni cliniche della madre e della figlia

La donna, 40 anni, ha manifestato segni di profonda sofferenza psicologica, probabilmente legata a una crisi depressiva post partum, condizione che interessa molte madri nei mesi successivi alla nascita. È ricoverata con prognosi riservata in un reparto specializzato e riceve assistenza medica e psicologica. Le sue condizioni restano delicate e richiedono monitoraggio continuo.

La neonata, invece, ha subito lesioni che si sono rivelate fatali nonostante l’impegno in terapia intensiva. Le lesioni riportate nella caduta hanno impedito ogni tentativo di recupero, peggiorando rapidamente nelle ore successive al ricovero. La morte della piccola segna un dramma enorme per la famiglia e per chi ha seguito il caso dall’inizio.

Reazioni familiari e indagini in corso

Il padre della bimba, 45 anni, operaio in una ditta di cancelli automatici, è rimasto profondamente scosso dalla tragedia. La sua testimonianza è stata fondamentale per le autorità nel tentativo di ricostruire gli eventi. I poliziotti hanno lavorato per delineare i dettagli e capire se la caduta potesse essere frutto di un gesto volontario della madre o un incidente.

L’indagine della polizia mira anche a verificare lo stato psicologico della donna nelle settimane precedenti, raccogliendo informazioni da parenti, vicini e altri operatori sociali che avessero eventuali elementi utili. Le autorità intendono chiarire ogni aspetto che possa spiegare quanto accaduto, mentre la comunità locale resta sconvolta per questo episodio di cronaca.

Riflessioni sulla salute mentale post partum

Un dramma che richiama l’attenzione sulla fragilità della salute mentale post partum e sulla necessità di supporto a chi attraversa momenti difficili dopo la nascita di un figlio. Il caso di Messina, ancora aperto sotto il profilo investigativo, lascia molti interrogativi aperti e una sofferenza immensa nella famiglia coinvolta.

“La salute mentale delle madri nei mesi post partum è una questione delicata e spesso sottovalutata,” commentano esperti nel settore.

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