Katie Edwards e suo padre John hanno intrapreso un viaggio straordinario attraverso gli Stati Uniti, un’avventura che ha attraversato oltre 16.000 chilometri e 180 ore di treno. Lasciando il Derbyshire, in Inghilterra, questa coppia ha deciso di esplorare le meraviglie e le contraddizioni del paesaggio americano. Con una macchina fotografica in mano, Katie ha catturato tramite il finestrino del treno scene di vita che raccontano storie di bellezza, povertà e sogni americani. Le sue fotografie, ora in mostra a Londra, offrono uno sguardo unico e intimo su ciò che accomuna e divide gli Stati Uniti.
Un viaggio tra coste e città
L’itinerario di Katie e John ha inizio a New York, per poi proseguire verso Chicago, Flagstaff, Los Angeles e infine Seattle. Ogni tappa ha rappresentato un’opportunità per esplorare e documentare luoghi e culture diverse che caratterizzano il territorio americano. Attraverso scatti che spaziano da ampie panoramiche a dettagli evocativi, Katie ha messo in luce non solo la vastità dei paesaggi, ma anche la resistenza e la bellezza della vita quotidiana.
Partito da Manhattan, il treno ha traverse colline e valli, offrendo panorami mozzafiato. Ogni fermata ha permesso a padre e figlia di immergersi in culture locali, ma il loro ruolo come viaggiatori non era da turisti comuni; si sono avventurati in luoghi inaccessibili ai più, raccogliendo storie attraverso l’obiettivo. Nonostante le sfide, ha prevalso un forte spirito d’avventura, che ha fatto di ogni tratto di strada un’opportunità di crescita e scoperta.
La fotografia come narrativa visiva
Katie, una fotografa emergente, ha documentato il suo viaggio con un’impressionante raccolta di 20.000 immagini. Le fotografie esposte alla Observatory Photography Gallery di Londra raccontano una narrazione complessa: piccoli cimiteri, scuolabus parcheggiati, e i colori caldi delle prime ore del mattino che si contrappongono alla rigidità delle strutture urbane.
Un’immagine in particolare, che mostra un autobus intrappolato in un recinto, simboleggia il contrasto tra libertà e prigionia. Katie ha speso lunghi periodi al finestrino, esprimendo la sensazione di essere parte del paesaggio che stava immortalando. La fotografa ha sottolineato come un treno rappresenti “una linea tra spazio e tempo”, un mezzo che consente di osservare luoghi che altrimenti potrebbero rimanere invisibili.
Le sfide del viaggio
Il viaggio non è stato privo di difficoltà, specialmente per John, che soffre di sclerosi multipla. La manovra della sedia a rotelle nei corridoi stretti dei treni americani ha rappresentato una sfida non indifferente. Dyneese enfrenta a momenti di difficoltà, dove la sua mobilità e il comfort sono stati messi a dura prova.
John ha però trovato modi per supportare Katie, fungendo da guida e anticipando le prospettive fotografiche ideali. Utilizzando la sua esperienza da programmatore, ha progettato strategie per avvertire Katie dei soggetti interessanti, posizionandosi strategicamente nei punti più opportuni per massimizzare l’esperienza fotografica.
Una prova di resistenza e creatività
Il viaggio ha richiesto a entrambi non solo resistenza fisica, ma anche una grande creatività. Le levatacce all’alba e le lunghe ore di scatti fino al crepuscolo hanno impedito loro di assaporare pienamente altre esperienze turistiche nelle città di destinazione. Katie ha descritto l’epopea come una vera prova di endurance, un test di quanto fossero disposti a spingersi oltre i loro limiti per catturare la bellezza del paesaggio.
La California ha offerto a Katie paesaggi che subito le hanno richiamato alla mente le opere di John Steinbeck. Tuttavia, in quel clima di immersione, la fotografia è diventata il fulcro del loro viaggio, trasformando una semplice traversata tra stati in una vera e propria narrazione visiva della diversità e complessità americana.
Ultimo aggiornamento il 28 Settembre 2024 da Armando Proietti