La mattina del 25 aprile 2025, una decina di attivisti del Blocco Studentesco, formazione giovanile legata a CasaPound, si è radunata davanti ai cancelli dello stabilimento Mirafiori di Torino. La protesta aveva l’obiettivo di denunciare le condizioni degli studenti e stagisti impegnati in attività lavorative, soprattutto in alternanza scuola-lavoro, e il presunto sfruttamento da parte di enti e sindacati.
Lo svolgimento della protesta e il messaggio degli attivisti
Davanti all’ingresso dello stabilimento Mirafiori, il gruppo ha esposto uno striscione con la scritta “Giovane studente lavora e lotta contro chi sfrutta la tua pelle”. Alcuni fumogeni sono stati accesi per attirare l’attenzione dei passanti e dei mezzi di informazione. I manifestanti hanno voluto portare alla luce una questione che riguarda tantissimi giovani impegnati in stage o apprendistati di breve durata, spesso privi di tutele reali.
Accuse contro i sindacati principali
Secondo i portavoce del Blocco Studentesco, i principali sindacati italiani – Cgil, Cisl e Uil – non rappresentano più un punto di riferimento per i giovani lavoratori. Anzi, li accusano di essere complici di un sistema che sfrutta proprio chi dovrebbe proteggere. Durante la protesta è stato sottolineato come i sindacati organizzino “parate autocelebrative”, ma non offrano soluzioni concrete per tutelare studenti e stagisti dal lavoro precario e sottopagato.
Leggi anche:
Criticità dei contratti di lavoro e l’aumento degli infortuni per gli studenti
Il gruppo ha puntato il dito contro le condizioni dei cosiddetti “apprendistati-fantoccio”, contratti che non garantiscono né una vera retribuzione né sufficienti tutele lavorative. La richiesta è chiara: sostituire contratti fittizi con contratti di lavoro reali e retribuiti, anche per tutti gli studenti impegnati negli stage.
Un dato che ha spinto i manifestanti a intervenire è stato l’aumento delle denunce di infortunio sul lavoro tra studenti e apprendisti. Nel primo bimestre del 2025 le segnalazioni sono cresciute del 5% rispetto all’anno precedente, con cinque vittime già registrate in questo breve periodo. Numeri utili a sottolineare la precarietà e i rischi a cui i giovani si espongono nel mondo del lavoro, spesso senza tutele adeguate.
La situazione degli stage in italia e il confronto con l’europa
Dai dati evidenziati emerge anche che oltre il 60% degli stage attivati in Italia non prevedono una retribuzione oppure offrono solo rimborsi simbolici inferiori ai 300 euro al mese. Questo dato colloca l’Italia tra i paesi europei con il peggior trattamento economico nei confronti dei giovani lavoratori.
Il Blocco Studentesco utilizza queste cifre per contestare la presunta “farsa” delle celebrazioni ufficiali e delle dichiarazioni dei sindacati, che non corrisponderebbero alle reali condizioni nei luoghi di lavoro. Per gli attivisti, il sfruttamento dei giovani continua in modo evidente e sistematico, e chi organizza queste iniziative istituzionali non fa nulla per contrastarlo.
Opposizione alle iniziative istituzionali
Il movimento ha scelto quindi di opporsi apertamente a chi, secondo loro, lucra sulla generazione di studenti e stagisti senza offrire risposte concrete. La protesta di Mirafiori si inserisce in un contesto dove il tema lavoro-studio rimane al centro di tensioni sociali e richieste sempre più pressanti da parte dei giovani.