Bambina di un anno e mezzo muore per malnutrizione a Gaza, emergenza sanitaria peggiora nel 2025

Bambina di un anno e mezzo muore per malnutrizione a Gaza, emergenza sanitaria peggiora nel 2025

La crisi alimentare nella striscia di Gaza, aggravata dal blocco israeliano, provoca malnutrizione grave in migliaia di bambini; l’Unrwa e il ministero della salute palestinese segnalano un’emergenza sanitaria urgente.
Bambina Di Un Anno E Mezzo Muo Bambina Di Un Anno E Mezzo Muo
La crisi alimentare causata dal blocco israeliano aggrava la malnutrizione nella striscia di Gaza, provocando la morte di una bambina e mettendo a rischio migliaia di bambini. - Gaeta.it

La situazione sanitaria nella striscia di Gaza si aggrava a causa della crescente crisi alimentare provocata dal blocco israeliano. Una bambina di un anno e mezzo è deceduta nella città di Deir al-Balah per malnutrizione grave. La notizia arriva dall’agenzia palestinese Wafa, che cita fonti mediche locali, e mette in luce il diffuso problema di denutrizione che colpisce migliaia di bambini nella regione.

La morte della bambina e il contesto di malnutrizione a Deir al-Balah

Il tragico evento si è verificato nella città di Deir al-Balah, situata nel centro della striscia di Gaza, dove il blocco imposto da Israele limita l’ingresso di beni essenziali. Secondo le autorità sanitarie palestinesi, la bambina è morta per una grave carenza di nutrienti, una condizione riconducibile alla crisi alimentare che colpisce la popolazione.

I medici locali segnalano che gli ospedali sono sovraffollati da pazienti affetti da malnutrizione, specialmente fra i più piccoli. I bambini mostrano spesso sintomi evidenti come stanchezza e perdita di memoria, riflesso di uno stato di salute compromesso da lungo tempo. La difficoltà nell’accesso a cibo nutriente aggravano la situazione, soprattutto nelle zone più vulnerabili di Gaza. Le strutture sanitarie faticano a garantire cure adeguate per tutte le persone bisognose, un problema che si ripercuote negativamente sulla mortalità infantile.

Dati delle autorità sanitarie palestinesi sui casi di malnutrizione

Le cifre diffuse dal ministero della salute palestinese indicano che attualmente quasi 17.000 bambini nella striscia di Gaza soffrono di malnutrizione acuta. Questa forma di denutrizione può compromettere gravemente lo sviluppo fisico e cognitivo, causando effetti irreversibili se non trattata tempestivamente.

Gli ospedali registrano un aumento delle visite legate a problemi alimentari e alla carenza nutritiva in generale. Medici e infermieri si confrontano ogni giorno con situazioni drammatiche, spesso senza disporre delle risorse necessarie per offrire un supporto efficace. La scarsità di medicinali e alimenti terapeutici rende la gestione delle emergenze un compito arduo. In molti casi, le famiglie non hanno alternative per nutrire correttamente i figli, piegate dall’instabilità economica e dal blocco.

Monitoraggio delle condizioni dall’Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati Palestinesi

L’Unrwa ha recentemente messo in evidenza il peggioramento della condizione nutrizionale tra i bambini nella striscia di Gaza, con particolare attenzione a quelli sotto i cinque anni. Tra marzo e giugno 2025, le sue cliniche hanno effettuato quasi 74.000 screening per rilevare casi di malnutrizione.

Dall’attività di monitoraggio sono emersi circa 5.500 bambini affetti da malnutrizione acuta moderata e oltre 800 in condizioni di malnutrizione acuta grave. Questi dati indicano una situazione critica, che indica un deterioramento rispetto ai mesi precedenti. Le strutture sanitarie legate all’Unrwa cercano di intervenire con programmi specifici di assistenza alimentare e cure mediche, ma le risorse sono limitate e il fabbisogno resta elevato.

L’agenzia evidenzia che la situazione sanitaria nella striscia di Gaza richiede interventi urgenti per recuperare l’accesso ai beni di prima necessità e per prevenire ulteriori decessi legati alla denutrizione infantile. La crisi continua a stringere la popolazione, che vive in condizioni di crescente isolamento economico e sociale.

La morte della bambina a Deir al-Balah si inserisce in un quadro di sofferenza diffusa, sintomo di una crisi umanitaria che richiede una risposta immediata a livello internazionale.

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