L’azienda agricola rontana, fondata nel 2000 a Brisighella dai Ricci Curbastro, segna un quarto di secolo di attività con una serie di novità. Tra assaggi guidati, ampliamenti dei vigneti e innovazioni strutturali, la cantina rinnova la propria proposta mantenendo radici ben salde nel territorio romagnolo. Nel corso della celebrazione è stata valorizzata la storia di una realtà che unisce tradizione e innovazione, spinta anche dalla volontà di sostenibilità e sviluppo.
La nascita e la storia della tenuta di brisighella
L’azienda agricola rontana nasce nel 2000 per volontà di gualberto ricci curbastro insieme a suo figlio riccardo, con la collaborazione di daria costa e andrea gaetano. L’idea era riportare attenzione sulle peculiarità di una zona da sempre nel cuore della famiglia, a pochi chilometri da faenza. La proprietà si estende su sedici ettari di vigneti e meleti, con una posizione che domina le vallate del lamone e del sintria, ai piedi delle colline della vena del gesso. Questa scelta non è casuale: la famiglia ha una lunga storia legata al territorio, che risale al xix secolo.
Le testimonianze di quegli anni emergono dalle lettere di lorenzo ricci curbastro , custodite nell’archivio famigliare. Sono messaggi che rivelano come i suoi antenati valutassero attentamente il potenziale delle uve coltivate sulla collina intorno al fiume lamone. Questa eredità è oggi portata avanti con passione da gualberto e suo nipote filippo, che hanno preso in gestione l’azienda in un’ottica di continuità. La combinazione tra memoria storica e visione contemporanea ha permesso a rontana di svilupparsi nelle ultime due decadi.
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Ampliamenti e scelte agricole dopo venticinque anni
Dopo venticinque anni di attività la realtà ha subito un’espansione importante. Nel 2023, rispondendo a esigenze di crescita e protezione, sono stati completati interventi di drenaggio mirati che hanno salvaguardato i terreni durante l’alluvione di maggio. Questi lavori hanno permesso all’azienda di affrontare eventi climatici impegnativi senza danni rilevanti per la produzione. Contestualmente è arrivato il raddoppio della superficie vitata, con l’aggiunta di otto ettari a quella esistente.
Questi spazi sono stati impiegati anche per introdurre nuove varietà, in particolare il sauvignon blanc, poco diffuso in zona ma particolarmente adatto alle caratteristiche di questo suolo e microclima. Da questa uva nasce il “zinëstra” ravenna igt 2024, uno dei prodotti più attesi dell’ultima annata. Non solo uva per la produzione vinicola, ma attenzione anche alla frutta dei meleti. Tra le produzioni storiche figura infatti l’acquavite di mele, cui si è recentemente affiancata la produzione di sidro, a seguito della rifermentazione in bottiglia. Questi frutti estendono l’identità agricola aziendale, integrando nuove proposte alle linee tradizionali.
Le etichette storiche e le nuove presentazioni
Tra i momenti centrali dell’anniversario si è tenuta una degustazione guidata da armando castagno dedicata alle principali etichette di rontana. Il vino che ha fatto da filo rosso al racconto è stato il sangiovese colli di faenza doc “col mora”, nelle annate 2001, 2008, 2011 e 2017. Queste bottiglie raccontano il lungo cammino di un vino che rappresenta l’impegno nel mantenere la qualità e la continuità di stile.
Accanto a queste vecchie annate è stato presentato il romagna sangiovese doc brisighella 2022, che testimonia l’evoluzione in chiave attuale, mantenendo una struttura solida e un legame forte con il territorio. La vera novità però è stata la presentazione del sauvignon blanc “zinëstra” ravenna igt 2024, che arricchisce la gamma con un prodotto fresco, più adatto ai gusti contemporanei e alle potenzialità agronomiche recentemente esplorate.
Questa gamma diversificata mostra come la cantina procede per linee parallele: un rispetto per la tradizione che affonda nella storia famigliare e una sperimentazione calibrata che guarda avanti, allargando l’offerta anche a consumatori nuovi. L’evento è stato occasione per sottolineare il legame stretto tra vino e territorio, con un racconto fatto di annate e scelte culturali.
Investimenti infrastrutturali e sostenibilità ambientale
Il 25esimo anniversario ha segnato anche un punto di svolta sulle infrastrutture. L’azienda ha realizzato una nuova cantina con una capacità di 350 ettolitri. La struttura ospita vasche in cemento vetrificato e in acciaio, entrambe dotate di controllo termico, usate per migliorare la gestione della fermentazione e l’affinamento. Questi impianti moderni consentono un maggiore controllo sulle fasi produttive, essenziali per conservare le qualità organolettiche e favorire risultati costanti.
Sono anche stati introdotti nuovi macchinari e attrezzature che si integrano agli impianti classici, così da agevolare le attività e velocizzare alcune operazioni senza compromessi sulla cura del prodotto. Accanto a questo rinnovamento fisico, rontana ha deciso di aggiornare la propria immagine pubblica con un rebranding e la realizzazione di un nuovo sito online, affidato all’agenzia zowart di roma.
Un aspetto che ritrova forte attenzione riguarda gli aspetti energetici e ambientali. L’azienda si prepara a installare un impianto fotovoltaico che la renderà autonoma dal punto di vista energetico. Questo investimento fa parte di un progetto più ampio che mira a ridurre l’impatto ambientale e a rendere più sostenibile l’attività agricola. Lo sviluppo si muove quindi lungo più direttrici: innovazione tecnologica, rispetto del territorio e attenzione alle trasformazioni del settore agricolo e produttivo nei prossimi anni.