Avvisi di pagamento ASL1: la Commissione di Vigilanza chiede chiarimenti sulla situazione

Avvisi di pagamento ASL1: la Commissione di Vigilanza chiede chiarimenti sulla situazione

A L’Aquila, la ASL1 è al centro di polemiche per avvisi di pagamento controversi, sollevando preoccupazioni tra i cittadini riguardo alla mancanza di chiarezza e legittimità delle richieste.
Avvisi Di Pagamento Asl13A La C Avvisi Di Pagamento Asl13A La C
Avvisi di pagamento ASL1: la Commissione di Vigilanza chiede chiarimenti sulla situazione - Gaeta.it

A L’Aquila, la questione degli avvisi di pagamento inviati dalla ASL1 continua a suscitare preoccupazione tra i cittadini. Durante l’audizione odierna presso la Commissione di Vigilanza della Regione Abruzzo, i rappresentanti sindacali, Francesco Marrelli della CGIL e Francesco Trivelli di Federconsumatori, hanno posto in evidenza la mancanza di risposte chiare da parte dell’azienda sanitaria. Gli avvisi riguardano asserite mancate disdette di prenotazioni per prestazioni sanitarie e hanno sollevato molteplici interrogativi.

La risposta della ASL1 e le preoccupazioni dei cittadini

Nel corso della discussione, è emerso che la ASL1 non ha fornito informazioni concrete riguardo agli avvisi di pagamento. Questo ha generato un clima di incertezza tra la popolazione, che si è trovata a dover giustificare pagamenti di cui non ha avuto chiara motivazione. I leader sindacali hanno sottolineato che l’azienda sanitaria sembra aver incassato oltre due milioni e mezzo di euro da questa operazione, senza aver chiarito le basi legali per richiedere tali importi.

Le problematiche connesse a questi avvisi sono molteplici. Molti cittadini si sono sentiti costretti a pagare per timore di ulteriori sanzioni, anche se non esistevano evidenze concrete che giustificassero tali richieste. Fino al 2023, infatti, era prassi comune per la ASL1 considerare validamente annullata la prenotazione di una prestazione sanitaria semplicemente con una telefonata o una visita al CUP, senza fornire ricevute formali. Di conseguenza, non è chiaro come la ASL1 possa richiedere pagamenti per disdette non formalizzate.

La questione della scadenza e della prescrizione

Un altro aspetto che ha destato allerta è relativo alla prescrizione dei pagamenti. Gli avvisi inviati si riferiscono a anni passati, sollevando legittimi dubbi sulla loro validità. Molti riceventi degli avvisi si sono ritrovati in situazioni paradossali, come nel caso di persone decedute o minorenni a cui sono stati indirizzati questi preavvisi di pagamento. Ciò ha contribuito ad alimentare la confusione dagli utenti, i quali esprimono preoccupazione per la legittimità delle autorità sanitarie.

Inoltre, le disdette delle prestazioni sanitarie non sempre sono attribuibili al comportamento degli utenti; spesso, sono stati gli stessi operatori della ASL1 a spostare d’ufficio le visite. Queste situazioni pongono interrogativi su come l’azienda gestisce la documentazione e il rispetto delle norme che disciplinano i servizi sotto la sua giurisdizione.

Mancanza di un regolamento chiaro e strategico

Nonostante le problematiche sollevate, la ASL1 non ha ancora fornito informazioni su eventuali regolamenti per la gestione delle prenotazioni e delle liste d’attesa, lasciando il servizio senza un protocollo definito. A differenza di altre ASL in Abruzzo che hanno già intrapreso azioni per sviluppare una gestione più chiara, la mancanza di trasparenza della ASL1 ha ulteriormente complicato la situazione.

A oggi, è stato attivato solo un limitato sportello di assistenza, gestito da un singolo funzionario, presso la Direzione Generale. Questa scelta sembra inadeguata, considerando l’elevato numero di avvisi inviati e la vastità territoriale della Provincia dell’Aquila. I cittadini, pertanto, continuano a sentirsi abbandonati, privi di un luogo dove ottenere risposte chiare alle loro domande.

Le autorità locali, rappresentanti dei cittadini e operatori del settore continuano a chiedere maggiore chiarezza sulla situazione, ribadendo l’importanza di un intervento decisivo per garantire la tutela dei diritti degli utenti in ambito sanitario. I cittadini sono invitati a contattare Federconsumatori per ricevere assistenza e chiarimenti in merito a questa complessa vicenda.

Change privacy settings
×