Un grave incidente si è verificato a Pollena Trocchia, in via Mazzini, zona al confine con Sant’Anastasia. Manuel, 10 anni, ha riportato ustioni alle gambe dopo che un’auto parcheggiata sul marciapiede ha preso fuoco improvvisamente. Il fatto accende l’attenzione sul problema delle attività abusive e sui rischi per la sicurezza dei cittadini.
Dinamica dell’incendio e condizioni del bambino
L’incendio si è sviluppato mentre Manuel camminava con alcuni amici vicino all’auto, posizionata proprio sul marciapiede destinato ai pedoni. Le fiamme si sono alzate per diversi metri, investendo il bambino. È successo in una zona che avrebbe dovuto essere sicura, luogo in cui i passanti non si aspettano di affrontare pericoli del genere.
Il bambino è stato subito soccorso e trasferito all’ospedale Santobono di Napoli, dove i medici hanno riscontrato ustioni gravi agli arti inferiori. Il reparto ustionati ha attivato le procedure di trattamento per limitare danni e rischi di infezioni. Le condizioni di Manuel restano serie e sotto stretto monitoraggio.
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Non si conoscono ancora con esattezza le cause del rogo ma si ipotizza un malfunzionamento o una perdita pericolosa dalla vettura. Il pronto intervento di vigili del fuoco e ambulanze ha evitato conseguenze peggiori, ma la vicenda ha riacceso i riflettori su una situazione nota da tempo a residenti e autorità locali.
Denuncia della madre e attività abusiva dell’officina
La madre di Manuel ha denunciato ai Carabinieri che l’auto in fiamme apparteneva a un’officina di elettrauto che opera senza autorizzazioni, parcheggiando veicoli in riparazione direttamente sui marciapiedi. Questa pratica impedisce il passaggio pedonale regolare e mette in serio rischio la sicurezza pubblica.
Secondo la testimonianza, l’auto mostrava evidenti perdite di olio e carburante, sostanze altamente infiammabili che hanno alimentato il rogo. I residenti della zona avrebbero segnalato più volte la presenza abusiva di tale officina ma senza interventi concreti da parte degli organi competenti.
La madre ha accusato una grave negligenza da parte delle autorità: “Mio figlio si è trovato circondato dalle fiamme mentre camminava. Era solo un momento per me straordinariamente drammatico”. Le forze dell’ordine hanno avviato verifiche sul posto per stabilire responsabilità e condizioni che hanno portato al fatto.
Reazioni politiche e richieste di intervento
A seguito del grave episodio, la vicenda è stata portata alla ribalta dal deputato di Alleanza Verdi-Sinistra, Francesco Emilio Borrelli, da tempo impegnato nel denunciare l’occupazione abusiva di suolo pubblico da parte di officine abusive. Borrelli ha definito la situazione “inaccettabile” e ha chiesto una risposta immediata delle istituzioni.
Secondo il deputato, attività come quella denunciata trasformano i marciapiedi in depositi occasionali di veicoli, ignorando le norme di sicurezza e creando pericoli per i pedoni. La persistenza di queste condizioni rappresenta un rischio concreto per soprattutto chi si muove a piedi, fra cui i bambini.
Borrelli ha chiesto la chiusura immediata dell’officina e controlli più rigidi su tutto il territorio, per individuare e bloccare simili attività irregolari. Questo episodio mostra come la mancanza di interventi efficaci favorisca situazioni pericolose per la comunità.
Il dibattito sulla sicurezza e le attività abusive a Pollena Trocchia
L’incendio ha acceso un dibattito locale su come contrastare efficacemente le officine abusive e su quanto queste compromettano la sicurezza pubblica. I cittadini segnalano problemi legati a occupazioni illecite di spazi pubblici, traffico di rifiuti e mancanza di controlli.
Le autorità municipali sono chiamate a intervenire per garantire rispetto delle regole in materia di sicurezza, urbanistica e tutela della salute. La presenza di veicoli in condizioni precarie sui marciapiedi comporta rischi non solo per eventuali incendi ma anche per l’ostruzione del passaggio e possibili incidenti.
La vicenda riguarda in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione, come i minori, che spesso attraversano i quartieri a piedi e non possono evitare certi punti. La responsabilità delle amministrazioni locali è centrale per ridurre queste situazioni. L’attenzione resta alta sulla capacità degli enti di prevenire nuovi eventi pericolosi.