Avvio delle immissioni in ruolo per i docenti nelle scuole trentine: carenze e cattedre scoperte

Avvio delle immissioni in ruolo per i docenti nelle scuole trentine: carenze e cattedre scoperte

La provincia di Trento affronta una grave carenza di docenti di ruolo nelle scuole primarie e secondarie, con molte cattedre vacanti soprattutto in sostegno e lingue straniere, mentre la Uil Scuola chiede interventi urgenti.
Avvio Delle Immissioni In Ruol Avvio Delle Immissioni In Ruol
La provincia di Trento affronta una grave carenza di docenti di ruolo nelle scuole primarie e secondarie, soprattutto per sostegno e lingue straniere, con molte cattedre scoperte e un ampio ricorso a supplenti temporanei. La Uil Scuola chiede interventi urgenti per un reclutamento rapido e contratti a tempo determinato avviati dal primo settembre. - Gaeta.it

La provincia di Trento sta procedendo con la calendarizzazione delle immissioni in ruolo dei docenti per le scuole primarie e secondarie. Nonostante il via libera per alcune assunzioni, la situazione resta complessa in diversi ambiti. Le graduatorie disponibili non riescono a coprire tutte le cattedre vacanti, soprattutto per le classi di sostegno e le lingue straniere. Questo articolo presenta un quadro dettagliato delle necessità attuali e le richieste avanzate dalla Uil Scuola al riguardo.

La situazione delle cattedre vacanti nelle scuole primarie di trento

Le immissioni in ruolo annunciate in Trentino sono destinate a esaurire le graduatorie dei docenti di scuola comune primaria. Nonostante qualche docente assunto possa già festeggiare, molti posti rimangono privi di copertura stabile. La mancanza di graduatorie valide impedisce di assegnare definitivamente 74 cattedre di sostegno, 16 di inglese, 25 di tedesco e addirittura 2 per l’indirizzo Montessori.

Queste cifre rappresentano un segnale chiaro dell’incapacità del sistema di trovare docenti di ruolo nell’immediato. Le assenze riguardano aree fondamentali della scuola primaria, con un impatto significativo sulla continuità didattica e sull’offerta formativa. La carenza di insegnanti specializzati nei supporti e nelle lingue accentua la difficoltà di garantire un servizio scolastico completo.

L’emergenza scuole in Trentino riguarda non solo le assunzioni ma anche la qualità dell’insegnamento, considerando che molti posti saranno coperti soltanto con contratti a termine. Questa soluzione temporanea crea un clima di incertezza tra studenti, famiglie e il personale scolastico.

Le carenze nelle scuole secondarie: posti ancora scoperti e graduatorie insufficienti

Anche nelle scuole secondarie la situazione non migliora. Alla secondaria di primo grado si contano circa 120 posti da assegnare, mentre per la secondaria di secondo grado restano libere 270 cattedre. Le graduatorie esistenti per molte classi di concorso non bastano a coprire tali esigenze.

Oltre ai posti normali, vanno considerate le pensioni che hanno generato vuoti ulteriori nell’organico. Ai posti tradizionali si aggiungono quelli impossibili da riempire con le immissioni in ruolo. Ne deriva, ancora una volta, la necessità di ricorrere a docenti a tempo determinato per oltre 1.300 cattedre in tutta la provincia.

Questo fenomeno si traduce in una presenza numerosa di supplenti annuali, che intervengono per far fronte ai posti scoperti ma senza garanzie di continuità. La precarietà del corpo docente incide sul progetto didattico e sull’organizzazione interna degli istituti.

Le graduatorie che non coprono le carenze espongono le scuole a rischi diversi, dalla discontinuità nell’insegnamento alla difficoltà nel mantenere programmi coerenti e in linea con le esigenze degli studenti.

Le richieste della uil scuola per un reclutamento rapido e trasparente

Il sindacato Uil Scuola ha chiesto all’assessore la messa in atto di misure precise per affrontare questa emergenza. Le proposte includono concorsi basati esclusivamente sui titoli, accompagnati da un anno di prova chiaro, puntuale e senza eccessive complicazioni.

Se verrà mantenuta l’idea di inserire prove selettive, il sindacato invita a usarle come parametro per graduare i candidati, senza escludere chi ha comunque competenze adeguate. L’obiettivo è evitare blocchi nell’immissione in ruolo che aggraverebbero il problema delle cattedre vuote.

Una richiesta urgente riguarda la partenza dei contratti a tempo determinato: la Uil insiste perché questi contratti inizino il primo settembre, così da permettere alle scuole di cominciare l’anno con tutte le figure necessarie in servizio.

Non si tratta solo degli insegnanti, ma anche del personale di segreteria, dei laboratori e delle figure ausiliarie indispensabili per il funzionamento quotidiano degli istituti. Il mancato avvio puntuale dei contratti rischia di compromettere il regolare svolgimento delle attività scolastiche.

Il quadro complessivo della situazione scolastica a trento nel 2025

Il 2025 per le scuole di Trento si apre con molte incognite legate all’organico, specialmente per quella fetta di cattedre difficili da coprire con personale di ruolo. La carenza di graduatorie e la necessità di ricorrere a docenti supplenti temporanei caratterizzano un contesto fragile.

I pesanti vuoti riguardano non solo la didattica ordinaria, ma anche ambiti specialistici come il sostegno e le lingue straniere, settori essenziali dell’offerta educativa. Le istituzioni e le organizzazioni sindacali mantengono alta l’attenzione, puntando a soluzioni concrete e rapide per agevolare l’assunzione stabile del personale.

Nel frattempo, il calendario delle immissioni procede, ma lascia aperte molte questioni su come sarà possibile garantire la continuità del servizio e il diritto allo studio di qualità per tutti gli studenti della provincia.

Change privacy settings
×