Bambino di cinque anni scomparso al camping di Latte a Ventimiglia: ricerche in corso con droni e cittadini coinvolti

Bambino di cinque anni scomparso al camping di Latte a Ventimiglia: ricerche in corso con droni e cittadini coinvolti

un bambino di cinque anni scompare nel camping di latte a ventimiglia, scattano le ricerche coordinate da vigili del fuoco, forze dell’ordine e cittadini con l’ausilio di un drone per monitorare il territorio
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Un bambino di cinque anni è scomparso ieri sera in un camping a Latte, Ventimiglia. Forze dell’ordine, vigili del fuoco e volontari stanno coordinando le ricerche, anche con l’ausilio di un drone, per ritrovarlo in sicurezza. - Gaeta.it

Un bambino di cinque anni è sparito la sera scorsa mentre si trovava in un camping nella località Latte, a Ventimiglia, in provincia di Imperia. La famiglia ha lanciato l’allarme dopo aver perso ogni traccia del piccolo. Da quel momento sono scattate le ricerche che vedono impegnate le forze dell’ordine, i vigili del fuoco e un gruppo di cittadini volontari. Il bambino indossava una maglietta bianca e pantaloncini verdi nel momento della scomparsa.

La scomparsa del bambino a latte, ventimiglia: le prime ore di ricerche

Il caso ha avuto origine ieri sera nel camping situato a Latte, una frazione di Ventimiglia nota per la sua vicinanza al confine e alla natura circostante. Dopo aver notato l’assenza del figlio, la famiglia ha immediatamente informato le autorità. La zona si caratterizza per percorsi boschivi e corsi d’acqua, elementi che hanno spinto a estendere le ricerche anche a quelli. Le prime ore sono risultate cruciali visto che il bambino potrebbe essersi allontanato lungo sentieri poco battuti.

Le forze dell’ordine hanno coordinato con urgenza le operazioni. I vigili del fuoco, intervenuti sul posto, hanno attivato una task force dedicata per ottimizzare il soccorso. Le autorità hanno cercato di stabilire l’ultimo luogo esatto dove il bambino è stato visto, cercando testimonianze all’interno del campeggio.

Come si sono svolte le operazioni di ricerca: il coinvolgimento dei vigili e dei cittadini

Subito dopo l’allarme, le forze dell’ordine e i vigili del fuoco hanno coinvolto anche i residenti del luogo. Sono state attivate squadre miste formate da personale specializzato e volontari locali, che conoscono bene il territorio circostante. Questa collaborazione ha permesso di coprire più rapidamente vaste aree intorno al camping. Alcuni cittadini hanno risposto prontamente all’appello e si sono uniti alle ricerche, formando una rete di supporto attiva e coordinata.

Una delle aree d’interesse maggiori è stato il rivo presente vicino al campeggio. Proprio lì si è concentrata una buona parte delle ricerche, per verificare la presenza del bambino nei paraggi. Le condizioni del terreno e le ore della notte hanno complicato gli sforzi ma non hanno fermato la determinazione delle squadre di soccorso.

L’utilizzo di tecnologie e mezzi aerei per monitorare il territorio intorno al camping

Per agevolare la ricerca del bambino scomparso, è stato impiegato anche un drone. Questo mezzo ha permesso di sorvolare le zone più impervie o difficili da raggiungere a piedi. Il drone ha fornito immagini dall’alto che sono state analizzate in tempo reale dagli operatori. Questa tecnologia ha ampliato il raggio di ricerca, coprendo spazi più ampi in meno tempo.

La presenza di un corso d’acqua nelle prossimità del campeggio ha reso utile la sorveglianza aerea. Il drone ha monitorato il rivo con attenzione per individuare eventuali segni o movimenti sospetti. Coordinando i dati raccolti con le segnalazioni degli operatori a terra, si è cercato di comporre un quadro più chiaro degli spostamenti possibili del bambino.

Il coordinamento della task force dei vigili del fuoco nella gestione dell’emergenza

I vigili del fuoco hanno organizzato una task force specifica per la gestione dell’emergenza. Lavorando in sinergia con le forze di polizia e i volontari, hanno messo a punto un piano operativo dettagliato. La task force presiede il coordinamento tra i diversi soggetti impegnati nelle ricerche, assicurando che tutte le risorse vengano usate nel modo più efficace.

Il lavoro si è sviluppato lungo due assi principali: l’esplorazione del territorio e il coinvolgimento della comunità. La presenza costante dei vigili ha garantito la sicurezza di tutte le persone impegnate nelle operazioni, sia professionisti che cittadini. Ognuno ha avuto un ruolo preciso, il che ha permesso di evitare sovrapposizioni o ritardi durante le ricerche.

Al momento rimangono attive le operazioni. Le ricerche della famiglia continuano senza sosta in tutte le aree limitrofe al camping e nelle zone naturali circostanti. La situazione è sotto controllo ma resta alta la tensione fra chi segue gli aggiornamenti. La speranza è di ritrovare il bambino al più presto in condizioni di sicurezza.

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